
Di Giuseppe Pellizza da Volpedo, pittore precocissimo e scomparso giovanissimo (1868-1907), tutti ricordano il Quarto Stato. Ma l'artista piemontese realizzò molti altri lavori pregevoli, sia nella sua fase realista sia in quella divisionista, fino a quella simbolista. Ecco allora che la mostra a lui dedicata alla GAM, la Galleria d'Arte Moderna di Milano (la prima monografica a Milano addirittura dal 1921), si rivela un'occasione ideale per scoprire e riscoprire una figura emblematica del periodo tra Ottocento e Novecento.
"Si restituisce al pubblico la complessità e la modernità di un autore che ha saputo coniugare sperimentazione tecnica e profondità di pensiero" spiega l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi. Gli fanno eco le curatrici della mostra, Aurora Scotti e Paola Zatti: "si riscopre una produzione centrata sulla sperimentazione tecnica, sull'uso nuovo del colore e della luce, su temi nuovi e di sorprendente modernità".



Compongono il percorso quaranta opere tra dipinti e disegni provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, disposti nelle cinque sale al pianoterra della Villa Reale riservate alle mostre temporanee di GAM e nella sala de Il Quarto Stato al primo piano del museo. Perché è proprio questa l'istituzione - forse non tutti ne sono a conoscenza - che conserva il capolavoro indiscusso dell'artista. "Realizzare la mostra alla GAM assume un significato ancor maggiore perché è qui che si custodiscono opere e autori più vicini a lui, come Segantini e Previati, in un insieme davvero imprescindibile per comprendere la portata della loro esperienza" aggiungono le curatrici. Il ritorno del Quarto Stato alla GAM, nel luglio 2022, dopo un periodo di esposizione al Museo del Novecento, è stata l’occasione per riflettere sul valore complessivo di Pellizza da Volpedo nell’ambito dell’esperienza divisionista, anche grazie alla possibilità di un confronto diretto, nelle sale del museo, con alcuni capolavori assoluti della sua epoca, in particolare le grandi rappresentazioni appunto di Previati e Segantini.
Anche il Touring ha un rapporto speciale con GAM, visto che i volontari Touring per anni hanno accolto i visitatori presso le Collezioni Grassi e Vismara (momentaneamente chiuse al pubblico per restauri).


Milano

Attorno al Quarto Stato, in una ricostruzione inedita e di grande impatto, sono esposti alcuni dei grandi cartoni preparatori, documentando da un lato la genesi dell’opera e dall’altro il legame dell’artista con la grande arte del passato, che Pellizza riesce a rievocare secondo una prassi tutta ottocentesca in un soggetto pieno del suo tempo.

La mostra è co-prodotta dal Comune di Milano GAM - Galleria d'Arte Moderna con l'associazione culturale METS Percorsi d'Arte. Proprio METS ha partecipato alla realizzazione del docufilm Pellizza. Pittore da Volpedo di Francesco Fei con Fabrizio Bentivoglio, prodotto da Apnea Film, disponibile in streaming su NOW e anche on demand, in cui alcuni lavori sono stati mostrati per la prima volta grazie a un attento lavoro di ricerca e riscoperta.
IL MONDO DI PELLIZZA A VOLPEDO
La mostra milanese può anche essere il pretesto per un viaggio nell'Alessandrino, nei luoghi dove Pellizza nacque e morì: quella Volpedo che lo vide lavorare in un rapporto stretto e indissolubile con il suo territorio. Da visitare lo studio dell'artista in via Rosano e il Museo didattico in piazza Quarto Stato, ma anche la pieve romanica di San Pietro. La visita è gratuita: tutti i musei, gestiti dalla locale associazione, sono aperti da ottobre ad aprile il sabato e i giorni festivi dalle 15 alle 17.
INFORMAZIONI
- Pellizza da Volpedo. I capolavori
- GAM - Galleria d'Arte Moderna di Milano, via Palestro 16, fino al 25 gennaio 2026; sito web
- Martedì- domenica 10-19 (ultimo accesso un'ora prima dell'orario di chiusura); lunedì chiuso; giovedì aperto fino alle 21
- Biglietto ridotti per gli iscritti TCI