Se in Barbagia vi offrono s’arantzada (aranciata), non aspettatevi una bevanda. Si tratta  infatti di un dolce tradizionale preparato con scorza d’arancio candita nel miele e mandorle. Diffuso soprattutto nelle regioni centrali dell’isola, veniva realizzato in famiglia e offerto nelle occasioni importanti, come le nozze. Una variante particolare è quella di Silanus, piccolo borgo del Marghine: si chiama s’aligu, si prepara durante la Settimana Santa ed è fatta con miele, mandorle tostate e scorza di arancia racchiuse in due foglie di arancia o limone. Oggi s’arantzada è diffusa anche nelle pasticcerie ma molte famiglie continuano a prepararla in casa nelle occasioni speciali. Perciò, se ve la offrono, o c’è un festeggiamento o siete un ospite di riguardo. Più probabilmente entrambe le cose, dato che l’ospitalità sarda è proverbiale e le occasioni di festa legate alla tradizione sono frequenti. 

La preparazione di S'arantzada - foto S. Di Francesco/Archivio Aspen
La preparazione di s'arantzada - foto S. Di Francesco/Archivio Aspen

Di certo un’occasione di festa e di scoperta del territorio è "Primavera nel cuore della Sardegna", un appuntamento che si ripete da diversi anni coinvolgendo fino a fine giugno 15 paesi del Marghine, della Planargia, dell’Ogliastra e della Baronia, che ogni finesettimana presentano il proprio patrimonio storico e artistico, le proprie tradizioni artigianali e gastronomiche e le proprie bellezze naturali. La manifestazione diventa così l’opportunità per scoprire alcuni centri dell’entroterra che presentano caratteristiche di grande interesse per i viaggiatori alla ricerca di una Sardegna più autentica, alternativa a quella delle spiagge estive.

Scopriamo così Girasole, nella piana dell’Ogliastra, in una zona ideale per il birdwatching per la presenza di numerose specie di uccelli e di piante palustri, con la pineta che digrada verso l’arenile di Isola Manna. La festa in onore della patrona, la Madonna di Monserrato, si celebra l’8 settembre con processioni in costume tradizionale. Sempre in Ogliastra, a Loceri, nei mesi di maggio e ottobre si celebra San Bachisio, protettore della pioggia, con una processione in cui i fedeli attraversano il fiume Perdaefa trasportando il Santo.

Ballo in costume a Lanusei - foto S. Di Francesco/Archivio Aspen
Ballo in costume a Lanusei - foto S. Di Francesco/Archivio Aspen

Sono diversi i centri in cui è forte la presenza di vestigia nuragiche e pre-nuragiche, come Domus de Janas, nuraghi e Tombe dei Giganti: tra questi, Siniscola nelle Baronie, Sindia fra il Marghine e la Planargia, Triei nell’Ogliastra nordorientale. Elementi fondamentali della storia e dell’architettura sono poi la Torre Spagnola di Bari Sardo, che domina la costa orientale, e l’abbazia di S. Maria di Corte a Sindia, primo esempio di architettura cistercense in tutta l’isola. Particolarissima è poi Sa domo de sa poesia cantada di Silanus, un museo dove è possibile conoscere la poesia cantata estemporanea, un patrimonio culturale unico.

Primavera nel cuore della Sardegna è anche l’occasione per scoprire alcune meraviglie naturali come la gola di S. Giorgio a Osini, un canyon dall’aspetto singolare e maestoso; la foresta di Selene, ricca di lecci, castagni e sorgenti d’acqua, nel territorio di Lanusei; o ancora le pendici della catena montuosa del Marghine a Lei.

C’è poi Villagrande Strisaili, un piccolo centro dell’Ogliastra affacciato sul golfo di Arbatax entrato nel Guinness dei Primati come il paese che, in rapporto alla popolazione, ha il maggior numero di ultracentenari: questa straordinaria caratteristica è celebrata anche da diversi murales realizzati dal 2017 a oggi. Infine giugno, mese delle ciliegie, le vede protagoniste di diverse sagre come a Osini e a Lanusei, in Ogliastra.

Festa tradizionale a Loceri - foto S. Di Francesco/Archivio Aspen
Festa tradizionale a Loceri - foto S. Di Francesco/Archivio Aspen

L’elenco completo dei paesi coinvolti e il calendario dei finesettimana è consultabile sul sito cuoredellasardegna.it.