Temi complicati, che non è banale divulgare. Ci prova Mario Grosso, docente del Politecnico di Milano, con L’ultima auto a benzina: non un tomo da mille pagine che metterebbe in crisi anche il meglio intenzionato dei lettori, ma un agile tascabile di poco più di 110 pagine pubblicato da Zanichelli nella collana Chiavi di lettura, sviluppata per affrontare la realtà contemporanea con linguaggio chiaro, esatto e rapido.
La mobilità sostenibile prossima ventura, secondo Mario Grosso, abbandona perciò il modello che l’ultima metà del Novecento ha reso standard, basato sull’auto di proprietà. Mentre sulla medio lunga distanza l’estendersi delle reti ferroviarie ad alta velocità (per non parlare del treno-missile di Elon Musk) limiterà sempre più il ricorso all’aereo, veicolo a elevato impatto inquinante, negli ambiti urbani saranno elettrificazione e sharing economy a dominare.
«Andiamo al lavoro con la bici elettrica del bike sharing – è lo scenario prefigurato da Grosso – ricaricata dai pannelli solari della stazione di interscambio. (…) E la sera torniamo a casa dall’ufficio con la nostra auto elettrica, la cui batteria è stata caricata dall’impianto fotovoltaico installato sui tetti. Con il vehicle to home alimentiamo le utenze di casa prelevando energia dalla batteria: televisore, frigorifero, e computer funzionano così a energia solare».
INFORMAZIONI
Mario Grosso, L’ultima auto a benzina, 2018, Zanichelli, Euro 11,70.