- Villa Crespi a Orta San Giulio (No), chef Antonino Cannavacciuolo
- Enrico Bartolini al MUDEC a Milano, chef Enrico Bartolini
- Da Vittorio a Brusaporto (Bg), chef Chicco Cerea
- Dal Pescatore a Canneto sull'Oglio / Runate (Mn), chef Nadia Santini
- Le Calandre a Rubano (Pd), chef Raffaele e Massimiliano Alajmo
- Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico (Bz), chef Norbert Niederkofler
- Osteria Francescana a Modena, chef Massimo Bottura
- Enoteca Pinchiorri a Firenze, chef Annie Feolde e Riccardo Monco
- La Pergola a Roma, chef Heinz Beck
- Reale a Castel di Sangro (Aq), chef Niko Romito
- Quattro Passi a Nerano (Na), chef Fabrizio Mellino
Ed ecco le motivazioni dei nuovi "trestellati".
Nella nuova sede ospitata all’interno di una villa storica restaurata, lo chef Niederkofler rimane coerente al suo mantra di “cook the mountain”, una formula per la quale in tavola finiscono solo i migliori ingredienti delle montagne e delle valli circostanti, direttamente dai produttori e dagli agricoltori che rispettano i loro cicli naturali per preservarne i sapori e gli elementi nutrienti. Un piatto che ha colpito gli ispettori, perché in grado di tradurre questa filosofia con sorprendente forza al palato, è il risotto con robiola, tuorlo d’uovo grattugiato e il crescione. Un piatto aromatico, intenso, pungente quasi a ricordare la parte aromatica del rafano ma senza l’eccessiva spinta piccante, piacevolmente equilibrato: una ricetta geniale.
Tornano a splendere le tre Stelle MICHELIN anche in Campania, a Nerano, dove la penisola sorrentina si assottiglia puntando verso Capri, trovando il tempo di rallentare la corsa per creare una delle baie più romantiche della costa. In quest’angolo di paradiso il Quattro Passi aprì 40 anni fa: la conquista delle due stelle fu opera dello chef Tonino Mellino che da qualche anno ha ceduto il timone al giovane figlio Fabrizio, che ha compiuto l’ultimo passo per entrare nell’olimpo della ristorazione mondiale. Il suo tocco ha elevato la cucina campana e mediterranea a livelli di sorprendente raffinatezza, stile e sensibilità. Tra i piatti che hanno colpito gli ispettori le linguine alla Nerano, fusillone ai ricci di mare, l’agnello Laticauda e la pasticceria salata: si passa dalla tradizione alla modernità senza mai perdere la via del puro gusto attraverso il rispetto degli ingredienti e la perfezione delle cotture.
LE REGIONI CON PIÙ STELLATI, NAPOLI PROVINCIA AL TOP
E quale regione ha più stellati? Al vertice si conferma la Lombardia, con 60 ristoranti stellati, seguita dalla Campania con 51 stellati. La Toscana con 41 ristoranti supera il Piemonte con 40. A seguire il Veneto con 32 ristoranti stellati. Ecco la situazione regione per regione:
Valle d'Aosta - 3 ristoranti*
Liguria - 13 ristoranti*
Piemonte - 2 ristoranti***, 4 ristoranti**, 34 ristoranti*
Lombardia - 3 ristoranti***, 6 ristoranti**, 51 ristoranti*
Veneto - 1 ristorante***, 4 ristoranti**, 27 ristoranti*
Trentino Alto Adige - 1 ristorante***, 3 ristoranti**, 25 ristoranti*
Friuli Venezia Giulia - 2 ristoranti**, 5 ristoranti*
Emilia-Romagna - 1 ristorante***, 2 ristoranti**, 19 ristoranti*
Marche - 1 ristorante***, 1 ristorante**, 6 ristoranti*
Toscana - 1 ristorante***, 4 ristoranti**, 38 ristoranti*
Umbria - 6 ristoranti*
Lazio - 1 ristorante***, 3 ristoranti**, 25 ristoranti*
Campania - 1 ristorante***, 8 ristoranti**, 42 ristoranti*
Abruzzo - 1 ristorante***, 4 ristoranti*
Puglia - 10 ristoranti*
Basilicata - 2 ristoranti*
Calabria - 6 ristoranti*
Sicilia - 3 ristoranti**, 20 ristoranti*
Sardegna - 6 ristoranti*
Tra le province: Napoli sempre in vetta con 29 ristoranti. Sale al secondo posto Bolzano con 21 ristoranti, seguita da Milano con 19. Salerno in quarta posizione con 18 ristoranti, mentre Roma scende al quinto con 17.
Dal nulla a 2 Stelle! Quando si dice che Milano è la città della velocità e del tutto e subito… Ma se il ristorante è nuovo, non lo è il talento dei fratelli Capitaneo che hanno maturato una lunga esperienza in blasonatissime maison, che ora possono esprimere e liberare nel loro ristorante. Una cucina inclusiva, aperta che accoglie al suo interno la sala e che propone piatti che per gli ispettori della Guida sono stati un formidabile exploit. Tra questi l’animella, ricci di mare, salsa bernese al caffè e acetosella, un piatto che lo chef rifinisce e spiega in sala con dovizia di particolari tecnici. Ha sorpreso l’equilibrio tra caffè ed i ricci: impensabile alla lettura, indescrivibile al palato.
Il nuovo ristorante ospitato all’interno dell’albergo Il Boscareto riceve a pochi mesi dall’apertura 2 Stelle, grazie alla brigata capitanata dallo chef Michelangelo Mammoliti. Nello straordinario giacimento gastronomico e paesaggistico delle Langhe, Mammoliti riprende il suo personale viaggio attraverso la cucina dei ricordi, con l’amatissimo mondo vegetale come straordinario alleato e diversi spunti di esperienze più esotiche. Un piatto che ha sorpreso gli Ispettori è la parmigiana di agnello: creativo e delizioso, perfetto grazie al jus sapido ed aromatico.
Lo chef, campano d’origine e milanese d’adozione, già bi-stellato al ristorante Vun, riversa tutto il suo talento e la sua esperienza nell’omonimo ristorante meneghino nel quale propone piatti moderni, da sapori netti e decisi, privi di compromessi. Un suo classico? Il tortello di ricotta di bufala con ristretto di ragout napoletano: una esplosione di sapori.
Roof-garden del Grand Hotel Parker’s, da qui la vista domina Napoli e il suo Golfo come in una cartolina. Ma è il talento di Domenico Candela a rubare presto la scena: forte delle sue origini campane e delle esperienze francesi, il cuoco sposa queste due straordinarie scuole gastronomiche in creazioni contaminate, come il Soufflé alla nocciola, frutto della passione, gelato al caramello, dessert d’ispirazione francese con la nocciola a rappresentare il Belpaese.
Nella più autentica tradizione familiare, Piazzetta Milù è passata dalle mani dei genitori a quelle dei figli, dalla pizzeria all’attuale ristorante gourmet. Tre fratelli, due in sala, Valerio ed Emanuele e Maicol in cucina. Quest’ultimo un vero talento, audace nell’inseguire il suo sogno di una cucina personale che si snoda lungo un menu degustazione a sorpresa, dove trovare la Campania, ingredienti d’altrove e molta creatività. Una nota originale dello chef è quella di proporre un viaggio gastronomico che ruota intorno ad un ingrediente, giocando su accostamenti e tecniche di cottura che esaltano il gusto, come è capitato agli ispettori con il peperone nel menù estivo presentato dapprima come uno speck, glassato, e con la banana, per una tarte tatin memorabile. Queste caratteristiche sono state determinanti anche per l’assegnazione di un ulteriore riconoscimento: MICHELIN Special Award Young Chef 2024, offerta da Lavazza.
LE STELLE VERDI
Queste le 13 novità 2024:
- Horto, Milano, Lombardia
- Grow Restaurant, Albiate (MB), Lombardia
- Radici, San Fermo della Battaglia (CO), Lombardia
- Dal Pescatore, Runate, Canneto (Mn), Lombardia
- Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Brunico (Bz), Trentino Alto Adige
- Il Piastrino, Pennabilli (RN), Emilia-Romagna
- La Cerreta Osteria, Sassetta (LI), Toscana
- Saporium Firenze, Firenze, Toscana
- Saporium, Chiusdino (SI), Toscana
- Vespasia, Norcia (PG), Umbria
- Oasis - Sapori Antichi, Vallesaccarda (AV), Campania
- Hyle, San Giovanni in Fiore (CS), Calabria
Sono invece 342 i ristoranti a una stella, dei quali 26 new entry.
- MICHELIN SPECIAL AWARD SERVIZIO DI SALA 2024 offerto da Intrecci – Alta Formazione di Sala assegnato a Federica Gatto, ristorante Cetaria, Baronissi, SA.
- MICHELIN SPECIAL AWARD CHEF MENTOR 2024 offerto da Blancpain, assegnato a Gaetano Trovato, ristorante Arnolfo, Colle di Val d’Elsa, SI.
- MICHELIN SPECIAL AWARD SOMMELIER 2024 offerto dal Consorzio del Vino Franciacorta, assegnato a Marzio Lee Vallio, ristorante Esplanade, Desenzano sul Garda, BS.