Fritti e frittelle, budini e bignè. Piatti della tradizione emiliana e napoletana, e naturalmente piatti marchigiani. Sono 49 le ricette della cucina italiana ritrovate negli scritti di Giacomo Leopardi, il sommo poeta di Recanati. Un protagonista della cultura e della letteratura mondiale di cui è stato riscoperto un aspetto insolito e inaspettato: oltre l’immagine tradizionale di Leopardi poeta, studioso, afflitto da pene d’amore non corrisposto, ecco un Giacomo gaudente della tavola, un uomo appassionato di cucina e goloso di dolci e di fritti.

Un Leopardi Gourmet. E proprio Leopardi Gourmet è il nome del progetto presentato domenica 16 nella piazza comunale di Recanati alla presenza del sindaco, Emanuele Pepa, del Governatore della regione Marche Francesco Acquaroli e con il contributo di numerosi esperti di comunicazione e formazione turistica. 

L’idea è di Angelo Serri, già ideatore di Tipicità, la fiera dell’artigianato marchigiano di Fermo, che da anni è impegnato con successo nella promozione e nella valorizzazione del territorio marchigiano e delle sue molteplici eccellenza. Lo stesso Serri ha spiegato durante l’incontro: "Immaginiamo di trasformare Recanati in un itinerario tangibile e goloso, un'esperienza capace di catturare i visitatori e sorprenderne i sensi. L’idea chiave è legare l’universo poetico del genio recanatese ai sapori che amava. Il progetto prevede che il percorso, concepito per essere attivo tutto l’anno, coinvolga ristoratori, pasticceri, bar e negozi specializzati, riuniti in uno circuito dedicato all’esperienza gastronomica leopardiana. Ogni tappa diverrà occasione d’assaggio e racconto.”

La presentazione a Recanati dell'iniziativa Leopardi Gourmet / foto Luca Bonora

Leopardi rappresenta un brand, noto a livello nazionale e internazionale, capace di attrarre in ogni stagione flussi turistici che hanno per mèta i luoghi descritti nelle sue opere: la torre del borgo, la casa di Silvia, la piazzuola del sabato nel villaggio, la torre antica del passero solitario, il colle dell’infinito, dal quale si gode la vista di panorami che si estendono dalle cime di Gran Sasso e Maiella ai lidi adriatici, sopra alle vallate e alla distesa di dolci colline, immerse nella foschia, che va a infrangersi sui contrafforti dei Monti azzurri, come Giacomo chiamò i Sibillini. E naturalmente la casa natale del poeta, visitabile.

Recanati / foto Shutterstock

Ora con questo progetto i visitatori di Recanati hanno modo di scoprire un lato nuovo e inaspettato di Leopardi, e al tempo stesso apprezzare la cucina del territorio impreziosita dai piatti più amati dal poeta. Poesia a tavola, proprio come si chiama la macelleria-salumeria-ristorante () di Mirko e Margherita, a Recanati, un’eccellenza per gli amanti della “ciccia”, che propone già oggi i fegatini di maiale presenti nel ricettario e fiorentine cotte rigorosamente sulla brace, per non parlare di uno dei piatti principe della cucina marchigiana, i vincisgrassi. Per chi preferisce una cucina di pesce, il suggerimento è invece per il ristorante Tonino, collegato a un accogliente albergo bike friendly. Perchè anche Recanati, come Giacomo Leopardi, ha un lato gourmet tutto da scoprire.