Manca meno di un anno alle Olimpiadi Invernali e a Cortina si tira un po' il fiato prima della volata finale dell’evento del 2026. È stato infatti testato con successo il nuovo Sliding Centre “Eugenio Monti”. La pista che sembrava un progetto irrealizzabile, contestata da molti cortinesi, osteggiata dalle associazioni ambientaliste, ha visto la luce dopo tre gare d'appalto andate deserte e una corsa contro il tempo. Che pare vinta. Le gare di bob, skeleton e slittino dei Giochi Invernali di Milano-Cortina si svolgeranno sul tracciato lungo 1730 metri con 16 curve.

A Cortina e sulle montagne dell’Ampezzano manca poco alla fine della stagione sciistica, fissata per tradizione al lunedì di Pasquetta. Poi liberi tutti, a due ruote però. In questa magnifica valle ci si può divertire tra curve, pendii, salti e velocità anche senza bob, ghiaccio e paraboliche. Basta una bicicletta, certo meglio se a pedalata assistita freni a disco e con le ruote grassocce e tassellate. Perché anche tra queste montagne, dove la comunità è storicamente prudente verso i cambiamenti radicali, un nuovo modo di fare turismo si è infatti consolidato grazie alle possibilità di esplorare il territorio in e-bike, il mezzo che in pochi anni ha conquistato schiere di appassionati, dando nuova linfa all'imprenditoria montana.

Nelle Dolomiti d’Ampezzo ci hanno creduto per primi gli impiantisti riuniti sotto il brand Cortina Skiworld, che dal 2022 propongono la formula di un biglietto da uno o tre giorni per utilizzare tutte le cabinovie, seggiovie e funivie che accettano i ciclisti. Poi si sono accodati noleggiatori e maestri di sci prestati alle due ruote, oltre ad albergatori e ristoratori che hanno affinato servizi dedicati ai cicloturisti.

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L'arrivo della funivia Faloria / foto Fabrizio Milanesi

Agli esordi di primavera si inizia a dedicarsi alle pedalate e tra le moltissime possibilità ci sono due esperienze davvero entusiasmanti. Il primo bike tour da mettere in programma parte dal centro di Cortina e sale con la funivia al rifugio Faloria. Da 2120 metri, la conca d'Ampezzo e il circo dolomitico che la abbraccia sono una vista magnetica. L'itinerario è ricco di spunti. Vale la pena salire in sella e affrontare piste e sentieri che portano al passo Tre Croci. Qui la bici si appende ai ganci della seggiovia che sale fino a Son Forca ai piedi del Cristallo, una terrazza da cui ammirare un panorama unico sul Sorapiss, sulle Tofane e sulla Croda da Lago, con una vista ravvicinata del Cristallino.

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Ai piedi del Cristallo / foto Fabrizio Milanesi

La discesa è tra i pratoni delle piste da sci invernali e una volta a valle ci si distende pedalando in sicurezza sulla ciclabile che in meno di mezz'ora riporta a Cortina.

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Cortina d'Ampezzo / foto Shutterstock

ADRENALINA & GRAVITY, BRIVIDI IN ALTA QUOTA

Per molti, ma non per tutti è invece il Cortina Bike Park Dolomiti, che si sviluppa nella zona di Socrepes e in Tofana ed è raggiungibile con gli impianti di risalita che consentono trasporto delle Mtb e delle e-bike. Chi non ha una bici performante e ammortizzata e men che meno l’attrezzatura di sicurezza può noleggiare l’occorrente al Rent accanto alle biglietterie degli impianti.

In poco meno di un quarto d’ora si viene imbragati dalla testa ai piedi con casco integrale, gomitiere, ginocchiere e tutore per la colonna vertebrale e in meno di mezz’ora, grazie alla seggiovia a sei posti Tofana express, ci si trova alla partenza della Tofanina, il trail più lungo del bike park e uno dei più lunghi d’Italia (6 km di lunghezza, 560 metri di dislivello). Si trascorre un’ora di puro divertimento tra sponde, accelerate, paraboliche che fanno sfilare a tutta velocità tra boschi di larici abeti e sui pratoni di montagna. 

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Cortina Bike Park Dolomiti, la pista Tofanina / foto Sebastiano Lacedelli

L’ALBA SULLE DOLOMITI E LO SPETTACOLO DELL’ENROSADIRA

I malcapitati che accompagnano i ciclisti, e in genere chi desidera vivere un’esperienza fuori dall’ordinario può regalarsi la salita fino ai 3244 metri di Cima Tofana grazie al “tiro” della Cortina-Tofana-Freccia del Cielo, il sistema di cabinovie che collegano Cortina d’Ampezzo alle stazioni intermedie del Col Druscié e di Ra Valles.

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In funivia dal Col Drusciè alla Tofana di Mezzo / foto Fabrizio Milanesi

Se si ha la certezza di una giornata tersa si può ammirare l’alba sulle Dolomiti, approfittando delle prime corse dell’impianto. Dalla terrazza e dalle passerelle disposte intorno alla stazione d’arrivo della cabinovia si può godere lo spettacolo dell’enrosadira, che accade quando alba e tramonto esaltano le sfumature di rosso, giallo, viola e rosa delle pietre dolomie. Dalla Tofana di Mezzo le prime luci del mattino accendono la Croda da Lago, i Lastoi de Formin, l’Antelao, il Sorapis, il Cristallo, le Cinque Torri e con un po’ di fortuna si vedono in lontananza il Gruppo di Sella e la mole poderosa della Marmolada.

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L'enrosadira sulle Dolomiti ampezzane dalla Tofana di Mezzo / foto Fabrizio Milanesi

Un altro percorso gradevole a piedi e adatto a tutti è quello che attraversa la Val Drusciè. Era la passeggiata quotidiana adorata da Indro Montanelli. Al giornalista è dedicato il sentiero segnalato dal Cai con il n. 140, che prima arriva al lago Ghedina (1457 metri) e poi attraversa i pratoni in fiore fino a ritrovare le vie lastricate del centro di Cortina, splendida, e in fermento nella corsa ad ostacoli che la divide dal traguardo delle Olimpiadi del 2026.

Lago Ghedina / foto Fabrizio Milanesi
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Il sentiero Montanelli / foto Fabrizio Milanesi

INFORMAZIONI UTILI

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L'Osservatorio del Col Drusciè / foto Pompanin