Consigli di viaggio
C’è un’Italia frammentata e meravigliosa che si perde nel mare. È quella delle tante piccole isole che costellano il Mediterraneo, che si raccontano talvolta attraverso il blu intenso del loro mare, il verde dei loro boschi ma anche attraverso la storia e la bellezza dei loro borghi.
A quelli che si specchiano nel mare si uniscono quelli che lo dominano dall’alto. Borghi che al mare hanno legato la loro storia, le loro fortune e talvolta le loro sciagure.
Alcuni di loro sono storici punti di riferimenti capitali delle loro isole. Altri sono minuscole, imperdibili perle: Giglio Castello e Portoferraio, Procida e Anacapri, Ponza e Lipari, Favignana e Carloforte, San Nicola e Murano. Dieci destinazioni da non perdere.
1. MURANO, ISOLA DI MURANO
È una piccola Venezia ed è uno dei centri più popolosi della laguna veneta. Sorge su sette piccoli isolotti che sono posti lungo il canale Marani, divisi da rii e canali e collegati tra loro da caratteristici ponti.
Prima dell’avvento di Napoleone Bonaparte a Murano si contavano diciotto tra conventi, monasteri e parrocchie. I tesori della Murano d’oggi sono il Duomo dei Santi Maria e Donato - dallo splendido pavimento musivo probabilmente contemporaneo a quello della basilica di San Marco - la chiesa di San Pietro Martire, situata nel Rio dei Vetrai, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, usata come lazzaretto agli inizi del Novecento durante l’epidemia di colera, l’ex chiesa duecentesca di Santa Chiara, il Faro di Murano, costruito in marmo d’Istria, Palazzo da Mula, dalla facciata in stile gotico, e Palazzo Giustinian, antica sede del Municipio di Murano, oggi sede del Museo del Vetro.
Il vetro a Murano è arte pura, tradizione di artigianato che affonda le sue radici alla fine del XIII secolo, quando le vetrerie di Venezia furono trasferite a Murano, visto che i forni dei laboratori erano spesso causa di catastrofici incendi.
Murano/ thinkstockphotos
2. SAN NICOLA, ISOLE TREMITI
È parte dell’arcipelago delle Tremiti e ne è il centro amministrativo. Mentre San Domino desta maggiore interesse per le sue meraviglie naturali, San Nicola è apprezzata per la sua storia e per i suoi resti monumentali, a testimonianza della storia delle isole. San Nicola presenta infatti fortificazioni imponenti, torri e muraglie, poi chiese e chiostri.
Tra le mete imperdibili dell’abitato vi è sicuramente l’abbazia fortezza S. Maria, costruita nel 1045 dai Benedettini, che custodisce numerose opere tra cui un prezioso polittico ligneo laminato in oro, il bel pavimento a mosaico, una croce lignea, la statua “S. Maria a Mare” ed il bel chiostro con al centro il pozzo che serviva il refettorio dei monaci.
Altro tesoro da non perdere è il castello Angioino, caratterizzato da imponenti mura di cinta, il torrione circolare che fiancheggia l’entrata principale del Castello dei Badiali.
Quanto alla gastronomia, con lo splendido mare che circonda l’isola, non può che essere il pesce il protagonista incontrastato della tavola locale. Tra le specialità del luogo vi sono la grigliata d’aragoste e scampi, il classico spaghetto alle vongole e la zuppa di pesce con dentici, ricciole, scorfani, gamberi e aragoste.
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I capanni del villaggio TCI nel paesaggio da sogno delle isole Tremiti/ foto Tci
3. CARLOFORTE, ISOLA DI SAN PIETRO
Comune principale dell’isola di San Pietro, che con la vicina isola di Sant’Antioco ed altri isolotti compone l’Arcipelago del Sulcis, ai margini sud occidentali della Sardegna, Carloforte è un centro di oltre seimila abitanti.
Pittoresco il centro storico che fu fondato nel 1738 da una colonia di pescatori liguri. Origine ligure apprezzabile ancora oggi nell’urbanistica del paese. Interessanti i vecchi palazzi settecenteschi e ottocenteschi del lungomare Battellieri.
Tra gli edifici religiosi più interessanti la chiesa della Madonna dello Schiavo, situata nella centralissima via XX Settembre e la chiesa dei Novelli Innocenti, antecedente alla colonizzazione dell’isola. Da assaggiare il tipico tonno alla carlofortina, piatto di una cucina locale fortemente influenzata dalla cultura ligure e araba. Prodotto locale per eccellenza è il tonno rosso pescato dall’antica tonnara fissa di Carloforte. Da vedere il Museo Civico Casa del Duca, per conoscere ed approfondire la storia e le tradizioni di questo centro e della sua comunità.
Carloforte /thinkstockphotos
4. FAVIGNANA, ISOLE EGADI
La principale delle tre isole che compongono l’arcipelago delle isole Egadi, con Levanzo e Marettimo, è uno dei paradisi del mediterraneo. Assolutamente da esplorare in scooter o in bicicletta, per meglio raggiungere cale ed insenature che propongono le sue rive. Pittoresco il borgo dove perdersi tra i vicoli, ammirarne le belle piazzette e rilassarsi sul lungomare fino a giungere alla vista dell’isola di Levanzo.
Da non perdere la visita al museo dell’ex Stabilimento delle Tonnare Florio, autentico gioiello d’architettura industriale, per conoscere la storia e la tradizione di quest’angolo di Sicilia, del passato della tonnara e di quello che quest’ultima rappresentò per lo sviluppo di Favignana.
Tante le specialità gastronomiche dell’isola, dal cous cous alla pasta con l’aragosta e, ovviamente, uno dei tanti piatti preparati con il tonno o il pesce spada. Poi i dolci, tra cassatelle, cassatine e cannoli, e gelati e granite. Straordinaria la luce di Favignana, ma anche i tramonti sull’arcipelago. Imperdibile una gita in barca per godere dell’unicità di questo borgo e della sua isola, godendosi uno dei tramonti più belli del mediterraneo.
Favignana /thinkstockphotos
5. LIPARI, ISOLE EOLIE
Lipari è la principale delle sette isole che compongono l’arcipelago delle Eolie. Cuore del borgo omonimo è corso Vittorio Emanuele, che gli abitanti chiamano “Il Corso”, mentre la più vivace e caratteristica è via Garibaldi, dalla quale partono una serie di caratteristici vicoli, che congiunge il castello con piazza Ugo Sant’Onofrio, detta Marina Corta, sicuramente tra le più belle piazze dell’intero arcipelago, dalla caratteristica forma irregolare e ricca di ristoranti e bar.
Altra arteria di questo delizioso borgo siciliano è via Francesco Crispi, nota come Marina Lunga, lungomare che collega il capoluogo con la frazione di Canneto. Un angolo pittoresco del centro storico è piazza Giuseppe Mazzini, detta Sopra la Civita, dalla quale si può accedere alla cattedrale ed al castello. Imperdibile il museo archeologico eoliano, situato nel complesso del castello di Lipari, dove ammirare vasi, cippi, corredi funerari, steli tombali, sarcofagi, ceramiche, maschere teatrali e statue.
Lipari /thinkstockphotos
6. PONZA, ISOLA DI PONZA
Comune principale dell’arcipelago delle isole Ponziane, situata a cinquanta chilometri dal litorale laziale, il borgo di Ponza è uno dei centri marinari più pittoreschi del Mediterraneo, animata dal via vai di barche, traghetti e motoscafi provenienti dalla costa. Caratterizzato dal dolce e continuo saliscendi dei suoi vicoli e delle sue strade, Ponza è un mosaico di facciate colorate e bianche dominate dalla cupola della parrocchia dei SS Silverio, patrono dell’isola, e Domitilla.
Capoluogo dell’isola che fu antico dominio romano, terra di conquista di turchi e saraceni, e spesso luogo di segregazione per gli oppositori dei fascisti, Ponza regala scenari marini di grande fascino ma anche interessanti percorsi escursionistici che proprio dall’abitato salgono alla volta delle alture circostanti, tra cui il Monte Guardia, principale cima dell’isola. Percorsi che oltre a regalare scenari paesaggistici di grande fascino consentono di scoprire ed apprezzare il ricco patrimonio faunistico locale.
Ponza /thinkstockphotos
7. ANACAPRI, ISOLA DI CAPRI
Sono i colori ed i profumi gli assoluti protagonisti di Anacapri. Un’arrampicata di una manciata di minuti divide il borgo dal mare. Una salita tra tornanti e strapiombi che regalano vertiginosi affacci sul golfo di Napoli. Il mare avvolge l’isola di Capri e fa da sfondo al verde della vegetazione di quella che è la sua parte più ricca di poesia, Anacapri.
Per chi desidera fare acquisti o anche solo perdersi tra l’artigianato ed i sapori di quest’angolo meraviglioso del Mediterraneo non può mancare una passeggiata in via Giuseppe Orlandi, la via delle botteghe artigiane del centro storico. Un tesoro a due passi dal borgo è Villa San Michele, fatta costruire dal medico svedese Axel Munthe in quello che è assolutamente l’angolo più panoramico dell’isola ad oltre trecento metri d’altezza, dove godersi il museo ed il giardino dove ci si perde tra pini, cipressi, cespugli di rose, ortensie e camelie.
Da vedere anche la cinquecentesca bella chiesa di Santa Sofia, dalla facciata barocca e dalla volta a botte della navata centrale, la Casa Rossa, caratterizzata da svariati stili architettonici e la chiesa di San Michele Arcangelo dal prezioso pavimento in maiolica raffigurante la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. Imperdonabile lasciare l’isola senza una bottiglia dell’ottimo limoncello locale.
Anacapri /thinkstockphotos
8. PROCIDA, ISOLA DI PROCIDA
È tra i borghi più colorati del mondo. Con una superficie comunale che ricopre completamente l’isola omonima. Procida si divide in nove contrade chiamate “grancìe”. Il caratteristico borgo di pescatori di Corricella, quello più antico di Terra Murata, poi Sant’Antuono, Sent’cò, San Leonardo, Santissima Annunziata, Sant’Antonio e Chaiolella.
Imperdibile l’agglomerato marinaro di Corricella, spesso scelto come set cinematografico e sede di esclusivi alberghi e rinomati ristoranti, con le case color pastello, azzurre, verdi, rosa, bianche e gialle, utili per gli uomini di mare, per riconoscere casa dal mare.
Pittoresche le sue tante scalinate, tra cui quella del Pennino, a due passi dalla chiesetta di San Rocco, poi palazzi storici in stile seicentesco con bellissimi giardini. Da vedere, tra i frutteti, i Giardini di Elsa, dove la scrittrice Elsa Morante scrisse “L’isola di Arturo”, ed imperdibile la straordinaria insenatura del “Pozzo Vecchio” la cui vista, dalla collina di Cottimo, incanta.
Procida /thinkstockphotos
9. PORTOFERRAIO, ISOLA D’ELBA
Comune principale dell’isola d’Elba, Portoferraio emoziona fin dall’arrivo in traghetto nella sua darsena. Considerato tra i porti più sicuri del mondo ha nella Torre del Martello, appartenente alla Fortezza della Linguella, uno degli elementi caratterizzanti, torre anche chiamata di Passanante, dal nome dell’attentatore che ferì Re Umberto I che in quest’ultima venne rinchiuso quando la fortezza era adibita a bagno penale.
Da vedere il complesso della Linguella nel quale si trova il museo archeologico dove sono custoditi reperti d’epoca etrusca. Dall’antico fascino rinascimentale Portoferraio presenta anche un interessante centro storico sovrastato dal cinquecentesco Forte Stella che ospita uno dei più antichi fari del vecchio continente. Residenza invernale di Napoleone Bonaparte, Villa dei Mulini, con i suoi giardini panoramici, è un’altra delle mete da non perdere di Portoferraio, così come Villa di San Martino, mentre dalla spiaggia delle Ghiaie fino al promontorio dell’Enfola è un susseguirsi di calette e scogliere.
Portoferraio /thinkstockphotos
10. GIGLIO CASTELLO, ISOLA DEL GIGLIO
È una vista mozzafiato quella che propone questo delizioso borgo arroccato nel cuore dell’isola del Giglio. Nelle giornate più limpide la vista corre fino all’isola d’Elba, alla Corsica ed alla costa maremmana. Gioiello storico dell’arcipelago toscano, Giglio Castello è uno dei borghi più belli di Toscana.
Di origini medioevali, l’abitato è fortemente caratterizzato dall’imponente rocca, costruita dai Pisani, poi fortificata dagli aldobrandeschi con cortine murarie, di origini medioevali. Merita una visita la chiesa di San Pietro, la principale dell’isola, dove sono custoditi il magnifico crocifisso eburneo del Giambologna, il tesoro di papa Innocenzo XIII e le reliquie di San Mamiliano, protettore dell’arcipelago Toscano.
Imperdibile una passeggiata nel groviglio di vicoli ma anche una sosta golosa per assaggiare il coniglio selvatico alla cacciatora da accompagnare con un buon vino locale.
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