Marittima. Audace. Creativa. Contemporanea. Golosa. Giovane. Verde. Ci sono tanti aggettivi che potrebbero descrivere Nantes, la sesta città di Francia, a sud della Bretagna e lungo l'estuario della Loira. Una città che negli ultimi decenni si è saputa reinventare come poche altre in Europa, dove la creatività è all’ordine del giorno e l’arte continua a rinnovare la forma dell’arredo urbano. Fabbriche e magazzini trasformati in luoghi di cultura, opere d’arte sparse per le strade della città, attrazioni originali e grandi eventi: in poche parole, una meta perfetta per un lungo weekend (magari durante i ponti primaverili) o per una vacanza estiva. Ecco dieci motivi perché dovreste fare un viaggio a Nantes, prima o poi. 

Parc des Chantiers, île de Nantes © Franck Tomps - LVAN​

1. L’ACQUA, DAL FIUME AL MARE

Una delle prime cose che colpisce quando si arriva a Nantes è il suo rapporto con l’acqua. La Loira scorre placida verso l'Atlantico, dopo essersi goduta i suoi celebri castelli, e in città l’estuario inizia a prendere forma, il fiume a profumare di mare. Così è meraviglioso passeggiare per Quai des Antilles, magari al tramonto, contemplare gli anelli luminosi di Buren e Bouchain specchiarsi nelle acque del fiume, immaginare i traffici del porto sotto la grande gru gialla, uno dei simboli della città. Ma non solo: la Loira, proprio in città, si divide in due bracci e riceve le acque della Erdre, e quindi sono più di uno i corsi d’acqua, più di una le passeggiate possibili. Senza contare poi il richiamo dell'oceano: con la bicicletta è facile proseguire verso l’Atlantico e scoprire, strada facendo, le meravigliose opere d’arte contemporanea disseminate tra terra e acqua (vedi punto 9). 

Daniel Buren et Patrick Bouchain, Les Anneaux, Quai des Antilles, Nantes, création pérenne Estuaire 2007 © Martin Argyroglo - LVAN
Daniel Buren et Patrick Bouchain, Les Anneaux, Quai des Antilles, Nantes, création pérenne Estuaire 2007 © Martin Argyroglo - LVAN

2. SEGUENDO LA LINEA VERDE

Iniziando a passeggiare per Nantes colpisce subito una linea verde dipinta per terra. È un percorso da seguire, una delle tante idee di un’amministrazione che non ha mai smesso di innovare e di portare nuova linfa in città, stagione dopo stagione. Fatevi condurre dalla linea, lunga 12 km, anche solo per scoprire le tante anime di Nantes, con il naso all’insù, senza neppure entrare nei monumenti (lo farete magari il giorno successivo). Troverete vicoli storici, architetture contemporanee, punti panoramici, scorci sorprendenti. Passando per esempio per Place de la Monnaie e i suoi piccoli negozi, o scoprendo il mostro marina di Maruyama che dà le spalle al castello, e naturalmente arrivando fino alla Torre di Bretagna (il secondo grattacielo francese al di fuori di Parigi, panorama fantastico dall'alto) e poi fino alla gru gialla. D’estate poi…

3. GLI EVENTI: ARTE E FOLLIA TUTTI I GIORNI

…d’estate poi - nel 2019 dal 6 luglio al 1° settembre - la linea verde si anima. Nel senso che diventa il palcoscenico per un evento diffuso, chiamato Voyage à Nantes (per gli amici VAN), in scena dal 2012. Durante due mesi l’arte si diffonde ovunque, attraverso proposte diverse e per la maggior parte gratuite. Ecco che le porte dei luoghi della cultura si aprono tutti i giorni, che nelle piazze si esibiscono artisti e designer, che siti abbandonati vengono riqualificati (e poi magari le opere vengono lasciate in modo permanente). Artisti e creatori, giardinisti e cuochi, DJ e writers… tutti sono invitati a esprimersi nello spazio pubblico. La linea verde è dunque non solo un percorso permanente, ma anche un progetto che ogni estate “scombussola" la città e viene arricchito anno dopo anno.

La Fabrique. Trempolino. Ile de Nantes. Nantes © Jean-Dominique Billaud - Nautilus - LVAN
La Fabrique. Trempolino. Ile de Nantes. Nantes © Jean-Dominique Billaud - Nautilus - LVAN

4. LE STRAORDINARIE MACCHINE DELL'ISOLA

Un elefante che si muove! Un bradipo meccanico! Un ragno! Un calamaro gigante! Difficile, se non impossibile, trovare qualcosa di simile al mondo. Si chiamano Machines de l’Île, ovvero Macchina dell’isola, e sono una serie di strutture meccaniche monumentali in movimento. Un’idea geniale di due architetti, le cui idee sono state “contaminate” da Verne (vedi punto 6), da Leonardo, dalla storia industriale della città e da chissà cos’altro. Siamo negli ex cantieri navali della città, nella parte ovest di quella che è un’isola tra due bracci della Loira. Non vi vogliamo rivelare molto, perché la sorpresa sarà ancora più grande quando ci capiterete in mezzo, e non vorrete più andar via dalle giostre del Carrousel des mondes marins, dalla formica gigante, dall’airone che prende il volo...

Les Machines de l'île. Nantes © Jean-Dominique Billaud - LVAN
Les Machines de l'île. Nantes © Jean-Dominique Billaud - LVAN

5. CASTELLI E MUSEI INTERATTIVI

Stupefatti da tanta creatività, si può dimenticare che Nantes ha radici antiche. Primo luogo per ricredersi: il Castello dei Duchi di Bretagna, realizzato dal Quattrocento con Francesco II e sua foglia Anna di Bretagna, due volte regina di Francia. Al suo interno, ecco il museo storico con 1150 oggetti - ma niente paura, la noia fugge altrove, qui c’è qualcosa per tutti i gusti, dal quadro di Turner che ritrae le banchine di Nantes alla visita virtuale della città nel 1757, con installazioni ed exhibit hi-tech e un percorso museografico costantemente rinnovato. Da non mancare la sezione sulla tratta dei neri e sullo schiavismo (e poi coordinare la visita con quella del Memoriale all’Abolizione della schiavitù, che segna il legame tra la città e il suo passato: bellissime le parole di libertà e pace incise sui pannelli di vetro). Per chi preferisce l’arte, invece, ecco il nuovo Musée d’arts, appena riaperto dopo anni di lavori, unico nel suo genere in quanto l'arte del XX e del XXI secolo rappresentano il 55% della collezione locale. 

Château des ducs de Bretagne. Nantes © Philippe Piron - LVAN
Château des ducs de Bretagne. Nantes © Philippe Piron - LVAN

6. JULES VERNE, IL NUME TUTELARE

Verne! L’eroe della nostra infanzia! Alzi la mano chi sapeva che Jules Verne era di Nantes. Qui nacque nel 1828. E qui, a 11, anni, si imbarcò clandestinamente su una nave diretta nelle Indie: voleva regalare a sua cugina Carolina una collana di coralli. Capite già l’indole del ragazzo, che diventato uomo lasciò ai posteri capolavori “fantascientifici" come Viaggio al centro della Terra e Ventimila leghe sotto i mari. Nantes lo ricorda con un museo a lui dedicato, rinnovato nel 2019 e appena riaperto (si trova sulla Butte Sainte-Anne: il panorama dall’alto, di notte, è straordinario). Ma non solo: ovviamente anche le Macchine dell’isola sono un omaggio della città al suo figlio più noto nel mondo. E nella cava Misery di Chantenay - un’area industriale dismessa per più di trent’anni - quest’autunno verrà inaugurato un nuovo giardino pubblico, chiamato Jardin Extraordinaire, e ispirato all’universo di Verne. Palme, banani, una grande cascata… sembrerà di essere ai tropici.

7. LA GASTRONOMIA, DAI BISCOTTI ALLE OSTRICHE

Un tripudio, per gli amici gastronomi o comunque amanti del buon cibo. Basta andare al mercato coperto diTalensac per rendersene conto, e magari intavolare una chiacchierata con i produttori. Oppure fare un giro tra i vigneti appena fuori città, verso Clisson, per scoprire le cantine del Muscadet, vino bianco per eccellenza (vedi punto 9). E poi, avete mai sentito parlare dei biscotti LU? Ebbene, c’è chi dice che morsicare le orecchie di un petit beurre LU e guardare negli occhi un BN (altro biscotto nantese) sia un’esperienza che non può mancare nel curriculum del turista che visita Nantes. Non dimentichiamo, in ogni caso, che la Loira Atlantica vanta la percentuale di biologico più alta di Francia. Qui tutto o quasi è a chilometro zero: dalle ostriche agli ortaggi, dal pane al pollame, fino ai formaggi. E i ristoranti - riuniti in una guida online, Les Tables de Nantes - non smettono di farlo presente. 

Plan Guide Vignoble 2018 © Gregg Brehin - LVAN
Plan Guide Vignoble 2018 © Gregg Brehin - LVAN

8. LA SOSTENIBILITÀ: UNA CITTÀ VERDE

Sappiamo che non è un aspetto “visibile” come gli altri. Però ci piace farvi sapere che Nantes è una città che punta tanto sulla sostenibilità, e che andandoci incoraggiate (anche) i programmi dell’amministrazione in tal senso. Del cibo bio abbiamo parlato; un accenno va fatto almeno anche ai mezzi di trasporto, che contemplano una schera di bus elettrici, una super navetta fluviale con motore 100% idrogeno (il Navibus) e una enorme rete di piste ciclabili (700 km nel 2020). Senza parlare del riciclo degli spazi urbani: il motto finora è sempre stato riciclare e trasformare anziché distruggere e costruire. D’altronde, c’è tanto verde in città, dal Jardin des plantes - con le sue stupende serre e le collezioni nazionali di magnolie e camelie - ai parchi lungo i corsi d’acqua. Nel 2017 Nantes è stata premiata anche per la qualità del suo miele. E sapete come le api sono attente alla qualità dell’ambiente.

Le Potager de la Cantine, quai des Antilles, île de Nantes, dans le cadre du Voyage à Nantes © Christophe Bornet by Kristo - LVAN
Le Potager de la Cantine, quai des Antilles, île de Nantes, dans le cadre du Voyage à Nantes © Christophe Bornet by Kristo - LVAN

9. I PERCORSI DEI DINTORNI

Chi ha un giorno in più dovrebbe anche programmare un’escursione nei dintorni. Almeno due gli itinerari consigliati, tra i tanti. Il primo è quello che segue l’estuario della Loira, dove negli anni sono state installate 33 opere d’arte contemporanea (le ultime proprio nel 2019), prima tra tutti quel serpente marino che appare con la bassa marea. E' un’esperienza che suggeriamo senza indugi: la si può realizzare anche tramite una crociera che parte da Nantes, oppure in bicicletta, o ancora in auto. La seconda è l’esplorazione delle cantine e delle vigne del Muscadet, a trenta minuti dalla città: degusterete anche voi un vino bianco servito nei ristoranti più rinomati del mondo, da accompagnare alle ostriche (abbinamento classico) ma anche a molti altri prodotti tipici, come formaggi, pollame, cucina vegetariana. Dal 2015 il Voyage à Nantes propone un circuito di 100 km attraverso le vigne, lungo le sponde della Sèvre, tra tenute, cantine, castelli, mulini. A Clisson vi sembrerà un po’ di essere in Toscana...

Jean-Luc Courcoult, La Maison dans la Loire, Couëron, création pérenne Estuaire 2007 © Bernard Renoux
Jean-Luc Courcoult, La Maison dans la Loire, Couëron, création pérenne Estuaire 2007 © Bernard Renoux

10. LA TRAVERSATA VERSO LE MONT-SAINT-MICHEL

Nantes, non dimentichiamolo, può essere meta per un weekend lungo ma anche punto di partenza per una vacanza. Per esempio lungo un itinerario spettacolare chiamato “La traversata moderna di un Paese antico”, che vi abbiamo raccontato nel dettaglio in quest’altro articolo. Si tratta di un percorso attraverso la Bretagna - da effettuarsi preferibilmente in 8 giorni - lungo i 285 km che uniscono Nantes, Saint-Nazaire, Rennes e Saint-Malo, tra paesaggi bellissimi, opere d’arte contemporanea e affascinanti città. Fino ad arrivare alla meraviglia di Le Mont-St-Michel, momento clou di un viaggio indimenticabile. Il primo tratto segue l’estuario, verso Saint-Nazaire (vedi punto 9). Poi, via verso nord, altri mondi, grandi atmosfere. 

I polder attorno a Le Mont-Saint-Michel © Franck Tomps/LVAN
I polder attorno a Le Mont-Saint-Michel © Franck Tomps/LVAN

COME ARRIVARE A NANTES

- In aereo. Voli diretti dall'Italia a Nantes: da Milano Malpensa con easyJet; da Venezia con Transavia e Volotea; da Roma Fiumicino con Transavia, easyJet e Vueling. Stagionalmente, da Pisa con Volotea; da Napoli con Volotea e Ryanair; da Catania con Transavia; da Palermo con Transavia e Volotea; da Olbia con Volotea. Alternativamente, voli con scalo a Parigi, dove si può noleggiare un'auto o prendere un treno per Nantes. Dall'aeroporto al centro città sono 20 minuti con il bus-navetta.
- In treno. A Nantes arrivano Tgv da Parigi (2 ore) e dall'aeroporto Roissy - Charles-de-Gaulle (3 ore 15 minuti).
- In auto. Da Milano a Nantes sono circa 1000 chilometri e 11 ore di viaggio, attraverso il traforo del Monte Bianco, Ginevra, Bourges e Tours.
- In camper. A Nantes, sono 15 i posti accessibili tutto l’anno 24/24 presso l'area di sosta Camping Car Park (21, boulevard du Petit Port; pagina dedicata). 

INFO UTILI

  • Sito web di Nantes: www.nantes-tourisme.com (in italiano). Sul sito è possibile anche prenotare l'alloggio; durante i weekend e le vacanze scolastiche su una selezione di strutture è offerta la terza notte. 
  • Il Pass Nantes valido 24, 48 o 72 ore offre l’accesso gratuito a una trentina di siti (tra cui Château des ducs de Bretagne, crociere fluviali, Gallerie des Machines, Museo storico di Nantes, Museo d’arts, visite guidate di Nantes Tourisme) e ai mezzi pubblici; previsti anche riduzioni e vantaggi su altre attrazioni. Lo si può acquistare all'aeroporto, agli uffici del turismo e online. 
  • Per mangiare, sito web www.lestablesdenantes.fr
  • Il nostro articolo dedicato al "La traversata moderna di un Paese antico", itinerario tra Nantes e Le Mont-Saint-Michel.