Consigli di viaggio
In provincia di Arezzo si trova una cittadina famosa per aver dato i natali al grande Piero della Francesca (1415-1492), ma ancora fuori dai circuiti più noti. Eppure Sansepolcro ha molto da offrire al turista: un centro storico rinascimentale, un duomo ricco d'opere d'arte e soprattutto alcuni musei variegati e interessanti, tra cui spicca quello che conserva le straordinarie opere di Piero.
Sansepolcro è il principale centro della Valtiberina, ovvero la valle del fiume Tevere. Siamo nella parte più orientale della regione Toscana, vicino al confine con Marche, Umbria ed Emilia Romagna: una posizione particolare, che nel tempo ha permesso al borgo l'integrazione di diverse culture e anche un primato economico di tutto rilievo.
Il periodo di massimo splendore di Sansepolcro risale agli compresi tra il Trecento ed il Cinquecento: ben lo si capisce, camminando lungo le vie del centro storico, ricche di palazzi monumentali. Nonostante una lunga storia di guerre e terremoti, il patrimonio storico artistico è ancora appariscente e integro. Ma ecco quali sono le attrazioni imperdibili di Sansepolcro – senza dimenticare che la cittadina offre anche specialità gastronomiche (come le carni imporchettate o la minestra di ricotta) e, in tempi non pandemici, eventi scenografici (come il settembrino Palio della Balestra).
1. IL DUOMO
Poco oltre la piazza principale (Torre di Berta) si raggiunge il Duomo, ovvero la Concattedrale di San Giovanni Evangelista, la chiesa più antica ed importante della città. Fu ricostruita nel Duecento sui resti di una badia camaldolese sorta intorno all'anno Mille, più volte restaurata e trasformata.
Poco oltre la piazza principale (Torre di Berta) si raggiunge il Duomo, ovvero la Concattedrale di San Giovanni Evangelista, la chiesa più antica ed importante della città. Fu ricostruita nel Duecento sui resti di una badia camaldolese sorta intorno all'anno Mille, più volte restaurata e trasformata.
All’interno sono molte le opere che meritano attenzione. Tra le più importanti, il cosiddetto Volto Santo, un Crocifisso ligneo probabilmente di epoca carolingia, conservato nella cappella a sinistra del presbiterio; il polittico della Resurrezione di Niccolò di Segna che si trova sull’altare maggiore e la Resurrezione di Gesù di Raffaellino del Colle, un altro grande maestro nativo proprio di Sansepolcro. Nella navata sinistra spicca la preziosa Ascensione del Perugino (1510).
2. IL MUSEO CIVICO
È nel Museo Civico, ospitato nel palazzo della Residenza, che sono esposti due capolavori straordinari di Piero della Francesca: basterebbero queste due opere per giustificare una visita a Sansepolcro.
È nel Museo Civico, ospitato nel palazzo della Residenza, che sono esposti due capolavori straordinari di Piero della Francesca: basterebbero queste due opere per giustificare una visita a Sansepolcro.
La prima opera è un affresco, dipinto nella cosiddetta sala dei Conservatori, inglobata nel museo stesso. Datata intorno al 1460, la Resurrezione è un'immagine di rara potenza di Cristo vittorioso sulla morte, evocatrice della speranza di rinascita cristiana ma anche di quella della cittadina del tempo, desiderosa di riscatto. Il Cristo domina trionfante la scena, mettendo un piede su una balconata davanti alla quale dormono quattro soldati: la suggestione è massima, anche per via della posizione dell'affresco, in alto su una parete, a dominare la sala. Anche l'allestimento della sala, scabro e semplice, contribuisce a emozionare il visitatore.
La seconda opera di Piero è invece un polittico, chiamato della Madonna della Misericordia, dipinto tra il 1445 e il 1467. Composto da 23 tavole, ha al suo centro la Madonna che accoglie i fedeli in preghiera sotto il suo manto. Il fondo dorato è stupefacente, così come le piccole scene della predella. Arricchiscono la visita alcuni totem multimediali che spiegano ogni segreto delle opere, davvero utili per avvicinarsi ai particolari e capire la genesi (e il restauro) di questi capolavori.
Nel museo sono esposte anche molte altre opere della collezione civica, che si è formata a partire dall’Ottocento, e pure alcuni affreschi provenienti dalle chiese cittadine; tra gli autori, anche Pontormo, Raffaellino del Colle e Andrea della Robbia, di cui si segnala una Natività con l'annuncio ai pastori. Dello stesso Piero sono conservate anche altre due opere. Nel museo sono visibili poi reperti archeologici, terrecotte, incisioni, stampe, oreficerie e paramenti sacri. Tra l'altro, in attesa che il Museo riapra le porte sul suo sito è presente un ottimo tour virtuale tra le sue sale.
3. L'ABOCA MUSEUM
Una chicca per tutti coloro che amano le piante e il loro utilizzo. Il museo appartiene ad Aboca, nota azienda erboristica italiana che ha sede a Sansepolcro, ed è dedicato alle piante officinali, alla loro storia e al rapporto con l’uomo.
Una chicca per tutti coloro che amano le piante e il loro utilizzo. Il museo appartiene ad Aboca, nota azienda erboristica italiana che ha sede a Sansepolcro, ed è dedicato alle piante officinali, alla loro storia e al rapporto con l’uomo.
Ospitato nel maestoso palazzo seicentesco Bourbon del Monte, illustra l'antica tradizione delle piante officinali attraverso fedeli ricostruzioni di antichi lavoratori e l'esposizione di erbari, libri di botanica farmaceutica, mortai, ceramiche e vetri.
4. IL MUSEO DELLA VETRATA ANTICA
Un altro museo originale, dedicato questa volta all'arte delle vetrate, è lo Spazio Bernardini Fatti della Vetrata antica e contemporanea. Allestito nella chiesa sconsacrata di San Giovanni Battista (per la quale Piero della Francesca dipinse il celebre Battesimo di Cristo oggi alla National Gallery di Londra), raccoglie 23 vetrate di medio-grandi dimensioni per lo più risalenti alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento.
Un altro museo originale, dedicato questa volta all'arte delle vetrate, è lo Spazio Bernardini Fatti della Vetrata antica e contemporanea. Allestito nella chiesa sconsacrata di San Giovanni Battista (per la quale Piero della Francesca dipinse il celebre Battesimo di Cristo oggi alla National Gallery di Londra), raccoglie 23 vetrate di medio-grandi dimensioni per lo più risalenti alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento.
Tra le opere, una Crocifissione in stile preraffaellita proveniente dalla cappella Morris di Gilderstone (Gran Bretagna) e una riproduzione a grandezza naturale dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, realizzata su vetro da Rosa e Ceciclia Caselli nel 1937-42.
5. L'EREMO DI MONTE CASALE
A poca distanza dalla cittadina, situato in una posizione isolata sulle montagne ed interamente circondato dai boschi, ecco l'eremo di Monte Casale, che sbuca in modo fiabesco con i suoi piccoli edifici tutti raggruppati intorno al chiostro centrale. Secondo la tradizione il complesso sarebbe stato fondato nel 1192 dai monaci camaldolesi e poi ceduto a San Francesco nel 1213 che vi soggiornò per un periodo (è conservato il suo letto di roccia).
A poca distanza dalla cittadina, situato in una posizione isolata sulle montagne ed interamente circondato dai boschi, ecco l'eremo di Monte Casale, che sbuca in modo fiabesco con i suoi piccoli edifici tutti raggruppati intorno al chiostro centrale. Secondo la tradizione il complesso sarebbe stato fondato nel 1192 dai monaci camaldolesi e poi ceduto a San Francesco nel 1213 che vi soggiornò per un periodo (è conservato il suo letto di roccia).
Nell'originale chiesa in pietra si trova una statua policroma della Madonna col Bambino che la tradizione vuole recuperata tra le rovine del castello.
INFORMAZIONI
- Ufficio Turistico Valtiberina Toscana, Piazza Torre di Berta, Sansepolcro (Ar); tel. 0575.740536; info@meetvaltiberina.it; meetvaltiberina.it; pagine Facebook e Instagram
- Sito web www.visitsansepolcro.it; pagine Facebook e Instagram
- Sito web www.museocivicosansepolcro.it per il tour virtuale del museo
- Ufficio Turistico Valtiberina Toscana, Piazza Torre di Berta, Sansepolcro (Ar); tel. 0575.740536; info@meetvaltiberina.it; meetvaltiberina.it; pagine Facebook e Instagram
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