Consigli di viaggio
10 borghi tra i più belli di Francia
Un tour de France alla ricerca di piccoli gioielli da non perdere. Alcuni minuscoli abitati, altri noti per essere crocevia di cammini ed escursioni. Tutti da vedere almeno una volta. Scegliere i borghi più belli di Francia è tanto ambizioso quanto difficile. Non che ci sia penuria di scelta. Anzi, l’Esagono offre moltissime occasioni per cogliere storie secolari e tradizioni coltivate con rigore e passione in abitati minuscoli. Ad aiutarci nella pesca d’Oltralpe l’assegnazione de Les Plus Beaux Villages de France (da cui abbiamo preso in prestito le immagini), una iniziativa che dal 1981 a oggi ha dato visibilità a comunità che rischiavano una vera e propria desertificazione. Oggi se ne contano bel 158. Il Tci ha dalla sua la valorizzazione turistica dei borghi dell’entroterra aderenti al progetto Bandiere arancioni. Come a dire che se idee e bellezza non temono alcun confine. Solo una nota. Tra questi dieci borghi non ci saranno delle star come Moint Saint Michel, Carcassonne e Saint-Jean-Pied-de-Port. Le citiamo, ma come si dice… non avevano bisogno di presentazioni.
Sfogliate la nostra gallery per scoprire i dieci borghi!
Parfondeval - Aisne, Aquitania
1. PARFONDEVAL - AISNE, AQUITANIA. (da Parigi 180 km) Poco più di 150 abitanti in questo gioiellino di roccia e ardesia incastonato in terra picarda. Dalla piazza centrale del villagio lasciano stupiti le dimensioni delle imponenti abitazioni in mattoni rossi, che contrastano idealmente con le dimensioni così ridotte dell’abitato. Nel cuore del borgo c’è un piccolo stagno (sì uno stagno!) e da qui si apre l’ingresso alla chiesa di Saint-Medard, tanto protetta da torri e mura che assume quasi le sembianze di una piccola fortezza.
eguisheim – colmar, alsazia
2. EGUISHEIM – COLMAR, ALSAZIA. (da Strasburgo 75 km) Se pittoresco deve essere, che pittoresco sia. Perché questo borgo a pochi chilometri da Colmar è un concentrato di Alsazia. Più di 300 ettari di vigne da cui nascono le doc più celebri della regione. Ma ’è più. Passate dominazioni (tedesche) e guerre (mondiali), ora sembra davvero tutto “rose e fiori”. Tra i cerchi concentrici che sviluppano la pianta del borgo, ad ingentilire case e fortificazioni costruite per resistere agli urti degli invasori moltissimi fiori, a cascata dalle travi dei balconi. In agosto e settembre tante feste a celebrare vini e cicogne.
pérouges – ain, rhône alpes
3. PÉROUGES – AIN, RHONE ALPES. (da Lione 36 km) Il Rodano è il primattore a queste latitudini, ma nell’Ain si avvertono già atmosfere di Borgogna. Lione è a poco meno di 40 chilometri, ma il centro più prossimo all’abitato di Pérouges è la savoiarda Bourge-en-Bresse. Per scoprire questo villaggio di poco più di mille abitanti, disteso su un’altura che guarda lo scorrere del Rodano, si può partire dalla place du Tilleul. Le abitazioni del XV e XVI secolo, le stradine acciottolate, la cinquecentesca chiesa “fortificata” di Ste Marie Madeleine formano un nucleo caratteristico e pittoresco, reso ancora più attraente dal restauro portato a termine agli inizi del secolo scorso.
apremont sur allier – cher, centre
4. APREMONT SUR ALLIER – CHER, CENTRE. (da Lione 219 km) Tra la confluenza della Loira e dell’Allier, si contano le poche abitazioni del caratteristico borgo modievale. Oggi si viene per le splendide fioriture del parco floreale, creato nel 1977 ispirandosi al giardino della poetessa e botanica inglese Vita Sackville-West, à Sissinghurst. Alberi rari, piante esotiche, giochi d’acqua e fiori che si alternano a minuscole abitazioni che lo costellano. Un tempo il borgo si è arricchito per motivi molto meno estetizzanti. Sulle acque dei due fiumi transitavano le pietre per realizzare la Cattedrale d’Orléans e l’Abbazia di St Benoît-sur-Loire. È tra le due Guerre del Novecento che il borgo assume una coerenza quasi armonica in tutti i suoi elementi, che oggi ne fanno uno dei più bei borghi francesi.
saint guilhem le désert – herault – languedoc roussillon
5. SAINT GUILHEM LE DÉSERT – HERAULT – LANGUEDOC ROUSSILLON. (Da Marsiglia 190 km) Nel cuore delle gole dell’Herault, nella val de Gellone, si incontra questo borgo medievale, base ideale per escursioni nella natura che spesso terminano alla vista del Pont du Diable. Nonostante il nome poco rassicurante, a farlo erigere in epoca medievale furono due abbazie, d’Aniane e di Gellone, che volevano controllare dai lati opposti il passaggio sul fiume. Costruito tra il 1028 e il 1031 oggi è sotto la tutela dell’Unesco. Rimanendo, o ritornando a Saint Guilhem, tra i reticoli e le case medievali si possono godere (con qualche eccesso nei souvenir) delle atmosfere tipiche di una tappa molto frequentata del Cammino di Santiago.
conques - aveyron midi pyrenees
6. CONQUES - AVEYRON MIDI PYRENEES. (Da Bordeaux 271 km) Una conchiglia adagiata sulla montagna. Conques era forse predestinata a diventare una tappa imprescindibile per i pellegrini in cammino verso Santiago. Perché questo magnifico borgo ricalca nella sua pianta proprio le forme di una conchiglia accolta nella valle del Dourdou. Il borgo anticamente accoglieva un’abbazia benedettina, di cui rimane la chiesa di Ste-Foy, un imponente edificio romanico dell’XI-XII secolo, iscritto dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
ainhoa - pyrenees atlantiques aquitaine
7. AINHOA - PYRENEES ATLANTIQUES AQUITAINE. (Da Bordeaux 209 km) Un avamposto dei Paesi Baschi nei pressi di Saint-Jean-de-Luz, una sosta colorata e ben accetta dai caminantes impegnati a raggiungere Santiago e a conquistare la Compostela. Ainhoa si trova al confine della Francia e sul confine della provincia di Labourd et della Navarra, a qualche chilometro dagli altri incantevoli borghi di Espelette e Sare. Immaginatene l’atmosfera, l’oceano “a tiro” (una ferrovia a cremagliera vi porta al balcone panoramico di la Rhune) e nel villaggio l’infilata di tradizionali case bianche e rosse allineate sulla via principale segnano il carattere del borgo.
domme – dordogne aquitaine
8. DOMME – DORDOGNE AQUITAINE. (da Bourdeaux 157 km) Sarlat-la-Canéda è a dieci chilometri, insieme alle grotte preistoriche della Dordogna. Questo fazzoletto di Aquitania ha conservato angoli di sapore medievale, che diventano spettacolari se, come per Domme, si inseriscono in una natura avvincente. Aggrappato a una vertiginosa falesia resiste il villaggio, da cui si gode di spettacolari vedute sulla valle della Dordogna e sulle case dei pittoreschi borghi de La Roque-Gageac e di Beynac-et-Cazenac. Le case sono cinte da mura erette alla fine del XIII secolo e nel cuore del borgo si trova un ingresso a una grande grotta che ha restituito nel tempo resti di animali preistorici.
Ars-en-Ré - Charente Maritime Poitou-Charentes
9. ARS-EN-RÉ - CHARENTE MARITIME POITOU-CHARENTES. (da Bordeaux 213 km) Le minuscole abitazioni bianche con le persiane verdi, i fiori ai bordi delle strade in pavé, e la figura slanciata del campanile alto 40 metri, riferimento per le imbarcazioni che solcano l’Atlantico, sfondo naturale del borgo. Tra il mare e l’abitato le saline, scenario per esplorazioni in bicicletta e osservazioni di uccelli.
veules les roses - seine maritime haute-normandie
10. VEULES LES ROSES - SEINE MARITIME HAUTE-NORMANDIE. (da Parigi 178 km) Basta un villaggio tra le falesie più spettacolari della Normandia a renderlo unico? No. È evidente quando si conosce Veules. Certo le onde che si infrangono sulla “costa d’alabastro” valgono una deviazione in qualsiasi itinerario, ma una volta apprezzato il lungomare con i caratteristici Bagni, si può cedere alla tentazione di seguire il corso del minuscolo fiume che dà il nome al borgo, e camminare all’interno. I muri di pietra a vista, le staccionate abbellite dai fiori e i mulini ad acqua. Qui è nato… il crescione, o per lo meno i romagnoli lo chiamano così. Oltre il crescione rimane la poesia del luogo, che da sempre attrae artisti e amanti del bello.. e del buono.
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