L'Ungheria è conosciuta per le meraviglie di Budapest, per le acque del lago Balaton e per le sue terme... ma conserva anche un patrimonio artistico straordinario, non solo nella capitale ma anche in tante città  e tanti borghi sparsi su tutto il territorio. Ve ne presentiamo dieci, spaziando tra antico e contemporaneo, per farvi venire voglia di un tour culturale del Paese. 

1. L'ABBAZIA DI PANNONHALMA
Sorge su una collina a sud di Győr, nella parte occidentale dell'Ungheria, l'abbazia più grande, ricca e famosa di tutto il Paese. Per tutto il medioevo fu il più grande centro di cultura oltre il Danubio e uno dei massimi in Europa di produzione libraria, poi nel tempo divenne una fortezza: ma a parte l'importanza storica, di Pannonhalma stupiscono gli edifici, sia per la posizione isolata sia per la magnificenza architettonica. In particolare sono da non perdere la chiesa abbaziale, con una stupenda Porta reale, che dà accesso al chiostro, risalente al 1135; l'archivio, dove sono conservati rarissimi documenti; e la meravigliosa biblioteca neoclassica in legno di ciliegio, che raccoglie 350mila volumi. Pannonhalma non può mancare in un viaggio in Ungheria, anche perché attraverso i suoi muri si scoprono molte fasi della storia del Paese.


L'abbazia di Pannonhalma - foto Visit Hungary​


L'abbazia di Pannonhalma - foto Visit Hungary​

2. LA CASA DELLA MUSICA UNGHERESE A BUDAPEST
Il Parco della Città (Városliget) a Budapest ospita due edifici speciali e ancora non molto conosciuti dal grande pubblico. Il primo è la Casa della Musica Ungherese, la cui struttura pluripremiata si confonde con la natura circostante: è tutto un gioco di vetro, di elementi sospesi, di forme sinuose. E di luce che entra ed esce: l'architetto giapponese Sou Fujimoto ha disegnato una speciale struttura di tetto "galleggiante" basata sull'immagine di un'onda sonora, con quasi 100 pozzi di luce sulla sua superficie per incanalare la luce naturale negli spazi interni. Oltre ad ammirare l'architettura, ovviamente c'è molto da visitare: al piano inferiore, per esempio, si trovano una mostra sul linguaggio musicale e sui tesori della musica popolare ungherese, oltre a una cupola sonora che invita i visitatori a sperimentare i suoni di tutti i giorni. Non mancano palchi, sale da concerto e un parco giochi musicale, dove ci si diverte con i suoni che si possono creare con pavimento musicale, cornamuse, congas e altri strumenti. In poche parole, una nuova attrazione da non perdere nella visita della capitale.


La Casa della Musica Ungherese a Budapest - foto Visit Hungary


La Casa della Musica Ungherese a Budapest - foto Visit Hungary

3. I PALAZZI ART NOUVEAU A SZEGED
Ci spostiamo a sud, vicino ai confini con la Serbia e la Romania. Qui si trova Szeged, la città più grande della Grande Pianura meridionale, che conserva un cuore art nouveau davvero sorprendente. Szeged fu infatti distrutta nel 1879 da una disastrosa inondazione del Tibisco e venne ricostruita negli anni successivi grazie alla solidarietà internazionale; ecco dunque spiegata la presenza di tanti edifici art nouveau, progettati nei primi anni del Novecento specialmente dall'architetto Ede Magyar. Il Palazzo Riformato, il Palazzo Ungár-Meyer, il Palazzo Reök sono soltanto alcuni dei suoi capolavori... in quest'ultimo, tra l'altro, si trova un'eccellente pasticceria dove fare sosta. Ma gli edifici del periodo sono davvero tanti (anche una torre dell'acqua, conosciuta come la Vecchia Signora): una passeggiata architettonica a Szeged risulta quindi molto piacevole, anche perché la città conserva quel certo fascino di campagna e di bei tempi andati che evoca l'inizio del secolo scorso. 


Il Grof Haz (Palazzo del Conte) a Szeged - foto Visit Hungary


Art nouveau a Szeged - foto Visit Hungary

4. LE ANTICHE CASE DI SOPRON

Il centro storico di Sopron, che ha conservato l'antica forma a ferro di cavallo, è bellissimo. Basta entrare nella Fő tér, la piazza principale, per rendersene conto: si avrà di fronte un bellissimo scenario medievale e barocco, conservato come pochi altri nell'Europa centrale. La Porta della Fedeltà, da cui si accede nella piazza, commemora il referendum del 1921, quando i cittadini di Sopron dovettero decidere se volevano far parte dell'Ungheria o dell'Austria: Sopron si trova infatti vicino all'odierno confine austriaco, a soli 60 km da Vienna. Ma a stupire sono soprattutto l'alta torre civica e i palazzi storici, tra cui la Storno-ház (Casa Storno), dove Re Mattia, Ferenc Liszt e lo statista István Széchenyi trascorsero alcune notti in visita alla città, e la Fabricius-ház (Casa Fabricius), con un delizioso cortile rinascimentale. Ci sono ovviamente anche sinagoghe e chiese, a Sopron, tra cui quella dei Benedettini, detta anche della capra - secondo la leggenda, prende il nome dalla capra che portò alla luce un tesoro dove oggi sorge la chiesa e che fu poi utilizzato per costruirla. 


Fő tér, la piazza di Sopron - foto Shutterstock


Il centro storico di Sopron - foto Shutterstock

5. GLI EDIFICI DI MAKOVECZ A MAKÓ
Non lontano da Szeged ecco la cittadina di Makó, famosa in Ungheria per un prodotto molto particolare: la cipolla locale, premiata addirittura già nel 1888. Le cipolle sono state quindi la fonte di ispirazione principale per l'architetto Imre Makovecz, che ha pensato al bulbo e ai suoi tanti strati quando ha ristrutturato la Hagymaház (Casa della cipolla), costruita dove un tempo si trovava il mercato delle cipolle, oggi centro commerciale, culturale e di intrattenimento. La forma è tanto originale quanto spettacolare, così come le altre strutture progettate da Makovecz, come il Padiglione della Musica, l'insolito terminal degli autobus e soprattutto il complesso termale chiamato Hagymatikum, che ospita una delle più grandi saune del Paese. Un luogo perfetto per riposare dopo una settimana o una giornata faticosa: l'acqua termale del bagno e il fango medicinale del fiume Maros contribuiscono ad alleviare i problemi alle articolazioni.


Hagymaház a Makó - foto Visit Hungary


Hagymatikum a Makó - foto Visit Hungary
 

6. IL MUSEO DI ETNOGRAFIA A BUDAPEST
Nel Parco della Città di Budapest, come dicevamo, oltre ala Casa della Musica c'è anche un secondo edificio stupefacente e appena aperto: è quello che ospita il Néprajzi Múzeum, ovvero il Museo di Etnografia. Un'imponente struttura - opera dell'architetto NAPUR, guidato da Marcel Ferencz - divisa in due ali che si ergono in direzioni opposte, dove il 60% dello spazio espositivo è al di sotto del livello del suolo. In cima alle due ali, invece, è stato creato un parco e un giardino pensile di 7.300 metri quadrati: da non perdere, quindi, una sosta nel giardino sopraelevato per ammirare il panorama dall'alto, anche perché l'accesso è gratuito per tutti. Gratuita anche l'entrata nello Spazio dell'arte ceramica, mentre si deve pagare un biglietto d'ingresso per visitare le sale, dove sono esposti insieme cimeli ungheresi e manufatti etnografici raccolti in tutto il mondo.


Il Museo di Etnografia a Budapest - foto Visit Hungary


Il Museo di Etnografia a Budapest - foto Visit Hungary
 

7. LA FABBRICA ZSOLNAY A PÉCS
Anche Pécs, nell'angolo sudoccidentale dell'Ungheria, vanta monumenti di grande interesse. Ma questa volta non vi parliamo della moschea del 1580 (la più grande del Paese) o della Cattedrale (che presenta una facciata neoromanica davvero peculiare), quanto di una meta ancora poco conosciuta: il Quartiere Culturale Zsolnay, sorto attorno a una ex fabbrica appartenente all'omonima famiglia e recuperato nel 2010, quando la città è stata Capitale Europea della Cultura. La fabbrica della famiglia Zsolnay produceva ceramiche e porcellane e guadagnò fama mondiale grazie all'arte della smaltatura all'eosina, un particolare procedimento per il rivestimento di oggetti in ceramica che dona effetti iridescenti agli oggetti. La fabbrica, con le tegole colorate, offre diverse mostre sulla storia del luogo e sull'arte della ceramica, mentre il parco attorno ospita 88 sculture moderne e altrei edifici classificati come patrimonio culturale. 


Il Quartiere Culturale Zsolnay a Pécs - foto Visit Hungary


Il Quartiere Culturale Zsolnay a Pécs - foto Visit Hungary

8. LE CHIESE BAROCCHE DI GYOR

Stradine graziose, vicoli misteriosi, piazze, splendidi monumenti e accoglienti terrazze: il centro barocco di Győr, ideale anche per una gita in giornata da Budapest, è una meta da non mancare in un viaggio in Ungheria. Tutto è estremamente curato, dai balconi ad angolo alle antiche insiegne; e le case e il palazzi nascondono musei d'arte e antiche farmacie. In particolare, a stupire è la Cattedrale (Székesegyáz) il cui interno è stato trasformato in epoca barocca tra il 1635 e il 1650; ma anche la Chiesa dei Caermelitani (Karmelita templom), forse il più bell'edificio barocco della città, settecentesco. Ogni estate, tra l'altro, si tiene a Győr un matrimonio barocco su larga scala, della durata di 2-3 giorni, con un ricco programma di eventi, sfilate in maschera, danze barocche e spettacoli d'opera, mentre il Ballo Barocco è un ballo d'epoca, grandioso e magico come ci si aspetta: gli ospiti che arrivano allo sfarzoso Palazzo Zichy vengono annunciati da un maestro di cerimonie e viene loro insegnato da un maestro di ballo come eseguire divertenti danze in cerchio e in linea su melodie del XVII-XVIII secolo.


La cattedrale di Győr - foto Visit Hungary


La Chiesa dei Carmelitani a Győr - foto Shutterstock​

9. LA FORTEZZA DI EGER
A nordest dell'Ungheria ecco Eger, inserita in un paesaggio di colli celebri in tutto il mondo per i loro vini. Tra chiese e vie barocche, a spiccare (in tutti i sensi) sulla città è la Vár, ovvero la grande fortezza che domina la città, un esempio questa volta di architettura difensiva e militare. Qui, nel 1552, si svolse l'episodio più celebre della difesa ungherese: 150mila turchi cercarono di sfondare le mura, mentre il mitico e prode castellano István Dobó li respingeva con 2000 uomini e 300 cannoni. Dopo un mese di combattimenti, grazie anche al leggendario aiuto delle donne di Eger, l'assedio fu incredibilmente tolto. All'interno della fortezza oggi si visitano le rovine delle cattedrale medievale, le ingegnose casematte, il palazzo gotico che ospitava la sede vesvovile e una pinacoteca. Ma ad allietare la giornata è soprattutto il panorama sulla bella città che si vede dall'alto. 


La fortezza di Eger - foto Shutterstock


La fortezza di Eger - foto Shutterstock

10. LA BALENA DI BUDAPEST

Chiudiamo questa carrellata di capolavori architettonici ungheresi tornando nella capitale, dove dal 2013 - in posizione bellissima sulle rive del Danubio, vicino al Mercato Centrale - è comparsa una Bálna, ovvero una balena: è un grande "animale" in vetro e acciaio, adagiato su due strutture esistenti in mattoni rossi. Inutile dire che la balena, progettata dall’architetto olandese Kas Oosterhuis, è già diventata un nuovo landmark della città, ovvero un punto di riferimento del panorama urbano: si tratta di un riuscito innesto tra antico e contemporaneo, un ibrido tra architettura e scultura. Al suo interno si trova un centro polifunzionale, il cui nome ufficiale è CET (Central European Time): vi troverete ristoranti, negozi e gallerie d’arte, anche se il complesso è più interessante per l'architettura rispetto al suo contenuto. La luce che filtra attraverso le superfici vetrate è sempre stupenda, sia d'estate sia d'inverno. 


La Balna di Budapest - foto Shutterstock


La Balna di Budapest - foto Shutterstock

INFORMAZIONI
- Per visitare l'Ungheria, tutte le informazioni sul sito (in italiano) visithungary.com
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