Nel mondo di Leonardo

Il 2019 è l'anno di Leonardo da Vinci: a cinquecento anni dalla morte, il grande genio rinascimentale viene celebrato con un ricco calendario di eventi.

L'occasione giusta per ripercorrere le sue orme, nei luoghi dove visse e realizzò i suoi capolavori, ma anche partecipando a uno spettacolo e visitando una mostra. Ecco tutti i nostri articoli dedicati a Leonardo in quest'anno "speciale".

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Leonardo fu un genio rinascimentale dall’eclettismo insuperato. I suoi studi in fisica, architettura, ingegneria e anatomia sorprendono per precisione e audacia, scienza che Leonardo ha sublimato nelle opere d’arte, studiate, desiderate, trafugate e oggi custodite gelosamente in tutto il mondo.
Perche se è vero che molte tracce del genio sono rimaste in Italia, è vero anche che molti dipinti e disegni di Leonardo da Vinci sono gelosamente custoditi nei musei nazionali e nelle collezioni private in Europa e negli Stati Uniti. Cercarle può diventare una affascinante suggestione per un viaggio.

Per scoprire quali sono e dove si trovano sfogliate la nostra galleria di immagini. Alla Gioconda riserviamo la copertina, ma non aggiungiamo altro.
 

1. Salvator Mundi, Dct Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti

1. SALVATOR MUNDI, ABU DHABI (EMIRATI ARABI UNITI)
Uno dei meno noti dei 20 dipinti superstiti del maestro del Rinascimento italiano, di cui l'attribuzione è rimasta a lungo incerta. Ritenuto distrutto, il Salvator Mundi è stato riscoperto nel 2007. Dopo il restauro all'Institute of Fine Arts della New York University è andato all'asta nel novembre 2017 presso Christie’s a New York: ad aggiudicarselo il Dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi. Che avrebbe dovuto esporlo al Louvre Abu Dhabi a partire dal 18 settembre 2018, ma il 4 settembre il DCT Abu Dhabi ha annunciato che tutto è stato rimandato.   
Risalente al 1500 circa, è un olio su tela raffigurante una figura a mezzo busto di Cristo come Salvatore del Mondo, rivolta verso lo spettatore, e vestita con una morbida tonaca azzurra e cremisi. La figura tiene un globo di cristallo nella sua mano sinistra mentre solleva la destra in segno di benedizione. Si ritiene che questo eccezionale lavoro sia contemporaneo sia alla Gioconda che alla Belle Ferronnière  - vedi foto 7

2. Ritratto di Ginevra de' Benci, National Gallery of Art, Washington Dc

2. RITRATTO DI GINEVRA DE' BENCI, NATIONAL GALLERY OF ART, WASHINGTON DC (1474 CIRCA)
Ginevra de’ Benci era figlia di Amerigo di Giovanni Benci, banchiere dei De’ Medici. Leonardo era legato alla famiglia Benci, che commissionò anche il dipinto dedicato a San Giovanni Battista, custodito al Louvre. Si indaga ancora su una parte mancante del dipinto, che avrebbe completato il busto della nobile modella.
La National Gallery di Washington custodice moltissimi capolavori del Rinascimento italiano e fiammingo, del seicento olandese e fiammingo e del settecento inglese, parte della donazione del bancario Andrew Mellon che spinse il Congresso degli Stati Uniti all'atto di fondazione del museo, nel 1937.

3. Madonna Benois, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo (1478-1482 circa)

3. MADONNA BENOIS, MUSEO DELL'ERMITAGE, SAN PIETROBURGO (1478-1482 CIRCA)
La Madonna (giovanissima) e il bambino Gesù sono ritratti in un momento intimo, giocoso. Un dipinto a olio su tela, dove in una stanza senza orpelli risalta tutta la naturalezza dei soggetti. Anche la finestra è "muta". Nessun paesaggio, solo uno scorcio di cielo per non spostare l'attenzione dello spettatore dal centro del dipinto.

4. Dama con l'ermellino, Cracovia (1488-1490)

4. DAMA CON L'ERMELLINO, MUSEO NAZIONALE DI CRACOVIA (1488-1490)
Leonardo - secondo gli studiosi e i critici - riesce in un capolavoro di grazia che supera la più discussa Gioconda. Realizza il dipinto tra il 1488 e il 1490 su commissione del suo mecenate più convinto, Ludovico il Moro, allora duca di Milano.
La Dama si pensa essere Cecilia Gallerani, fra le amanti del Moro la più invidiata. Le innovazioni tecniche sono evidenti. La dama non è rappresentata in un tradizionale mezzo busto, ma il movimento è generato dalla rotazione del volto rispetto al corpo. 

Conservata per anni nel Museo Czartoryski di Cracovia, dal maggio del 2012 al maggio 2017 la Dama è stata esposta al castello del Wawel, sempre a Cracovia. Il 19 maggio 2017 l'opera è infine stata spostata al Museo Nazionale di Cracovia.

5. Madonna del Garofano, Alte Pinakothek, Monaco (1473 circa)

5. MADONNA DEL GAROFANO, ALTE PINAKOTHEK, MONACO (1473 CIRCA)
È una delle prime opere pittoriche di Leonardo, in cui Maria tiene in braccio il suo bambino, porgendogli un garofano. Passione, tenerezza, e rimando simbolico al rapporto mistico tra Chiesa e Gesù. Maria veste in abiti eleganti e al petto risalta una pietra di topazio e perle.
Si trova nella Kunstareal della capitale della Baviera, tra le più antiche e prestigiose gallerie del mondo. Tre i periodi in cui vengono raccolte le opere d'arte; alla pinacoteca antica (Alte) si aggiungono infatti la Neue Pinakothek (arte contemporanea) e la Pinakothek der Moderne (arte moderna).

6. Vergine delle Rocce, Musée du Louvre, Parigi (1483-1486).

6. VERGINE DELLE ROCCE, MUSÉE DU LOUVRE, PARIGI (1483-1486)
La prima delle due versioni di uno dei dipinti più studiati di Leonardo, che li realizzò a Milano su commissione della confraternita dell’Immacolata Concezione. Gli studi sulla prospettiva aerea, gli sfumati, l’uso del colore, la composizione sono oggetto di ricerca, come lo sono i rimandi all’iconografia cristiana e all’Antico Testamento. La Vergine è al centro all’ingresso di una grotta in un abbraccio simbolico tra San Giovannino, Gesù e un angelo.
Ben cinque le opere di Leonardo conservate al Louvre, oltre alla Gioconda: la Belle Ferronnière (1490-1495) - vedi foto 7 - San Giovanni Battista (1508-1513) - vedi foto 8 -; Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino (1510-1513) e Bacco (1510-1515).
 

7. La Belle Ferronnière, Musée Du Louvre, Parigi (1500 Circa)

7. LA BELLE FERRONNIÈRE, MUSÉE DU LOUVRE, PARIGI (1500 CIRCA)
Tra le opere custodite al Louvre c’è un altro magnifico ritratto del periodo milanese di Leonardo. Si tratta della Belle Ferronnière (o Ritratto di Dama). Fu sempre Ludovico il Moro a commissionare la realizzazione, anche perché tra le ipotesi che indagano l’identità della modella c’è quella che sostiene si tratti di Lucrezia Crivelli, amante del Moro.
La donna si mostra dietro un parapetto in stile fiammingo dell’epoca e affascina con il suo sguardo indagatore, in direzione opposta a quella del busto.

8. San Giovanni Battista, Musée du Louvre, Parigi (1505-10)

8. SAN GIOVANNI BATTISTA, MUSÉE DU LOUVRE, PARIGI (1505-10)
Quadro che rappresenta un giovanissimo Battista, senza barba né baffi, a mezzo busto e con una chioma fluente. Molti gli studi che vedono in questo quadro il risultato dell’affinamento della tecnica di Leonardo sui chiaroscuri e sullo sfumato. A commissionare il lavoro Giovanni Benci, marito della Ginevra in posa nel ritratto custodito nella National Gallery di Washington - vedi foto 2. 
Da sempre oggetto di interpretazioni è la gestualità del santo, con il dito che punta il cielo e non una croce, come nella iconografia classica. Il Battista sembra spingersi a una promessa, che ha fatto scrivere fiumi d'inchiostro a critici e ricercatori. 

9. Vergine delle rocce, National gallery, Londra (1491-99 e 1506-08)

9. VERGINE DELLE ROCCE, NATIONAL GALLERY, LONDRA (1491-99 e 1506-08)
La seconda versione del dipinto custodito al Louvre di Parigi accentua con energia la presenza della natura. Montagne, caverne, rocce, un cielo intenso mostrano i mutamenti della materia come dello spirito.
La National Gallery ha esposto anche il Salvator mundi (1499), mostrata al pubblico solo nel 2011 dopo il ritrovamento nel 2007. Oggi è stato aquisito da Abu Dhabi - vedi foto 1. Sempre alla National si trova il Cartone di sant'Anna, disegno databile al 1501-1505.