
Grande cosa è certamente alla immensa moltitudine delle stelle fisse che fino a oggi si potevano scorgere con la facoltà naturale, aggiungerne e far manifeste all'occhio umano altre innumeri, prima non mai vedute e che il numero delle antiche e note superano più di dieci volte”. (Galileo Galilei, Sidereus Nuncius – marzo 1610)
Scrutare stelle e pianeti riporta al reale le nostre dimensioni, infinitamente piccole in un universo infinitamente grande.
Per avvicinare per quanto possibile mondi lontanissimi con uno sguardo che sia anche scientifico, i luoghi perfetti sono gli osservatori astronomici, lontani dalle luci cittadine, spesso in montagna, dove l'aria rarefatta apre il sipario allo spettacolo celeste. Scopriamone dieci, dalle vette alpine al cuore degli Appennini.

1. DOLOMITI - OSSERVATORIO DEL COL DRUSCIÈ
Si tratta di un osservatorio ai piedi del massiccio delle Tofane, a Cortina d'Ampezzo. Posto a 1780 m di quota, sotto una cupola di 5 metri, trova posto un
All’interno delle due cupole è in funzione un telescopio Ritchey-Chretien "Officina Stellare" da 16" f/8 per l'osservazione visuale del profondo cielo, dei pianeti e la ripresa di galassie per la ricerca di supernovae, che ha preso il posto del vecchio e glorioso Newton di 50 cm di diametro (in servizio fino al 2015), e uno Schmidt-Cassegrain Celestron da 11”.
La costruzione avvenne nel 1975 con il contributo di un gruppo di astrofili che avevano fondato nel 1972 l’Associazione Astronomica Cortina. La storia però nasconde un aneddoto curioso. Uno dei maggiori sostenitori del progetto fu Helmut Ullrich, il tecnico elettronico austriaco che inventò niente di meno che il Modem.
Alla sua memoria è dedicato il centro che oggi è visitatissimo da ricercatori e appassionati, studenti e curiosi che intuiscono il valore aggiunto di una posizione in altura in un contesto dove le luci e l’inquinamento lasciano spazio alla volta celeste.
Nelle mattine d'estate l'osservatorio astronomico del Col Drusciè è raggiungibile a piedi con una camminata di 20 minuti da Piè Tofana oppure con la cabinovia Tofana - Freccia nel Cielo dal centro di Cortina. Nelle mattine d'inverno l'osservatorio è raggiungibile solo con la cabinovia.
Per conoscere il calendario degli eventi al Col Druscié e ammirare il cielo delle Dolomiti. Vai al sito di riferimento è cittastelle.it.
2. VENETO, ASIAGO E CIMA EKAR
L’Osservatorio astrofisico di Asiago e la Stazione osservativa di Cima Ekar sono i due osservatori in montagna che fanno parte dell’Osservatorio Astronomico di Padova, gestito dall'Istituto Nazionale di Astrofisica.
L'Osservatorio di Asiago è stato progettato dall’architetto Daniele Calabi e fu inaugurato il 27 maggio 1942. Oggi l’osservatorio è la sede della ricerca scientifica del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova e il telescopio “Galileo” prosegue la sua attività di ricerca, grazie ai continui aggiornamenti apportati in questi ultimi anni ai sistemi di controllo e acquisizione immagini.
Ma tantissime sono le occasioni per avvicinare le stazioni grazie a progetti di didattica e divulgazione dell’astronomia. Soprattutto ad Asiago non si contano le iniziative aperte al pubblico, le notti in località Pennar si svolgono in una sala multimediale da cui osservare la volta ripresa con il telescopio Schmidt installato a Cima Ekar, a 1366 metri sull'altopiano dei Sette Comuni.

3. TRENTINO ALTO ADIGE, ROVERETO
Spot buio e perfetto per l'osservazione degli astri. Sul Monte Zugna, a 1620 metri di quota e circa 40 minuti di auto dal centro di Rovereto, in zona non contaminata da inquinamento luminoso, è attivo dal 1997 l'Osservatorio Astronomico. L'Osservatorio dispone di una cupola di quattro metri di diametro nella quale si trovano tre telescopi: il principale, con uno specchio primario di 50 cm di diametro e un rifrattore del diametro di 18 cm adatto in particolare all'osservazione della Luna e dei pianeti. Un altro rifrattore del diametro di 10 cm dotato è invece dotato di un filtro H-alpha usato esclusivamente per l'osservazione del Sole. Inoltre l'Osservatorio è dotato di un telescopio solare (celostata) che permette di osservare il disco e le macchie solari.

4. VALLE D'AOSTA, LIGNAN-NUS
L’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Planetario di Lignan sorgono in un comprensorio di piccole frazioni chiamato Saint-Barthélemy, nel Comune di Nus, a oltre 1.600 metri di altitudine e a circa 16 km a nord dal borgo di Nus. Entrambi sono gestiti dalla Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS. Il centro è attivissimo sia nella ricerca che nella divulgazione, oltre al supporto a tesi di laurea e dottorati di ricerca. Da segnalare le conferenze che permettono di avvicinare le scolaresche a temi specifici di astronomia, astrofisica e astrobiologia, ovvero la disciplina scientifica che studia la possibilità di vita altrove nel cosmo.

5. TOSCANA, FIRENZE - ARCETRI
Si scende di altitudine per planare sui colli fiorentini. Sulla sommità del colle di Arcetri si trova un Osservatorio che ha alle spalle una lunga storia, iniziata nel 1869, durante il periodo di Firenze capitale. L’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, a Firenze, è una delle sedici strutture di ricerca che fanno parte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
L’Osservatorio si trova sulla sommità del colle di Arcetri, dove sono situate altre istituzioni prestigiose quali il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Firenze, l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR, il Galileo Galilei Institute dell’INFN. La collina di Arcetri è stata anche designata sito storico della Società Europea di Fisica grazie al suo considerevole interesse storico-scientifico.
Nato come osservatorio stellare e poi solare, l'Osservatorio di Arcetri oggi promuove una vasta attività di ricerca nel campo dell'astrofisica e delle nuove tecnologie astronomiche. Alla ricerca, si accompagnano l’alta formazione e la diffusione della cultura astronomica.
Oggi l’Osservatorio di Arcetri si occupa dello studio dei raggi cosmici, della fisica solare e della formazione stellare, ma anche di ricerche nell'ambito dell'ottica e della radioastronomia.

6. PISTOIA - MONTAGNA PISTOIESE
Tra l’Abetone, Pistoia e Lucca si trova l'Osservatorio della Montagna Pistoiese. I telescopi si trovano a un’altitudine di 950 metri, in località Pian dei Termini, nel Comune di San Marcello Pistoiese, che ha costruito l'osservatorio insieme alla Provincia di Pistoia, il Comune di Piteglio e la Regione Toscana.
La prima cupola è una costruzione sferica di 5 metri di diametro, ruotante a 360 gradi, ed ospita il vecchio telescopio da 40 cm di diametro, mentre la seconda, di recente costruzione, ospita un nuovo telescopio da 60 centimetri. Un’occasione da segnarsi è l’appuntamento con l’osservazione del sole.
7. ANZI - APPENNINO LUCANO
Tra le vette dell'Appennino Lucano, Anzi è un piccolo borgo a mille metri di quota, circondato dalla bellezza del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Nei pressi della vetta del monte Siri, che sovrasta Anzi, si trova il Planetario-Osservatorio Astronomico, importante centro per la divulgazione astronomica.
L’osservatorio Astronomico possiede un telescopio riflettore tra i più avanzati del sud Italia (di 420mm di diametro di specchio primario e focale F8 di 1,5 metri di montatura equatoriale a forcella modello Ritchey-Chrètien) che è in grado di osservare e scrutare diversi oggetti celesti visibili in notturna da Anzi.
Nella Cupola dal diametro di 12 metri del Planetario, è possibile ammirare circa 4500 Stelle del Cielo Boreale e Australe. Si entra così a diretto contatto con la costellazione di Cassiopea fino alle affascinanti costellazioni dello Zodiaco, insieme alla riproduzione della Galassia, all’esplosione di una Supernova, alla formazione di una Nebulosa e alla nascita delle Stelle.

8. ABRUZZO, GRAN SASSO D'ITALIA - CAMPO IMPERATORE
Campo Imperatore è davvero una meta da non perdere. L’altopiano a 2220 metri è il cuore dell’Appennino aquilano e del massiccio del Gran Sasso d‘Italia.
L'Osservatorio di Campo Imperatore è stato inaugurato nel 1965. Si trova a una quota di 2150 m s.l.m., ed è il più alto osservatorio professionale sul territorio italiano. La scelta del sito in quota risale al secondo dopoguerra, motivata dall’esistenza di infrastrutture (su tutte la funivia del Gran Sasso d’Italia) e dalla necessità di osservare un cielo che fosse il più buio possibile.
Di fatto Campo Imperatore si trova spesso al di sopra dello strato di inversione termica atmosferico, quello dove si formano le nuvole: l’Osservatorio gode così di un cielo completamente sereno, mentre le nubi sottostanti schermano la luce artificiale delle valli limitrofe.

9. SICILIA - PENDICI DELL'ETNA
Se osservare la volta celeste è sempre emozionante, farlo ai piedi di un vulcano in attività accresce il fascino dell’esperienza. Si avvicinano i telescopi, si osserva il cielo a occhio nudo e si può approfittare di spiegazioni e approfondimenti, che spesso entrano nei calendari dell’anno scolastico.
A 1725 metri d’altitudine, nel cuore del parco dell’Etna, si trova la sede Mario Fracastoro dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, anch’esso sotto la gestione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Nell’area di Piano Vetore (contrada Serra la Nave) c’è un gran viavai di ricercatori italiani e stranieri e la sede viene utilizzata anche per la didattica dell'astrofisica sperimentale di livello universitario.
A fianco dell’attività di ricerca non mancano certo le occasioni per essere protagonisti di visite pubbliche illustrate dagli astronomi e se ci fossero particolari eventi astronomici vengono organizzate serate tematiche.

10. SICILIA - PARCO DELLE MADONIE
La Fondazione GAL Hassin è un Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche nel cuore delle Madonie. Sotto i cieli tersi e poco illuminati di Sicilia sta crescendo un progetto davvero meritevole, un centro di ricerca astrofisica dove didattica e la divulgazione si fondono assieme. Uno dei principali obiettivi della fondazione è infatti suscitare nelle nuove generazioni l’interesse verso l’astrofisica e la scienza, insieme alla curiosità verso la conoscenza, fornendo un piccolo ma importante contributo alla costruzione del loro futuro.