Arrivando a Boston in aereo la prima cosa che si nota è il verde dei tantissimi parchi urbani, il blu dell’oceano e del fiume, il rosso dei mattoni delle case. Città giovane e sede universitaria, ma anche città della storia e dei primi rivoluzionari, grande sede museale e incubatore di start up, Boston ha mille sfaccettature che la rendono una delle metropoli più affascinanti e accoglienti degli Stati Uniti.  

Boston e la sua baia. La città è da scoprire a piedi o con i mezzi pubblici – foto Shutterstock

Da scoprire a piedi o con brevi passaggi in metropolitana, la città è composta da molti quartieri diversi ciascuno con una sua ben definita anima. Una prima visita di Boston non può non includere Downtown con i suoi grattacieli e gli edifici storici come l’Old State House e l’Old City Hall. Altro quartiere imprescindibile Beacon Hill, con le sue caratteristiche strade con pavimentazione acciottolata e le case storiche basse e in mattoni rossi che, in questo periodo, diventano scenografie ideali per decorazioni prima per Halloween e poi per Natale. E ancora il North End e Little Italy, tra le zone più antiche della città, location di decine di film storici e non solo.

Il quartiere storico di Beacon Hill con le strade acciottolate e le case di mattoni rossi – foto Shutterstock

Seaport District: tra architettura, design e arte

Eppure oltre a questi grandi classici il bello di Boston è che è in continua evoluzione e molte aree stanno trovando nuova energia e sono pronte a raccontarsi. Probabilmente la più evidente trasformazione di Boston negli ultimi 20 anni riguarda il Seaport District. Ex area portuale, è stata oggetto di una completa riqualificazione con decine di nuovi edifici, bar, ristoranti e showroom di design che hanno aperto le porte intorno al precursore Institute of Contemporary Art, il museo d’arte contemporanea affacciato sul mare che, oltre a numerose mostre temporanee, è anche sede di eventi, concerti, lezioni di yoga open air. E proprio con vista mare è la lunghissima passeggiata panoramica che arriva fino in centro città.

Altro elemento caratteristico del Seaport District sono le installazioni di arte pubblica da cercare lungo il Seaport Boulevard (come quelle super colorate di Okuda San Miguel) e alla Damascus Gate (anche qui i molti colori di Frank Stella).

Il Seaport District è una delle zone più vivaci e nuove della città. L’Institute of Contemporary Art (Ica) ospita mostre, concerti ed eventi pubblici – foto Shutterstock

Chinatown: un viaggio (anche gastronomico) nel viaggio

Altra zona da non perdere soprattutto se si è in cerca di curiosità gastronomiche è Chinatown. Vicina al Theater District, ne segnala l’inizio la Porta di Chinatown. Seppur meno storica di quella di San Francisco, ha mantenuto nel tempo molte delle sue caratteristiche peculiari a partire dagli edifici in mattoni rossi che un tempo ospitavano laboratori di ogni tipo e oggi sono in parte occupati da ristoranti, pasticcerie (ottima la Ho Yuen Bakery dove si trova la caratteristica Moon cake), sale da tè e bubble tea. 

La porta di Chinatown segna l’ingresso al quartiere ideale per cercare ottimo cibo cinese e souvenir – foto Shutterstock

Roxbury: attivismo e storia

Completamente diversa la storia e il contesto che si respira a Roxbury. Tra i primi insediamenti dei padri pellegrini nel 1630, si trasforma in zona industriale nell’Ottocento. Qui sorsero infatti immense acciaierie delle quali si trovano ancora tracce fra edifici dismessi e rotaie sulle quali veniva trasportato il materiale fino al porto.

Con una popolazione in maggior parte afroamericana, Roxbury è stata protagonista di molte storie di attivismo. Lo stesso Martin Luther King Jr. prestò servizio presso la chiesa battista locale nei primi anni pastorali. Ora la chiesa non c’è più ma un murales lo ricorda (431 Melnea Cass Blvd). Visse in zona per un breve periodo anche Malcolm X (72 Dale St). Il centro del quartiere è Nubian Square dove si trova la Nubian Station costruita nel 1901.

Il quartiere di Roxbury sta emergendo come tra i più interessanti e innovativi grazie a una comunità molto orgogliosa - foto Shutterstock

Jamaica Plain: un tuffo nella natura

Chi è in cerca di passeggiate nel verde e momenti di relax all’aria aperta il quartiere giusto è Jamaica Plain. Le sue case eleganti, la vivace scena culturale e un’atmosfera multietnica sono già ottimi motivi per trascorrere qui del tempo magari intorno al Jamaica Pond, laghetto dove in estate trovare refrigerio, o all’Arnold Arboretum, centro di ricerca botanica dell’università di Harvard fondato nel 1872 e molto amato dai locals per passeggiate nella natura, anche esotica grazie alla collezione di piante e alberi di origine asiatica.

Questa enorme area verde è parte del Boston Emerald Necklace, un anello di parchi urbani ideato da Frederick Law Olmsted, noto per aver progettato anche il Central Park di New York la cui fattoria, National Historic Site, si trova nella non lontana zona di Brookline (99 Warren St).

Il Jamaica Pond nel quartiere di Jamaica Plain è ideale per passeggiate sia in estate sia durante il periodo del foliage - foto Shutterstock

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