Un pranzo sostanzioso e saporito con una parmigiana di alici ed un totano alla griglia apre il pomeriggio, che ha come prima meta il Museo Archeologico Regionale Bernabò Brea, un monumento alla cultura millenaria di quest’angolo della Sicilia. Sala dopo sala l'esposizione attraversa la sezione dedicata alla preistoria, ricca di reperti provenienti dagli scavi isolani; il Padiglione Epigrafo, che conserva oggetti funerari; la sezione dedicata agli insediamenti storici delle isole minori.
Da non perdere la
sezione di Archeologia Classica, dove ammirare sarcofagi in terracotta e in pietra lavica, oltre a raccolte di ceramiche di età medievale rinascimentale e reperti rinvenuti sui fondali, tra cui anfore per il trasporto d’alimenti,
vasi e anfore.Rilevante la sezione di vulcanologia, che propone un
percorso conoscitivo delle Eolie e delle loro caratteristiche geologiche, attraverso plastici, carte, fotografie e rocce vulcaniche locali. Cena con una ricca grigliata di pesce, da accompagnare con uno dei vini bianchi di Sicilia, magari un Alcamo. Poi finale delicato con un semifreddo all’arancia, prima di concedersi un po’ di pace davanti al mare.
DOMENICA , IL PASSEGGIO E LA CROCIERA
La mattinata domenicale è dedicata all’escursionismo della zona più meridionale dell’isola. La meta è l’
Osservatorio Vulcanologico, da dove si gode di una vista straordinaria sulla più meridionale delle isole dell’arcipelago, Vulcano.
Lasciato l’abitato di Lipari ci si spinge fino all’
estremo lembo meridionale, anche per apprezzare la ricca fauna locale. Alle falesie abitate dai gabbiani reali succede la chiesetta seicentesca di San Salvatore; poi il Monte Guardia ed i vigneti situati nella depressione craterica d’Urnazzo.
Splendidi i panorami sul mare che accompagnano il percorso che, una volta superata la bella chiesetta di San Bartolo al Monte riporta a Lipari, dove pranziamo con un buon piatto di pesce spada alla messinese, preparato con capperi, olive, cipolle e pomodori.
Pomeriggio in barca per godere, dal mare, della bellezza di Lipari, delle sue spiagge e del suo bellissimo patrimonio naturale. Partiti da Marina Corta si raggiunge il
promontorio di Monte Rosa dietro il quale ecco comparire il borgo di Canneto. Qualche chilometro più a nord c’è la suggestiva
Spiaggia Bianca. Imperdibile un bagno nelle sue acque color smeraldo.
Lo sguardo s’appoggia sui profili di Panarea, nota come l’isola dei vip, e dell’affascinante Stromboli, caratterizzata dal cono vulcanico di quasi mille metri d’altitudine, mentre lentamente si giunge a Punta Castagna. Poco dopo ecco farsi largo
la frazione d’Acquacalda, zona ventosa dell’isola
Mentre si costeggia la sua riva settentrionale, ecco comparire Salina, dove sono state girate alcune scene de “Il Postino”, interpretato da Massimo Troisi, terra ricca d’acqua e zona di produzione dei capperi, esportati in tutto il mondo, e delle uve pregiate per la produzione dell’ottima Malvasia eoliana.
Si torna verso il sud dell’isola costeggiandone il versante occidentale, e quando si giunge nella sua parte più meridionale ecco la scenografica spiaggia di Valle Muria, tra le più belle dell’arcipelago. Poi lo splendido scenario dei faraglioni di Pietra Lunga e Pietra Menalda, il profumo intenso del mare e, sullo sfondo, la sagoma inconfondibile dell’isola di Vulcano. Rieccoci quindi nel pittoresco borgo di Lipari, sovrastato dall’acropoli. La cena ha il sapore dei tagliolini ai frutti di mare e di una frittura mista di pesce. E il weekend sfuma sorseggiando un bicchiere dell’ottima Malvasia locale, mentre scende la sera su Lipari.
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