
(foto www.giardinihanbury.com)
LA STORIA DEI GIARDINI HANBURY
Singolare la storia del parco, acquistato nel 1867 dall'uomo d'affari inglese Thomas Hanbury (1832-1907) con l'obiettivo di ricreare un piccolo universo in miniatura in cui coltivare specie botaniche provenienti da tutto il mondo. Una commistione che sorprende già dopo aver fatto pochi passi dall'ingresso, quando la lettura dei cartellini esplicativi riporta in rapida successione l'Australia, il Messico, il Sudafrica... La riuscita dell'iniziativa si deve al particolare microclima del luogo, protetto dalla montagna e ben esposto ai raggi solari. Oggi poi la cura del patrimonio botanico conservato è affidata all'Università di Genova, che ha compiuto un importante sforzo per restituire al luogo la bellezza originale dopo molteplici danni subiti in periodo bellico.
(foto www.giardinihanbury.com)
Alle suggestioni delle forme fantasiose di tronchi, foglie e petali e delle tante sfumature di verde si aggiungono quelle del panorama. Dal promontorio Mortola, sede dei Giardini, il mare si scorge con colpi d'occhio orlati dalle cime degli alberi: anche in caso di brutto tempo, la vista è da sogno. Numerosi i libri che nel tempo hanno presentato al pubblico un angolo così ricco di fascino: l'ultimo è "Taccuino del cercatore di alberi. Giardini Botanici Hanbury" (di T. Fratus e G. Mariotti, 2011, Edizioni della Meridiana).
(foto www.giardinihanbury.com)
PROFUMI E FRUTTI
Gli intenditori potranno perdersi tra agavi, cactacee, yucca... Un'emozione che colpirà tutti sarà però quella dell'area denominata Giardino dei Profumi, in cui sono raccolte diverse piante odorose, dagli aranci amari alle rose, dal rosmarino ai gerani. Chi ha pazienza, in una visita che in tutto dura circa un'ora e mezza, potrà andare alla ricerca della Quillaja saponaria (detta Legno di Panama), sempreverde del Cile dalla corteccia ricca di saponina utilizzata come detergente per tessili.
In zona sono presenti altri paradisi verdi. Citiamo solo il Giardino esotico del Val Rahmeh, a Mentone (pagina Facebook) e il Jardin Exotique de Monaco (www.jardin-exotique.mc).
IL SITO PREISTORICO DEI BALZI ROSSI
Chi invece volesse concludere il pomeriggio rimanendo in Italia può recarsi a meno di 5 chilometri dai Giardini Hambury per scoprire il sito preistorico dei Balzi Rossi: caverne rossicce quasi a picco sul mare, in cui sono stati ritrovati reperti in pietra dell'era paleolitica, risalente a 2 milioni e mezzo di anni fa. Impossibile non innamorarsi delle "veneri" paleolitiche, statuine femminili piccolissime che catturano per le silhoutte molto rotonde e dimostrano un gusto artistico già squisito. Sculture e oggetti, in aggiunta a resti di sepolture, sono visitabili nelle due sale museali. All'aperto sono visibili le grotte, dalle impareggiabili forme sinuose. Superba, anche qui, la vista sul mare.

INFORMAZIONI
Giardini botanici Hanbury, corso Montecarlo 43, Ventimiglia (IM)
tel. 0184.229507, e-mail: info@cooperativa-omnia.com, www.giardinihanbury.com.
Mezzi pubblici: Linea 1 Ventimiglia - Ponte San Luigi di Riviera Trasporti.
Orari: dal 1° marzo al 15 giugno 9.30 - 17.00, dal 16 giugno al 15 settembre 9.30 - 18.00, dal 16 ottobre al 28 febbraio 9.30 - 16.00 (con chiusura il lunedì dal 9 novembre a fine febbraio).
Ingresso: dal 20 marzo al 30 giugno 9 euro, ridotto soci Touring a 7,5 euro; dal 1° luglio al 19 marzo 7,5 euro, ridotto soci Touring 6 euro.
Museo preistorico dei Balzi Rossi, via Balzi Rossi 9, Ventimiglia (IM)
tel. 0184.38113, e-mail: sar-lig.museobalzirossi@beniculturali.it, sito web Sovrintendenza archeologia della Liguria.
Mezzi pubblici: la fermata più vicina, a 15-20 minuti di camminata, è quella ferroviaria di Mentone Garavan, raggiungibile con la tratta Ventimiglia - Mentone.
Orari: dalle 8.30 alle 19.30, chiuso il lunedì, ingresso 4 euro.
PER I CAMPERISTI