Si entra nel borgo di Barberino Val d’Elsa attraverso le due porte d’accesso, quella Fiorentina e quella Senese, inserite nella cinta muraria che avvolge il centro storico. Barberino è collegata alla storia di Semifonte, antica cittadina che copriva un ruolo economicamente molto importante anche grazie alla sua posizione strategica. Per questo motivo la città era vista da Firenze come una minaccia, tanto che i fiorentini la rasero al suolo dopo un assedio di quattro anni. Leggenda vuole che i resti degli edifici furono utilizzati per fondare un nuovo insediamento: Barberino Val d’Elsa.
Barberino acquistò un grande prestigio commerciale e militare, oltre a diventare punto di riferimento per pellegrini e viandanti. Nelle vie del centro, infatti, è ancora visibile l’Ospedale dei Pellegrini, costruito intorno alla metà del Trecento e che oggi ospita la biblioteca con una struttura moderna al suo interno. Camminando verso Porta Senese si potranno ammirare interessanti palazzi in pietra e proprio alcuni di essi hanno sembianze diverse da quelli nei dintorni: si dice siano stati realizzati con le macerie di Semifonte. Ed è a pochi chilometri dal centro storico di Barberino, a Semifonte, che ci si imbatte nella Cappella di San Michele Arcangelo, realizzata a fine Cinquecento, che riproduce la cupola del Brunelleschi del Duomo di Firenze in scala 1:8.
Semifonte, cappella di San Michele Arcangelo
A Barberino si può ammirare anche la Chiesa di San Bartolomeo, che affaccia su una bella terrazza con vista sulle armoniose colline toscane. Mentre su una collina che fronteggia il paese è situato il borgo di Tignano, formato da un piccolo castello risalente al medioevo. Secondo alcuni studi sembra che ne sia accertata l’esistenza fin dall’anno mille.
San Bartolomeo, Barberino Val d'Elsa
Castello di Tignano
Tavarnelle Val di Pesa vanta all’interno del borgo e appena fuori città numerose chiese e pievi di grande valore artistico. Passeggiando nelle vie del centro si trova la chiesa di Santa Lucia al Borghetto, un antico convento francescano, mentre, appena fuori, si incontrano la chiesa di Santa Maria del Carmine e la Pieve romanica di San Pietro in Bossolo, uno dei più classici esempi di romanico del contado fiorentino.
Da non perdere è la visita a Badia a Passignano, un monumentale monastero dell’XI secolo cui le merlature conferiscono le sembianze di un castello. Al suo interno numerosi affreschi tra i quali l’Ultima Cena del Ghirlandaio.
Badia a Passignano - corte interna
Particolarmente suggestiva anche la romanica Pieve di Sant’Appiano, dedicata al santo a cui tradizionalmente viene attribuita l'evangelizzazione della Valdelsa. Presenta un impianto a tre navate a copertura lignea e mostra il sovrapporsi di molte fasi costruttive nel corso del tempo. Da notare gli antichi pilastri nel prato antistante: sono i resti del battistero dalla pianta centrale, abbattuto nel 1805 in seguito a un terremoto.
Pieve di Sant'Appiano
San Donato in Poggio
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