Cominciamo col mettere gli accenti giusti: si dice Tàmpere, e non Tampére come la pronuncia piana italiana vorrebbe. Nella lingua finlandese l’accento cade sempre sulla prima sillaba, e nel caso di toponimi come Uusikaupunki o Sammallahdenmäki è un bel problema ma per fortuna noi, oggi, andiamo a Tampere. Che da qualche tempo guida la classifica delle città in cui i finlandesi vorrebbero vivere: ben il 38% dei finlandesi vorrebbe trasferirsi a Tampere contro il 33% che preferirebbe la capitale Helsinki.
Già prima di arrivare in città, a bordo di uno dei silenziosissimi treni che in un’ora e mezza la collegano a Helsinki, si coglie un primo segreto del suo fascino: se è vero che tutte le città finlandesi sono immerse nella natura, che occupa il 77% del suolo nazionale, è vero anche che Tampere sorge in un territorio dalla bellezza mozzafiato, al centro di due laghi che le si dispiegano intorno come le ali di una libellula. Il lago a nord si chiama Näsijärvi, quello a sud Pyhäjärvi. Entrambi tappezzati di fittissimi boschi e punteggiati di isolotti e scogli, sono meta di crociere incantevoli in ogni stagione ma soprattutto in autunno quando il foliage è un fuoco d’artificio di colori e sfumature.
Quando la fabbrica diventa un centro culturale
Tra i due laghi, dicevamo, sorge Tampere, che in effetti è nata proprio per sfruttare l’energia idrica generata dal dislivello fra i due bacini: si può dire che il cuore di Tampere è una cascata, e quale altra città può vantarlo? Fondata il primo di ottobre del 1779 dal re svedese Gustavo III in persona, Tampere è stata il cuore della Rivoluzione industriale finlandese. Qualche depliant turistico d’antan usa ancora la definizione di “Manchester del Nord” e basta guardarsi intorno dal ponte della via Hämeenkatu, che dalla stazione ferroviaria conduce al centro cittadino, per avere l’impressione di essere stati catapultati in un set cinematografico di inizio Novecento. A destra e a sinistra del ponte le acque brune del canale Tammerkoski di collegamento tra i due laghi sono incorniciate dai tipici, imponenti fabbricati di mattoni rossi sui quali svettano affusolate ciminiere. Ma l’epopea industriale è finita da tempo e le fabbriche, che per 150 anni hanno lavorato a spron battuto impiegando migliaia di operai e operaie, sono ormai ferme. Oggi la Finlandia è un esempio virtuoso nell’architettura di riutilizzo: capofila di questa tendenza è stata proprio Tampere che già dagli anni Novanta del Novecento ha dovuto gestire un patrimonio architettonico decisamente consistente.
A ridosso della cascata spicca innanzitutto l’ex filatura Finlayson, che comprendeva un villaggio con chiesa, banca, ospedale e scuola e che fu la prima manifattura del Nord Europa a essere dotata di luce elettrica. Quando, trent’anni fa, la produzione venne trasferita è cominciato il ripensamento di questo enorme distretto che oggi accoglie cinema, negozi, bar, ristoranti, centri culturali e musei. Al N. 18A di Satakunnankatu, una visita sul Roof Walk Finlayson Media 54 offre una vera a propria panoramica del complesso, con passeggiata guidata sui tetti dello stabilimento e selfie sotto la scritta azzurra “Finlayson”. Benché oggi la produzione non sia più qui, Finlayson esiste ancora e a Tampere ci sono due colorati negozi nei quali si può toccare con mano l’ottimo cotone dei suoi tessuti per la casa.
Nouvelle cuisine finlandese
Accanto a Finlayson operava anche l’ex cartiera Frenckell, con la sua elegante ciminiera ottagonale: attiva dal 1783 al 1928, oggi Frenckell si è trasformata in teatro e uffici. Sulla sponda opposta del canale Tammerkoski le ex officine Tampella sono state convertite in centro museale sotto il nome di Vapriikki, una storpiatura della parola svedese fabrik, fabbrica. Sono ben cinque i musei ospitati nello stabile rosso mattone, tutti interattivi e godibili anche con i bambini, come sono in genere i musei finlandesi.
L’altro storico nucleo di fabbriche sorge a sud del ponte della Hämeenkatu: qui si fronteggiavano la laneria Kehräsaari, la fabbrica di abbigliamento Verkatehdas e la cartiera Tako, quest’ultima ancora attiva. Oggi si fronteggiano cinema, centri espositivi, ristoranti e negozi. Poi il bacino del canale Tammerkoski guadagna spazio a formare un laghetto su cui si affaccia un molo, tutto circondato da una cortina di stabili rossi che si accendono all’ora del tramonto, vale a dire intorno alle 23 in estate e tra le 15 e le 16 in inverno. L’edificio che torreggia sugli altri e che assomiglia a un periscopio si chiama, in effetti, Periscope ed è il ristorante giusto per testare la nouvelle cuisine finlandese, nata dall’incontro fra i sapori locali, in parte ignoti alle nostre latitudini, e le esperienze formative internazionali dei giovani chef.
50 saune ad attendervi
Dalla parte opposta del bacino rispetto al Periscope c’è la sauna pubblica Kuuma. Si può supporre che, tra le ragioni che inducono oltre due milioni di finlandesi a desiderare di vivere a Tampere, l’alto numero di saune pubbliche cittadine giochi un ruolo non secondario: sono ben 50 e molte offrono l’opportunità di rinfrescarsi in acque naturali. Così è, per esempio, la sauna Kuuma, che dispone di una bellissima terrazza, con tanto di altalena, e di un ottimo ristorante. Oppure, dal molo accanto, si può salpare per l’isolotto verdeggiante di Viikinsaari, nel lago Pyhäjärvi, dove ci si immerge nei vapori di una romantica sauna old style. Non dimenticate di prenotare perché è a numero chiuso.
Altri stabilimenti industriali dismessi costellano la città, tutti puntualmente trasformati. Per esempio gli ex depositi delle locomotive, a ridosso della stazione, sono stati riadattati a hotel. E che hotel: affiancato da un grattacielo moderno, il Solo Sokos Hotel Torni Tampere è il degno coronamento di una vacanza a Tampere. Negli ex depositi trovano posto un bar e i locali della colazione, mentre nel grattacielo ci sono panoramiche camere con vetrate dal pavimento al soffitto e all’ultimo piano il Moro Sky Bar, tra i più alti di tutto il Paese.
INFORMAZIONI
Il sito di Visit Finland, in italiano, propone pagine dedicate a Tampere e ai suoi dintorni; il sito di Visit Tampere propone approfondimenti in lingua inglese.
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