Cafarnao, le rovine della sinagoga - foto Gettyimages
Eppure, ci sono soluzioni per il turista indipendente. Arrivare prima o dopo i torpedoni, innanzitutto. E poi scostarsi. Perché basta davvero fare un metro per ritrovarsi improvvisamente da soli. Ed è un vero miracolo. A Cafarnao, la deliziosa chiesetta ortodossa di fronte alla sinagoga non è prevista, nei tour: ovvero, non c’è nessuno. E il lago è bello e placido, anche se non ci sono più i pescatori che gettano le reti, ma solo flottiglie di agguerriti cormorani. Non parliamo poi di Hamat Tverya, con il suo meraviglioso mosaico dello Zodiaco, e di Korazim e Kursi, antichi centri costruiti in basalto nerissimo sulle rive del lago. Le loro rovine sono il capolavoro della serena solitudine.
La chiesa ortodossa a Tabgha, sul lago di Tiberiade - foto Ente per il turismo di Israele
Specie da Gamla, ovvero il cammello, ovvero quella cresta a forma di gobba che nel 67 fu sottoposta dalle truppe di Vespasiano a un assedio tremendo, sette mesi di lotta narrati da Giuseppe Flavio, migliaia di ebrei massacrati, altre centinaia che si suicidarono buttandosi nella gola. Dal belvedere si vedono la gobba, le rovine, il lago, il canyon che spacca l’altopiano, mentre i grifoni planano senza fatica. Inutile dire che non c’è nessuno, neppure sul facile sentiero che porta alla cascata, tra pietraie e dolmen di 4.000 anni fa.
Gamla, d’altronde, non è un caso isolato. La concentrazione di parchi e riserve tra Alture del Golan e alta Galilea pare esagerata, ma così non è, e si starebbe giorni a scoprire sorgenti e gole nascoste. L’acqua, soprattutto, è protetta in tutte le sue forme: a Yehudiya, vicino a Gamla; più in alto, a Banyas e Tel Dan; e ovviamente a HaYarden, ovvero il Giordano (consigliamo la strada 918, al confine tra Galilea e Golan, dove il fiume sopravvive ancora tra salici e eucalipti).
Ma c’è anche il parco di Nimrod, dove tra le colline ricoperte di querce, in un’atmosfera mediterranea, compaiono le rovine di un castello passato più volte dalle mani dei cristiani a quelle degli infedeli. Altro panorama fantastico dalla cima. Vicino, ci fermiamo a Neve Ativ: un nome che la dice lunga, visto che all’entrata del curatissimo paese, evidente stazione di villeggiatura, saluta un plasticoso pupazzo di neve. Peccato che il pupazzo sia accanto a due olivi e ci siano trenta gradi a dicembre: bisogna proprio crederci, all’inverno.
Il castello crociato di Nimrod - foto Gettyimages
Le gru a Agamon Hula - foto Stefano Brambilla
Tiberiade offre molte possibilità di alloggio (come il lussuoso Scots hotel, www.scotshotels.co.il), anche se consigliamo di cercare la rilassante atmosfera della Galilea fuori dalla città; nei dintorni, per esempio, l’Arbel Guesthouse (www.4shavit.com), dove si cena splendidamente con prodotti locali. In alta Galilea e nel Golan le strutture sono molto numerose ma spesso care, soprattutto in montagna; frequenti le zimmer, eleganti chalet-bungalow di legno dotati di ogni comodità (si veda il sito www.zimmeril.com). Il kibbutz Gadot è un’ottima base per esplorare la zona: sistemazioni in villini stile villaggio vacanze anni Settanta, accoglienti e spaziosi (www.gadot-lodging.co.il). Nelle vicinanze tre buone possibilità per mangiare: la Dubrovin Farm, adiacente alla riserva di Hula, fattoria storica ristrutturata con eccellente menu a prezzo fisso; il semplice ristorante Iskander, con specialità turche, sulla strada 918; il raffinato Shiri Bistro a Rosh Pina. Un altro punto da dove partire per la visita del Golan è il moshav Ramot, con varie possibilità di alloggio, tra cui l’eccellente Bikta Belavan (www.biktabelavan.com).
La ricca gastronomia della Galilea - foto Ente per il turismo di Israele
L’itinerario proposto in queste pagine si sviluppa su 200 chilometri circa; Tiberiade dista circa 140 chilometri dall'aeroporto internazionale di Tel Aviv. Hammat Teverya, Korazim, Kursi, Gamla, Banyas, Tel Dan, Nimrod e Hula sono gestiti dall’Israel Nature and Parks Authority (prezzi e orari sono sul sito www.parks.org.il, che dedica a ciascuno una scheda). Agamon Hula (www.agamon-hula.co.il) è aperto dalle 9 alle 18, venerdì e sabato dalle 6.30. Chi volesse provare il rafting sul Giordano e altre attività deve rivolgersi a Jordan River Rafting (www.rafting.co.il). Per documentarsi sul sentiero del Golan, www.golantrail.com; sul sentiero di Gesù, http://jesustrail.com. I siti archeologici e religiosi di Tabgha e Cafarnao sono generalmente aperti dalle 8 alle 17. Utile infine il sito sul lago di Tiberiade www.ekinneret.co.il.