Consigli di viaggio
Il viaggio perfetto per la famiglia? È quello dove tutti, piccoli e grandi, riescono a vivere contemporaneamente delle esperienze, divertendosi, emozionandosi e imparando. In Puglia è possibile grazie al più grande progetto esperienziale mai realizzato nel tacco d’Italia: quello che ripercorre la Via Traiana.
Seguendo le orme dell’antica strada romana, che univa le città di Benevento e Brindisi, si può far tappa in diverse località della provincia brindisina per percorrerne un tratto lungo poco più di 40 chilometri. Ostuni, Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Fasano e San Vito dei Normanni sono le cittá interessate, insieme al Parco Naturale Regionale Dune Costiere e alla Riserva Naturale di Torre Guaceto. Così, esplorando le bellezze culturali e naturalistiche in maniera del tutto nuova si respirano arte, storia, natura e si vivono i luoghi con fantasia e creatività. Tutto con un ricco cartellone di laboratori didattici innovativi, numerosi eventi e visite che si avvalgono anche di allestimenti e tecnologie multimediali - attività peraltro gratuite fino alla fine di agosto.
Ma andiamo con ordine e ripercorriamo le varie tappe della Via Traiana in Puglia.
1. Parco Archeologico di Egnazia – Fasano
Punto di partenza del vostro viaggio? Il foro, l’area dei templi, il criptoportico, l’anfiteatro, le fornaci, il complesso termale e l’area delle necropoli. Siamo nel Parco di Egnazia, l’antica città rinvenuta nei pressi di Fasano, dove resta visibile un tratto della via Minuccia poi divenuta la via Traiana, costruita fra il 108 ed il 110 d.C. per volontà dell'imperatore Traiano. Qui, non dimenticate di visitare la Tomba delle melegrane, nota per i suoi affreschi a motivi geometrici e vegetali e di assistere alla proiezione del video in 3d della ricostruzione della tomba.
2. Torre Canne – Fasano
Se uno dei vostri sogni nel cassetto è di diventare il guardiano di un faro, proseguite verso la località di Torre Canne. Qui, nell’antico borgo marinaresco si trova la torre d’avvistamento che, dall’altezza di ben 35 metri, domina la costa fasanese. Visitatela. Solo così scoprirete che in una delle sale vi attende la postazione di gioco touch-screen, uno dei tanti tavoli interattivi che ritroverete nei vari luoghi della “Via”, che vi farà tenere sotto controllo il mare e proteggere il territorio da eventuali famosi attacchi: “Mamma li turchi”!
3. Parco delle Dune Costiere - Fiume Morelli
Il mare ve lo ritroverete sempre accanto, durante il cammino. Del resto siete nel bel mezzo del Parco Regionale delle Dune Costiere. Se siete appassionati della natura vi meraviglierete nello scoprire i percorsi sulla sostenibilità ambientale presso l’impianto di acquacoltura di Fiume Morelli, con l’affascinante ciclo produttivo dell’anguilla.
4. Parco delle Dune Costiere – Dolmen di Montalbano
Ovunque gli ulivi maestosi vi abbracceranno fino a farvi giungere al dolmen di Montalbano. Un monumento megalitico, conosciuto anche come "tavola dei paladini", che risale all'Eneolitico (III-II millennio a.C.); si erge nel punto d’incontro dei territori di Ostuni e Fasano, ed è raggiungibile proseguendo dalla Casa del Parco delle Dune Costiere, una volta stazione ferroviaria, lungo la via Traiana in direzione nord. Questa costruzione preistorica è composta da due pietre calcaree portanti, sormontate da una lastra orizzontale. Si pensa fosse utilizzato per il culto dei morti o per riti esoterici diffusi tra le popolazioni mediterranee del tempo.
5. Ostuni
L’appuntamento con la storia millenaria è, invece, ad Ostuni. Qui vi farete ammaliare dal bianco e dal candore della città, “perla” della Valle d’Itria, ma a stupirvi sarà il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale che sorge nell’ex monastero carmelitano di Santa Maria Maddalena dei Pazzi. Ad attendervi è la gestante che ha quasi 28mila anni. Si tratta dello scheletro di una donna all'ottavo mese di gravidanza rinvenuto nella Grotta di Santa Maria d’Agnano a pochi chilometri dal centro di Ostuni nel 1991. La donna, Delia, è diventata il simbolo della tenerezza materna che resta immutata nel corso della storia.
6. Carovigno
Passo dopo passo, città dopo città, museo dopo museo, vi ritroverete al Castello di Carovigno, il maniero con la torre a mandorla che ricorda il timone di una nave. Un luogo incantato in cui storie e leggende prendono vita e dove farete un tuffo nel passato con la magia della narrazione multimediale che raccontale vicende della contessa Elisabetta Dentice di Frasso. Una donna che amava gli animali e le fiabe. La sua storia è d’ispirazione per realizzare un libro.
7. Riserva Marina di Torre Guaceto
Il viaggio non è ancora terminato. Vi attende la Riserva Marina di Torre Guaceto. Lì scoprirete le specie botaniche presenti, farete vostri i segreti di ogni pianta e il loro utilizzo e vi farete ammaliare dallo spettacolo dei suoni, dei colori e dei profumi che la Riserva può donare.
8. Ceglie Messapica
L’appuntamento gourmet non poteva che tenersi nella città capitale della gastronomia pugliese: Ceglie Messapica. Qui non mancano i laboratori gastronomici-teatrali sui sapori e momenti di vita passata come l’avvincente gioco a squadre con una sfida culinaria. Cosa ribolle nel pentolone delle antiche cucine del castello di Ceglie Messapica? C’è un profumo di dolce che inebria tutti i sensi. È il profumo del biscotto cegliese, presidio Slow Food. All’interno di una cucina medievale vivrete un’esperienza culinaria tra antichi sapori, costumi e utensili e un coinvolgente gioco a squadre eleggerà il masterchef cegliese!
9. San Vito dei Normanni
Ma la musica? Per entrare nel mondo del ballo e della pizzica si procede verso San Vito dei Normanni. Nuova scena. Nuovi protagonisti. A “recitare” stavolta sono gli strumenti musicali della pizzica, in un percorso tra teoria e multimedialità, attraverso la visione dei cartoon sui temi della musica nel tempo. L’atmosfera immersiva delle stanze nel “palazzo dei suoni” vi porterà ad esplorare epoche passate per scoprire l’evoluzione del mondo musicale dalla preistoria all’età classica e dal medioevo alla tradizione della taranta.
10. Brindisi
Il viaggio sulla via Traiana si conclude a Brindisi, dove sorgono ancora le colonne che ponevano fine all’antica via Appia (la via Traiana nasce come variante della via Appia). Nel capoluogo di provincia, visite guidate interattive portano alla scoperta dell’architettura militare dei bastioni e delle mura di Brindisi, con laboratori sulle tecniche fotografiche, sull’antica arte statuaria o con la simulazione dell’ormeggio di un’imbarcazione di epoca romana presso il Museo Archeologico Ribezzo. Sempre a Brindisi, all’interno delle sale espositive di Palazzo Granafei - Nervegna, è visitabile la mostra “Brindisi: Porto d’Oriente”, fino al 30 giugno. Fiore all’occhiello la tela raffigurante il porto cittadino alla fine del ‘700, realizzata dal vedutista Hackert, di solito esposta nella Reggia di Caserta, protagonista assoluta dell’esposizione tra arte e multimedialità.
INFORMAZIONI
Il progetto e le attività
Sito web di riferimento per partire alla scoperta della Via Traiana: www.laviatraiana.it.
Sito web di riferimento per partire alla scoperta della Via Traiana: www.laviatraiana.it.
Le attività esperienziali si svolgono nei finesettimana e sono gratuite fino alla fine di agosto. Prenotazione obbligatoria.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea e Regione Puglia, è realizzato da Sistema Museo (sistemamuseo.it), CETMA e Profin Service di Bari.
Dormire
Consigliamo i 7 archi (www.i7archi.com), una guest house per fare un tuffo nella storia, fra le mura bianche di calce, gli squillanti gerani e i mille scorci misteriosi del centro storico di Ostuni. Sette piccole case, tutte diverse tra loro, per forma, costruzione e tipologia, per vivere una notte tra i silenziosi vicoli della città vecchia.
Consigliamo i 7 archi (www.i7archi.com), una guest house per fare un tuffo nella storia, fra le mura bianche di calce, gli squillanti gerani e i mille scorci misteriosi del centro storico di Ostuni. Sette piccole case, tutte diverse tra loro, per forma, costruzione e tipologia, per vivere una notte tra i silenziosi vicoli della città vecchia.
Mangiare
- Per mangiare col sorriso ci si ferma all’Osteria da Giuseppe (www.osteriadagiuseppe.it). Piatti della tradizione cegliese preparati con cura e cucinati al momento nella piccola cucina a vista. Locale intimo e familiare. Ad accogliervi Giuseppe, il titolare che saprà farvi sorridere facendovi gustare i piatti del passato. In tavola i sapori genuini della terra per una "pausa" nel cuore della cittadina di Ceglie Messapica...
- Per un pranzo speciale si fa sosta da Cibus (www.ristorantecibus.it) tra i bianchi e stretti vicoli di Ceglie Messapica, in quello che era un antico convento. Lillino e Angela, insieme ai figli Camillo e Diego, come padroni di casa, vi accoglieranno come nelle migliori famiglie. E vi sentirete subito i protagonisti di un sogno, dove tutti i sensi potranno trovare il giusto “nutrimento”.
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