
La piana di Cassino - foto Lazazzera/Shutterstock
A Cassino la geografia dell’area e la conformazione del territorio, associata a una strategia militare errata e, forse anche svogliata, dovuta a una sostanziale assenza di capacità di manovra (Majdalany, 2003) hanno determinato il prolungamento di un estenuante assedio, e il tutto è visibile attraverso la lettura del paesaggio e dei beni culturali e ambientali presenti nell’area urbana e lungo i percorsi che conducono in primis, all’Abbazia e di là si dipanano tra il verde delle montagne (es. Sentiero storico per Montecassino, percorsi di interesse storico dell’area del monumento naturale di Montecassino tra cui la Cavendish Road).
L'ITINERARIO DELLA MEMORIA
A dominare dall’alto quel che rimaneva di una città rasa al suolo dai bombardamenti, i resti della Rocca Janula, fortificazione frutto del processo di incastellamento che caratterizzò anche la Terra di San Benedetto, visibile da ogni angolo della città.

Cassino e la Rocca Janula/foto Wikipedia Commons
A pochi passi dalla rocca è visibile il Monumento della Pace donato alla città nel 1974 dallo scultore Umberto Mastroianni a monito delle conseguenze causate dal bombardamento il 15 febbraio del 1944: “l'energia drammatica di un’esplosione attraverso un groviglio di elementi tubolari che sfuggono dal nucleo, invadendo lo spazio circostante”. La sistemazione dell’opera sul fianco a sud della Rocca avvenne nel 1987 e una sua riproduzione, in scala minore, è situata nel centro di Cassino, in piazza XV Febbraio.





Monumento che rende omaggio alla Città martire, Cassino - foto Sandra Leonardi
In via San Marco, alle porte della città, sorge l’Historiale, museo realizzato da Carlo Rambaldi nel 2004 in occasione delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Battaglia di Montecassino. Il museo si estende su un’area di 1.200 mq e consta di sei padiglioni e quattordici sale multimediali che coinvolgono il visitatore in un percorso sensoriale fatto di voci registrate del tempo, di filmati storici, di brani musicali, dii testi e immagini d’epoca per descrivere quello che fu combattimento della Linea Gustav, per più di otto mesi, tra l’ottobre 1943 e il maggio 1944.
Cassino si trovava sulla linea Gustav: qui si trovarono militari di diverse nazionalità. Tutti i caduti del secondo conflitto mondiale vengono ricordati in tre sacrari: Cimitero Militare del Commonwealth, Cimitero Militare Germanico, Cimitero Militare Polacco. In quest’ultimo, situato sulla sella nota come la Valle della Morte, riposano le salme di 1.072 soldati caduti in battaglia.
Cimitero militare polacco, Cassino - foto Shutterstock
Cimitero militare del Commonwealth, Cassino - foto Cordeschi/Shutterstock
Dallo scorso anno gli itinerari che si snodano dal centro e salgono su per il Massiccio di Montecassino perdendosi nella natura, hanno il riconoscimento ufficiale di percorsi CAI. Lungo questi sentieri è possibile ricordare i diversi momenti di quei drammatici avvenimenti come, ad esempio, sull’antica strada che porta dalla Masseria dell’Albaneta alla valle del fiume Rapido ove si trova il Monumento del 4° Reggimento Corazzato “Skorpion”.
In un punto visibile sia dal colle dell'abbazia sia dalla valle del Liri è stato eretto il Monumento della 5a Divisione di Fanteria "Kresowa" nel giugno 1944, due settimane dopo la fine dei combattimenti, in memoria dei 503 soldati caduti e dei 1531 feriti della Divisione. Venne consacrato ufficialmente il 18 maggio 1945.
UNA RIFLESSIONE SULL'IDENTITÀ
L'obiettivo di questo itinerario è quello di riflettere sul rapporto dei luoghi in relazione all’identità di ciascuno, un’identità che nasce e si struttura, modificandosi e variando nel tempo, consentendo alle donne e agli uomini che con essa si relazionano di esserne parte attiva: all'identità si conferisce infatti valore e significato/i, in modo individuale e/o comunitario, come forma di socializzazione e/o di appropriazione finalizzata alla coesistenza, oggi anche in relazione al consumo, alla riproduzione e alla fruizione di beni materiali e immateriali (Morri, 2020).
E così i luoghi, i percorsi, i beni puntuali, di questo territorio divengono il supporto pedagogico che facilita largamente la comprensione di un avvenimento attraverso un quadro fornito direttamente. L'immaginazione del visitatore può allora utilizzare questo quadro per essere più vicina alla verità. Si assiste così a un “allestimento del sapere [...] che è destinato a facilitare la sua memorizzazione” (Mosser e Nys,1997, p. 265 e succ.).
Majadalany F., Cassino. Ritratto di una battaglia, Milano, Mondadori, 2003
Morri R., Pratiche di public geography, Bologna, Patron Editore, 2020
Mosser M., Nys P. (a cura di), Jardin, art et lieu de mémoire, Arles, Acte Sud, 1997