Consigli di viaggio
Prendendo spunto dalla guida Touring Meraviglie sotterranee che racconta 200 luoghi straordinari in Italia, sotto i nostri piedi, fra grotte, miniere, gallerie, pozzi e chiese ipogee, vi proponiamo una serie di articoli che vi invita a scoprire, appunto, le meraviglie sotterranee in Italia. Oggi ci occupiamo delle città sotterranee, ovvero di tutto quello che è possibile visitare sotto i nostri piedi, nelle principali città italiane. Un mondo sorprendente e in gran parte sconosciuto.
Ecco la terza e ultima parte del nostro viaggio, quella nelle città del Sud Italia (nella foto sotto, la Piscina Mirabilis di Bacoli, vicino a Napoli).
NAPOLI - Catacombe, piscine e... pizzerie sotterranee
Città misteriosa e un po’ magica, Napoli non si smentisce nemmeno quando rivela i suoi segreti sotterranei. Che sono numerosi e di grande fascino.
Iniziamo dalle catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso, due diversi sistemi ipogei visitabili e di grande bellezza.
Città misteriosa e un po’ magica, Napoli non si smentisce nemmeno quando rivela i suoi segreti sotterranei. Che sono numerosi e di grande fascino.
Iniziamo dalle catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso, due diversi sistemi ipogei visitabili e di grande bellezza.
Le catacombe di San Gennaro, il cui nucleo originario risale al II secolo, sono disposte su due livelli non sovrapposti; l’ingresso è in via Capodimonte accanto alla basilica del Buon Consiglio e il sito è completamente accessibile ai disabili, una rarità per siti analoghi. Sono il luogo di sepoltura dei primi cristiani della città e dei primi vescovi, e lo stesso San Gennaro vi riposava in origine.
Quasi altrettanto importanti sono le catacombe di San Gaudioso, nel rione Sanità (vedi la foto in basso), risalenti al V secolo. I numerosi affreschi all’interno sono stati restaurati e sono oggi visibili in tutto il loro splendore. Uno di questi, "la morte che vince su tutto", ispirò a Totò la sua poesia più celebre, "A livella". L’ingresso è dalla basilica di Santa Maria della Sanità.
La guida Tci “Meraviglie sotterranee” cita fra gli altri luoghi l’orto ipogeo di Napoli Sotterranea, cui si accede da piazza San Gaetano, un intrico di gallerie e ambienti scavati nel tufo in cui non manca nemmeno una pizzeria, ricavata nella camera tufacea di un antico forno romano. Da ammirare sono la galleria Borbone, tunnel costruito nel 1853 sotto il monte Echia da Ferdinando II come via di fuga e oggi visitabile; i sotterranei gotici della certosa di S. Martino (vedi foto sotto), anch’essi accessibili. Da non trascurare anche le stazioni d’arte della metropolitana lungo le linee 1 e 6, gioielli di design e architettura.
Poco fuori città, a Bacoli, si trova un sito che già dal nome dà la misura della sua bellezza: la piscina mirabilis di epoca romana, una cisterna di età augustea scavata nel tufo della collina, con un soffitto alto ben 5 metri e sostenuto da 48 imponenti pilastri. Citata anche nel volume Tci TesoroItalia, è purtroppo accessibile di rado.
TARANTO - Un museo ricchissimo di storia
La Puglia è regione forse più ricca di strutture ipogee artificiali, basti pensare alle numerose chiese rupestri sulle Murge, ma anche ai frantoi ipogei di Gallipoli e di altre località nel Leccese.
La Puglia è regione forse più ricca di strutture ipogee artificiali, basti pensare alle numerose chiese rupestri sulle Murge, ma anche ai frantoi ipogei di Gallipoli e di altre località nel Leccese.
A Taranto invece troviamo due luoghi molto particolari: il primo è una masseria nelle cui viscere si nascondono i resti visitabili di un acquedotto romano, diventato intorno al XII secolo un monastero.
Il secondo, nel borgo antico di Taranto, è il seicentesco palazzo Beaumont Bonelli Bellacicco, su corso Vittorio Emanuele II. Nei suoi sotterranei che si trova il Museo spartano di Taranto, quattro piani che scendono fin sotto il livello del mare.
In esso sono documentate tutte le epoche e i periodi storici a partire dalla fondazione di Taranto, a opera degli spartani. Nelle sue sale sono visibili anche resti fossili e reperti di epoca greca: la peculiarità probabilmente unica di questo luogo è che la stessa sede museale è più antica di molti dei reperti che ospita.
MATERA - La casa nella roccia
È probabilmente la città ipogea più famosa d’Italia. I Sassi di Matera, come vengono comunemente chiamati, sono infatti un sistema di grotte realizzate a uso abitazione fin dai tempi più antichi, e ancora oggi costituiscono il centro storico della cittadina lucana. Sono scavate e modellate nelle pareti della gravina che formano i due rioni di Barisano e Caveoso, mentre tra i due, su uno sperone roccioso, si eleva il rione Civita, il più antico.
È probabilmente la città ipogea più famosa d’Italia. I Sassi di Matera, come vengono comunemente chiamati, sono infatti un sistema di grotte realizzate a uso abitazione fin dai tempi più antichi, e ancora oggi costituiscono il centro storico della cittadina lucana. Sono scavate e modellate nelle pareti della gravina che formano i due rioni di Barisano e Caveoso, mentre tra i due, su uno sperone roccioso, si eleva il rione Civita, il più antico.
Per rendersi conto di come si viveva in queste case è da visitare la casa-grotta al numero 11 di Vicinato di Vico Solitario, nei pressi della chiesa di San Pietro Caveoso; oppure la casa-grotta di Casalnuovo, sempre nel rione Caveoso, formata da quattro ambienti diversi scavati su tre livelli.
A 4 km dalla città, inoltre, la grotta dei Pipistrelli, gestita dalle guide dell’Ente Parco Murgia materana e accessibile ai vsiitaori, conserva importanti reperti del paleolitico.
PALERMO - Canali e catacombe
In arabo si chiamano "qanat" e sono canali sotterranei costruiti per portare l’acqua dal sottosuolo in superficie. I "qanat" più celebri d’Italia si trovano a Palermo, nella zona sotto via Nave e corso Calatafimi: una fitta rete di gallerie che alimentava giardini e fontane. Grazie al Cai sono oggi in parte visitabili.
In arabo si chiamano "qanat" e sono canali sotterranei costruiti per portare l’acqua dal sottosuolo in superficie. I "qanat" più celebri d’Italia si trovano a Palermo, nella zona sotto via Nave e corso Calatafimi: una fitta rete di gallerie che alimentava giardini e fontane. Grazie al Cai sono oggi in parte visitabili.
Nel sottosuolo di Palermo ci sono poi le catacombe: da non perdere quelle dei Cappuccini, sotto la chiesa di S. Maria della Pace, nel quartiere Cuba. Furono realizzate a partire dal 1597 ampliando un sistema di grotte già esistenti dietro l’altare della chiesa. Qui riposa la piccola Rosalia Lombardo, una bImba morta a soli due anni, che per il suo eccezionale stato di conservazione è nota come “la mummia più bella del mondo”.
CATANIA - Le terme romane sotto l'elefante
La lava dell’Etna, nel bene e nel male, ha condizionato la vita di Catania nei secoli. Molti dei suoi palazzi più belli sono costruiti in pietra lavica e sebbene le eruzioni abbiano più volte sconvolto la città e cancellato parte del suo passato, ancora oggi esistono spazi ipogei visitabilI.
La lava dell’Etna, nel bene e nel male, ha condizionato la vita di Catania nei secoli. Molti dei suoi palazzi più belli sono costruiti in pietra lavica e sebbene le eruzioni abbiano più volte sconvolto la città e cancellato parte del suo passato, ancora oggi esistono spazi ipogei visitabilI.
Sotto piazza del Duomo si estendono le Terme Achilliane, risalenti al III secolo. Oggi sono in parte visitabili, l’accesso è dal Museo Diocesano. Nei meandri del complesso termale è possibile scorgere le fondamenta dell’obelisco con l’elefante che è il simbolo della piazza e della città.
SIRACUSA - Le catacombe più vaste del sud Italia
Scoperte solo alla fine del XIX secolo, le catacombe di Siracusa sono le più vaste del Sud Italia e sono seconde per vastità solo a quelle romane. Sono divise in tre gruppi: quelle di San Giovanni, risalenti al III secolo, lungo al via omonima, sono le più famose. Presentano una galleria centrale che fu ricavata da un preesistente acquedotto greco, da cui si sviluppano dieci gallerie minori che portano ad alcune cisterne nelle cui pareti venivano ricavati i loculi.
Scoperte solo alla fine del XIX secolo, le catacombe di Siracusa sono le più vaste del Sud Italia e sono seconde per vastità solo a quelle romane. Sono divise in tre gruppi: quelle di San Giovanni, risalenti al III secolo, lungo al via omonima, sono le più famose. Presentano una galleria centrale che fu ricavata da un preesistente acquedotto greco, da cui si sviluppano dieci gallerie minori che portano ad alcune cisterne nelle cui pareti venivano ricavati i loculi.
Poco più antiche sono quelle di Vigna Cassia (in via Von Platen), che presentano pregevoli tracce di affreschi, e quelle di Santa Lucia, sotto l’omonima chiesa in piazza S. Lucia. Tutti e tre i complessi sono visitabili (Vigna Cassia solo su prenotazione).
Ancora, sotto piazza del Duomo si sviluppa un percorso ipogeo che comprende spazi risalenti al XVII secolo, come la grande cisterna che riforniva Palazzo vescovile, e altri ben più recenti, come i rifugi antiaerei approntati durante la Seconda guerra mondiale.
CAGLIARI - un labirinto difensivo sotterraneo
Sotto il centro urbano di Cagliari c’è di tutto: prigioni, celle, luoghi di culto, tombe. Si contano oltre 700 cavità sotterranee, oggi parzialmente visitabili. Un patrimonio culturale di grande valore, le cui radici si perdono nella notte del tempi.
Sotto il centro urbano di Cagliari c’è di tutto: prigioni, celle, luoghi di culto, tombe. Si contano oltre 700 cavità sotterranee, oggi parzialmente visitabili. Un patrimonio culturale di grande valore, le cui radici si perdono nella notte del tempi.
Sotto i giardini pubblici si trovano i grottini, di epoca medievale, accessibili dalla base del colle di Buon Cammino. In origine furono usati per l’estrazione di pietra da costruzione, poi come rifugio durante l’ultimo conflitto mondiale. Sempre per ragioni militari fu scavata la galleria-rifugio di via Don Bosco, parallela a viale Merello, al di fuori fuori delle mura della città.
Ancora, nel quartiere Rampace sorge sulla piazzetta di S. Restituita l’omonima chiesa costruita nel XVII secolo su una preesistente struttura ipogea. Questo spiega perché la cripta della chiesa è di forma irregolare, allungata, e nelle pareti si aprono vani di varie dimensioni. Vi si possono vedere i resti di alcuni affreschi in stile bizantino risalenti al XIII secolo. Nello stesso quartiere, in via S.Efisio si trova la cripta della chiesa dedicata a Sant’Efisio, molto caro agli isolani, che viene aperta in occasione delle celebrazioni del santo.
GUIDE E ARTICOLI
Per saperne di più, ecco le guide del Touring Club Italiano, a iniziare dal "Meraviglie sotterranee", dedicata al mondo nascosto da scoprire sotto i nostri piedi.
- Guida Tci Meraviglie sotterranee, a cura di Elena Bauer e Giovanni Caprara, 224 pagine; comprala online scontata!
- Guida Verde Tci Umbria, 240 pagine + 96 di informazioni pratiche; comprala online scontata!
- Guida Verde Tci Roma e Città del Vaticano, 288 pagine +120 di informazioni pratiche; comprala online scontata!
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Leggi tutti gli articoli dedicati al mondo sotterraneo:
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