La primavera affascina con la fioritura dei ciliegi, l’estate è un periodo comodo perché coincide con le ferie italiane e l’autunno conquista con i colori dorati del foliage. E l'inverno? Com'è l'inverno a Tokyo? Pochi sanno è che la capitale del Giappone si può apprezzare appieno anche nella stagione fredda.

Grazie al suo clima e alla vicinanza al mare, l’inverno di Tokyo risulta mite e non troppo freddo, con temperature simili a Roma. Ci sono anche altri vantaggi: l’aria, che in questa stagione presenta un grado di umidità inferiore rispetto agli altri periodi dell’anno, è tersa; piove poco e, dalle numerose piattaforme di osservazione poste in cima ai grattacieli, il colpo d’occhio si estende così lontano da poter ammirare limpidamente anche il monte Fuji. La piattaforma di osservazione della torre di trasmissioni TOKYO SKYTREE, per esempio, con i suoi 634 metri di altezza totali, è il punto d’osservazione d’eccellenza per questo genere di spettacolo, ma è anche un punto privilegiato per ammirare i panorami serali con le mille luci della città.

​Vi diamo allora qualche consiglio per apprezzare Tokyo anche d'inverno. Non rimarrete delusi da questa metropoli multiforme, proiettata verso il futuro ma che non dimentica il suo passato, una città all’avanguardia con architetture avveniristiche ma che sa anche affascinare con i suoi parchi e i giardini. Una meta di viaggio da visitare almeno una volta nella vita!

Tokyo. Panorama della città con il Monte Fuji sullo sfondo, visibile dalla piattaforma di osservazione della torre di trasmissioni TOKYO SKYTREE nelle limpide giornate invernali © TOKYO-SKYTREE ​
Tokyo. Veduta aerea della città  © TOKYO-SKYTREE

PASSEGGIARE PER I QUARTIERI
Passeggiare per i quartieri di Tokyo, uno diverso dall’altro, respirando il suo stile di vita è un’esperienza in sé. I quartieri sono talmente numerosi e diversi tra loro, in una metropoli così grande, da rappresentare vere e proprie città nella città. Harajuku con il santuario Meiji e la moda giovanile, Shinjuku con i grandi magazzini e i negozi, Ueno e Asakusa con i templi e le attrazioni culturali, Ginza con i suoi marchi del lusso, Roppongi con i suoi grattacieli e il museo d'arte contemporanea Mori... ma sono soltanto alcuni esempi, si può girare giorni e giorni per la città scoprendo sempre atmosfere differenti.. Da non perdere una puntata a Shibuya, con il suo iconico incrocio e la statua del celeberrimo cane Hachiko. Ryogoku, invece, è il punto di riferimento per l’artigianato tradizionale e per il sumo. Qui si trova lo stadio di questo sport nazionale, il Ryogoku Kokugikan, dove assistere a un incontro di sumo: gennaio è uno dei tre periodi dell'anno in cui si svolgono i tornei a Tokyo. 

Tokyo. Disegno raffigurante l’iconico incrocio di Shibuya, quartiere famoso per la sua vivacità © TCVB ​
Tokyo. Una coppia di simpatici cani Akita in versione peluche, la razza del celeberrimo Hachiko, presso il negozio Hachifull all’interno del nuovo edificio landmark Shibuya Scramble Square © TCVB 

ESPLORARE I MERCATINI

Una visita in città deve necessariamente includere un salto ai numerosi mercatini della città. Esistono interi quartieri dedicati al vintage, come Shimokitazawa, o ai libri usati, come Jimbocho, ma alcuni tra i mercatini più speciali sono temporanei. In inverno non bisogna farsi scappare quelli dedicati ai daruma, rotonde bamboline - in genere rosse - che raffigurano il fondatore del buddhismo Zen e alle quali si chiede di esaudire il proprio desiderio. A gennaio in città ce ne sono tre: il Daruma-Ichi al Takahata Fudoson Kongoji Temple che attira oltre 150 venditori dalla regione circostante e 50 mila visitatori, lo Ome Daruma Market ad Okutama dall’antica tradizione risalente intorno al 16° secolo e il Katsuryoku Daruma Market con bamboline di colori diversi dalla tradizione.

Tokyo. Il quartiere vintage di Shimokitazawa, famoso per i negozi di vestiti usati, dischi vintage e ristoranti di curry © TCVB
Tokyo. Una bambola daruma, un portafortuna a cui affidare i propri desideri, presso uno dei mercatini Daruma Ichi di Tokyo © TCVB

SCOPRIRE I LABORATORI

Una giornata in città non può dirsi completa senza includere una o più esperienze culturali. Oltre alle arti maggiori, ben rappresentate da musei e teatri, anche le arti minori, come l’artigianato e la ceramica sono ben rappresentate e offrono spesso imprevisti capolavori. Tra queste, l’arte del kintsugi – “riparare con l’oro” -  è un’arte che trasmette la cura dei dettagli tipica della cultura giapponese: nulla viene buttato o sprecato,  anche la più modesta ciotola rotta può esser riparata ed elevata a più alto rango grazie a questi eleganti ricami dorati. Come spiega il maestro Taku Nakano della bottega TNCA☆ di Omotesando: “lo spirito del kintsugi è accettare le difficoltà e gli ostacoli diventando più forti e più belli di prima”. Un’arte che rappresenta a pieno lo spirito di resilienza di un paese afflitto spesso da disastri naturali.

Tokyo. Vasellame che presenta le venature dorate delle riparazioni con polvere d’oro tipiche della tecnica kintsugi, Taku Nakano CeramicArts★ Minamiaoyama Studio © TCVB

GUSTARE I PIATTI LOCALI

Una giornata di avventure metropolitane non può che concludersi con gustoso pasto per riprendere le forze. Molti visitatori occidentali pensano che in Giappone ci si nutra soltanto a sushi e sashimi: invece la gastronomia locale, inclusa quella di Tokyo, è molto vasta e include tanti piatti stagionali. In inverno sono particolarmente diffusi i brodi e gli stufati, a partire dal celebre ramen fino al genere nabemono, gli stufati in pentola, che includono la chanko-nabe – il pasto dei lottatori di sumo – e il delizioso sukiyaki, con verdure miste e manzo. Ma le specialità sono davvero tantissime, spesso proposte in piccoli ristorantini "tematici" che cucinano pochissimi piatti: scoprirne uno a sera è il modo migliore per gustare tanti piatti e farsi sorprendere in ogni momento. 

Tokyo. Una gustosa ciotola di ramen in brodo guarnito da germogli di bambù e una fetta di maiale arrosto © TCVB
Tokyo. Lo stufato sukiyaki, un tipico piatto della cucina nabe-ryori, con sottili fettine di manzo, cubetti di tofu arrostito, funghi shiitake e un misto di verdure © TCVB

VISITARE UN SENTO
A fine giornata, una visita a un sento, i bagni pubblici tradizionali che a volte hanno vasche all’aria aperta, è un’autentica e rilassante esperienza da local, che si sposa con l’aria invernale. È uno dei modi migliori per entrare in contatto con i giapponesi, che frequentano con piacere - sebbene un po' meno frequentemente che in passato - questi storici luoghi di relax, silenzio e tranquillità. Peraltro per godersi un bagno bastano pochi yen, un asciugamano e, per sentirsi a proprio agio, alcune regole da seguire: sul sito dell'ente del turismo di Tokyo sono riportate tutte le indicazioni, ma non c'è dubbio che qualche sorridente locale si metterà a vostra disposizione nel momento che vi vedrà entrare. Pronti a partire per Tokyo, nei prossimi mesi?

Tokyo. Il sento Daikoku-yu Oshiage Onsen, caratteristico per il murales nella zona vasche raffigurante il Monte Fuji. A soli 10 minuti da Tokyo Skytree © TCVB

INFORMAZIONI

- Per scoprire di più in merito alle novità a Tokyo il punto di partenza sono i siti web www.gotokyo.org/it e tokyotokyo.jp e l’account Instagram @tokyoktokyooldmeetsnew

- Il podcast "Tokyo, insolita tutto l’anno" è disponile su Loquis e sulle migliori piattaforme audio. Ascoltalo per conoscere di più sulle esperienze insolite da fare in città!