Lo sappiamo, la parola "sostenibilità" è ormai sulla bocca di tutti. Anche le mete turistiche - città, paesi, intere regioni - si pubblicizzano come "sostenibili", a volte a ragione a volte a torto, specialmente quando una passeggiata nel verde o la visita di un parco urbano sono proposte come attività che bastano a rendere sostenibile tutta la destinazione. Ecco, in questo senso gli sforzi e gli obiettivi del Principato di Monaco vanno in tutt'altra direzione. Perché quelle effettuate dal piccolo Stato affacciato sul Mediterraneo non sono soltanto azioni di greenwashing, ma politiche serie e ambiziose che mirano a una "vera" sostenibilità ambientale nel futuro più prossimo. 

Tra gli obiettivi più importanti, primo fra tutti quello di ridurre rispetto ai valori registrati nel 1990 i gas serra del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050 (l'ordinanza in merito è stata pubblicata il primo gennaio 2021). Traguardi ambiziosi, voluti fortemente dal Principe Alberto II, che spingono Monaco a impegnarsi coinvolgendo nel suo progetto green cittadini e turisti, chiamati anch’essi alla sfida della salvaguardia ambientale attraverso piccole e grandi azioni che marcano differenze sostanziali nella gestione del territorio. Ma vediamo tema per tema che cosa si sta facendo a Monaco per raggiungere gli obiettivi di Agenda 2030.


Giardino giapponese - foto Visit Monaco/B. Vergely

MOBILITÀ: DALLE BICI AL BATTELLO, TUTTO È ELETTRICO

È vero, il Principato è davvero piccolo: la sua superficie è di soli 2 kmq. Ciò non toglie che non si possa sempre percorrerlo tutto a piedi, anzi. A questo proposito, per abitanti e visitatori sono a disposizione numerosi mezzi elettrici, che contribuiscono in forte misura a diminuire l'impatto ambientale dei gas di scarico: ecco perché a tutti è consigliato di lasciare la propria auto nel garage dell'hotel o della propria sistemazione e di muoversi con i mezzi locali. O ancora meglio, di salvaguardare l'ambiente giungendo a Monaco direttamente in treno o con altri mezzi più sostenibili.

Per chi preferisce l'auto, ecco il car sharing Mobee, 100% elettrico; per una tratta in autobus, sono elettrici i mezzi de La Compagnie des Autobus de Monaco (CAM), simbolo del trasporto ecologico in città; per chi ama le due ruote, sono ben 350 biciclette brandizzate Monabike (servizio di bike sharing con 49 stazioni). C'è anche un battello alimentato con l’energia solare, il "bateau bus" che attraversa il porto, collegando il quartiere del porto e il Casinò, ed è accessibile con le tariffe in vigore sulla rete urbana di autobus del Principato. Insomma, una proposta al cento per cento ecologica.


Bateau-bus - foto Visit Monaco/B. Vergely


Monabike - foto Visit Monaco/B. Vergely

ENERGIA, POMPE DI CALORE ECOFRIENDLY
Monaco è stata una delle prime nazioni pioniere nell'uso delle pompe idriche che sfruttano l'acqua marina: benché la soluzione esistesse già dal 1963 presso lo Stade Nautique, nel 1975 anche l'Hotel Fairmont Monte-Carlo disponeva di un sistema che prelevava l'acqua dal Mediterraneo. Oggi, altri esempi di edifici riscaldati o raffreddati con pompe di calore che utilizzano questo sistema ecofriendly sono il Grimaldi Forum, il Museo Oceanografico, l'Auditorium Rainier III e gli stabilimenti della SBM. Inoltre, oltre 2000 metri quadrati di pannelli solari sono stati installati sui tetti del Principato. 

GIARDINI, ALBERI MONUMENTALI E AREE VERDI
Anche se a volte guardando le immagini non si direbbe, il 20% del territorio monegasco è coperto da aree verdi popolate da un numero elevato di specie vegetali. Ben 939 gli alberi monumentali registrati; una brochure e un sentiero, l'Heritage Tree Trail, sono stati a loro dedicati dal Governo e dalla Fondazione Principe Alberto II. Un impegno che ha portato la Direzione dell’Urbanistica a redigere il «Codice dell’albero»: un documento per riconoscere e proteggere le specie cittadine, protagoniste a Montecarlo grazie alla loro capacità di migliorare e filtrare la qualità dell’aria del Principato.  

Tra le aree verdi più belle, i Jardins Saint Martin, situati tra la Cattedrale e il Museo Oceanografico. Nel 2019 un sentiero dedicato alla biodiversità introduce i visitatori a conoscere le specie meno conosciute del giardino e altre peculiarità, come "l'hotel degli insetti". Alla base delle falesie, spesso si possono osservare i cormorani dal ciuffo, mentre i falchi pellegrini nidificano sulle pareti rocciose. Ma sono molti i giardini degni di nota, tra cui il Parco paesaggistico di Fontvieille, il Giardino Giapponese e il Giardino delle Rose dedicato alla Principessa Grace.


Jardin St Martin - foto Visit Monaco/B. Vergely

UN MARE PREZIOSO, TRA BALENE E CORALLI
La tutela dell’ambiente si estende naturalmente anche agli ambienti marini del Principato. Spicca su tutti il santuario marino «Pelagos», un’area per la protezione dei mammiferi del Mar Mediterraneo, divisa anche tra Italia e Francia (nella quale si possono fare escursioni di whalewatching); ma nelle acque di Monaco sono state create anche tre riserve marine: la prima a Larvotto, nata negli anni ’70, copre una superficie di 50 ettari e comprende una prateria di posidonia, pinne comuni e cernie brune (è particolarmente indicata per una nuotata); la seconda, detta delle Spélugues, realizzata nel 1986 sul fondale coralligeno, ospita il bellissimo corallo rosso; la terza area protetta include una riserva marina educativa per diffondere una maggiore consapevolezza sulla protezione del mare.

È stata l'Associazione Monegasca per la Protezione della Natura a essere motore propulsore per l'istituzione di queste ultime due riserve. In particolare, la figura di Eugène Debernardi, che ha dedicato al mare tutta la sua vita, è stata fondamentale per comprendere l'importanza di questi ambienti: Debernardi, in occasione della creazione della riserva delle Spélugues, aveva anche intrapreso delle esperienze di corallicoltura in situ, con la costruzione di grotte artificiali ideali per lo sviluppo del corallo rosso. Una vera esperienza ante-tempore, che oggi è praticata sui fondali di tutto il mondo. 

Non dimentichiamo il Museo Oceanografico di Monaco, che fin dal 1910 è impegnato nella salvaguardia dell'ambiente marino: ne parliamo diffusamente in quest'articolo.


Whalewatching nel Santuario dei cetacei - foto SWWM

ANCHE HOTEL E RISTORANTI FANNO LA LORO PARTE
Anche hotel e ristoranti di Monaco sono da tempo sostenitori di politiche green. Per quanto riguarda le strutture alberghiere, per esempio, ben 97% degli hotel del Principato hanno firmato il Patto nazionale per la Transizione energetica (2418 camere) e l'88% è addirittura certificato con un marchio ambientale riconosciuto a livello mondiale (Green Globe, Green Key, Planet 21).

Il macro-obiettivo di essere una destinazione sempre più sostenibile passa anche attraverso una maggiore responsabilità alimentare, un approccio che ha fatto guadagnare a molti ristoranti monegaschi il marchio "Restaurant Engagé". Il riconoscimento è attribuito alle strutture ristorative che si dedicano quotidianamente a ridurre e differenziare i rifiuti, a combattere gli sprechi alimentari, a sostenere le iniziative locali, a diminuire i consumi energetici e idrici e a sensibilizzare i clienti sulle tematiche ecologiche. Un esempio è il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort che dispone di un orto di 400 m² in cui crescono frutta e verdura biologiche, ingredienti primari della sua proposta culinaria.

Proprio l'orto del Monte-Carlo Bay Hotel & Resort fa parte del progetto TERRAE (in precedenza era noto come Terre de Monaco), che dal 2016 al 2022 ha provveduto a produrre in una grande fattoria diffusa, estesa su balconi, terrazze, giardini per tutto il Principato (oltre 1600 mq) ben 8234 kg di frutta e verdura, 75 kg di miele, 9236 uova grazie a una trentina di galline. Non male per una destinazione che storicamente è vista soltanto come urbana; e un esempio di come, anche in città, si possano produrre e commercializzare alimenti locali, che non richiedono sprechi energetici, magazzini o trasporti. 


Progetto Terrae - foto Terrae


Progetto Terrae - Monte-Carlo Bay - foto Terrae

E voi, viaggiatori, cosa potete fare quando andate a Monaco, oltre a muovervi con mezzi ecologici, scegliere ristoranti e hotel sostenibili, visitare riserve e aree verdi? L’Ente del turismo ha messo a punto sia un percorso per il viaggiatore responsabile sia una pagina per calcolare in modo responsabile l'impronta ecologica e ridurre il possibile impatto determinato dal vostro soggiorno. Pronti a partire?

INFORMAZIONI
- Tutte le informazioni presso l'Ufficio del Turismo di Visit Monaco, +37792166116; visitmonaco@gouv.mcwww.visitmonaco.com (in italiano); pagina Facebook (in italiano) e Instagram.