1. Cascate di Lillaz, Valle di Cogne - foto Archivio Regione Autonoma VDA

Dove andare e cosa fare in montagna, quando a giugno si potrà di nuovo muoversi in tutta Italia? In questa gallery abbiamo riunito dieci splendide proposte sportive in Valle d'Aosta, scoprendo luoghi meno conosciuti e proprio per questi adattissimi a weekend e vacanze in tutta tranquillità. Tutti i dettagli e le informazioni sono sul completissimo sito della Regione: www.lovevda.it. 

1. A PIEDI E IN BICI ALLE CASCATE DI LILLAZ, NELLA VALLE DI COGNE

Un itinerario molto suggestivo è quello che dall'altopiano di Sylvenoire porta alle cascate di Lillaz, nella valle di Cogne. Le cascate sono attrazioni popolari, ma in primavera c'è ancora poca gente: formate dal torrente Urtier, sono caratterizzate da profondi solchi e altissimi salti da cui l'acqua cade impetuosa. La più spettacolare è la terza, quella situata più in alto, scenografica sia per il tumultuoso flusso dell'acqua sia per le stratificazioni rocciose al suo fianco. 
L'escursione, di breve durata, è fattibile sia a piedi sia in mountain bike; l'itinerario prevede una salita su sentiero, a tratti scivoloso, con partenza dalla frazione di Lillaz (si lascia l'auto poco prima del ponte che consente di raggiungere la parte antica del borgo), mentre la discesa è possibile su strada asfaltata chiusa al traffico, che passa attraverso la frazione di Gollie. 
Sfogliate la gallery per conoscere le altre mete!

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2. Rafting sulla Dora Baltea - foto Archivio Regione Autonoma VDA

2. RAFTING SULLA DORA BALTEA
Un fiume così bello e spumeggiante come la Dora Baltea non poteva attirare anche gli appassionati di rafting – qualcuno sostiene addirittura che sia il fiume più importante d’Europa per questo sport! Oggi sono molte le possibilità dei tour operator, che offrono discese in tutta sicurezza lungo tutto il corso del fiume, da Pré-Saint-Didier fino al confine con il Piemonte. 
 
Tra i tratti più divertenti e facili, adatti anche ai bambini, quello tra i Comuni di Morgex e La Salle. Molto scenografica anche la discesa presso il Forte di Bard, con il possente maniero che guarda dall'alto gli intrepidi navigatori (partenza da Arnad). In ogni caso, gli operatori offrono sia itinerari per le famiglie sia per i più esperti, che hanno già provato l'emozione delle discese e sanno destreggiarsi tra le rapide. 

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3. Saint-Barthélemy, mountain bike e cieli stellati - foto Archivio Regione Autonoma VDA

 

3. SAINT-BARTHELEMY, MOUNTAIN BIKE E CIELI STELLATI 
Anche chi è appassionato di mountain bike trova pane per i suoi denti in Valle d'Aosta, grazie alle centinaia di chilometri di sentieri boschivi, strade poderali, mulattiere. Uno splendido itinerario per i neofiti, adatto anche alle famiglie con i bambini, è quello che si sviluppa nella valle di Saint-Barthélemy, raggiungibile in pochi chilometri da Nus. Si lascia l'auto nel parcheggio dell'area picnic presso la località Porliod e ci si mette a pedalare lungo quelle che d'inverno si trasformano in piste da sci di fondo (dove si allena il campione del mondo di sci nordico Federico Pellegrino). I panorami sono meravigliosi, ci si può fermare in qualsiasi punto per una foto tra i prati, i bambini possono pedalare in tutta sicurezza. Per chi se la sentisse, il percorso completo (ad anello) è di 34 km; tutte le informazioni sono sul sito lovevda. 
 
La valle di Saint Barthélemy è nota anche per l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta (OAVdA) e per il Planetario di Lignan, entrambi situati a Lignan, frazione montana a oltre 1.600 metri di quota. Aperto dal 2003, l'Osservatorio vanta moltissimi strumenti con cui osservare il cielo: un'occasione rara e bellissima per dedicarsi alla contemplazione della volta stellata in un luogo totalmente privo di inquinamento luminoso. Durante tutta l'estate vengono solitamente organizzate visite guidate e notti di osservazioni. 

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4. Tra i laghi del Mont Mars - foto Archivio Regione Autonoma VDA

4. TRA I LAGHI DEL MONT MARS

In pochi la conoscono. Eppure la Riserva naturale del Mont Mars è la più grande tra quelle istituite in Valle d’Aosta: dal 1993 tutela un ambiente spettacolare alla testata del vallone del torrente Pacoulla, con un’altitudine che va dai 1675 metri dalla frazione Pillaz ai 2600 della cima del Monte Mars. Ricchi e variegati gli ambienti: boschi, pascoli, praterie, laghetti d'alta quota, dove vi troverete il più delle volte da soli o con pochissimi altri turisti. 
 
Il punto di partenza è il centro visitatori a Fontainemore, nella valle che porta a Gressoney, dove sono allestite due mostre permanenti sulla fauna della riserva e sull'antica processione che da secoli si svolge tra la località e il Santuario di Oropa, dall'altra parte del crinale. Poi il consiglio è quello di mettersi in cammino verso il Colle della Barma (2261 m), il Colle della Gragliasca (2210 m) o il Rifugio Coda. In particolare, la passeggiata verso il Colle della Barma passa da splendidi laghi: prima il lago del Vargno, poi il Lè Lounc (detto anche Lei Long) e il Lé di Barma (detto anche Lago della Balma). 

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5. In parapendio e aliante in Valle D'Aosta - foto Archivio Regione Autonoma VDA

5. IN PARAPENDIO E ALIANTE PER VEDERE LE MONTAGNE DA VICINO
Certo, ci vuole una buona dose di coraggio. Ma chi l'ha provato assicura che l'emozione è unica e straordinaria: sentirsi cullare dal vento, inebriarsi della vista delle cime, avere la sensazione di essere liberi. Stiamo parlando dei voli in parapendio e in aliante: un'altra opportunità che la Valle d'Aosta offre attraverso la passione e l'esperienza di molte scuole certificate.
 
In particolare, è possibile volare in tandem (ovvero in un parapendio doppio, insieme all'istruttore) al cospetto del Monte Bianco partendo dalla Funivia Skyway; oppure partendo dalle località di Chamois, La Magdeleine, Pila e ammirando il Cervino e la grande valle della Dora Baltea dall'alto. Per l'aliante, detto anche volo a vela, il punto di partenza è l'Aero Club Valle d'Aosta. Quando le condizioni sono ideali e si può volare in totale silenzio vicino ai ghiacciai... beh, sono esperienze memorabili. 

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6. In bici tra oasi e castelli della bassa Valle d'Aosta - foto Archivio Regione Autonoma VDA

6. IN BICI TRA OASI E CASTELLI DELLA BASSA VALLE
 
E per chi avesse voglia di una pedalata con tutta la famiglia? La proposta è quella di percorrere un tratto del Cammino Balteo, un itinerario ad anello di quasi 350 km che si sviluppa principalmente nel fondovalle e sui versanti di media quota. In particolare, la tappa numero 19, che porta da Aosta fino al magnifico Castello di Fénis, indiscussa icona del Medioevo valdostano. È un percorso facile, adatto a tutti, che si snoda nella “Plaine” - ovvero la pianura – dell'envers – ovvero il versante sud della valle. 
 
A Brissogne, tra l'altro, si passa per la riserva naturale Les Iles, il più importante sito della regione per gli uccelli migratori, che qui si fermano per alimentarsi. In primavera e in autunno, dunque, portatevi un binocolo: potreste osservare varie specie di aironi e di anatre. E come meta finale, niente di meglio del maestoso castello di Fénis, la prestigiosa sede di rappresentanza della famiglia Challant, magnifico all'esterno ma anche all'interno, con un bellissimo cortile affrescato. 

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7. Canyoning nella Valle di Gressoney e nel parco del Mont Avic - foto Archivio Regione Autonoma VDA

 

7. CANYONING NELLA VALLE DI GRESSONEY E NEL PARCO DEL MONTE AVIC
Il canyoning è uno sport adrenalinico in parte acquatico, in parte alpinistico, che consiste nel seguire in discesa il percorso di piccoli torrenti di montagna e va praticato con l'assistenza di una guida alpina. Nessuna paura, però: anche chi non ha mai arrampicato può affrontarlo in tutta sicurezza (e con grande divertimento). Basta essere in forma, saper nuotare e non avere paura dell'altezza.
 
Tra i percorsi più belli della Valle d'Aosta c'è quello lungo il torrente Pacoulla nella Valle del Lys (Gressoney), consigliato soprattutto a giugno e luglio: la forra, che scende tra alte pareti selvagge, regala un susseguirsi ininterrotto di calate in belle e profonde vasche. E famoso tra gli appassionati è il suo “toboggan”, ovvero lo scivolo di roccia al termine del quale ci si tuffa in una piscina cristallina! Da consigliare anche il canyoning lungo il torrente Chalamy a Champdepraz, nel parco del Mont Avic, ricco di cascatelle, pareti di roccia liscissime e limpide pozze anche profonde.

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8. Sentieri, rus e strade militari nella Valle del Gran San Bernardo - foto Archivio Regione Autonoma VDA

8. SENTIERI, RUS E STRADE MILITARI NELLA VALLE DEL GRAN SAN BERNARDO

Percorrere i “ru”, gli antichi canali irrigui valdostani, vuole dire passeggiare a mezza costa sull'adret, il versante soleggiato della regione. E nello stesso tempo viaggiare attraverso storia, miti e leggende. Un itinerario mediamente difficile, adatto ai camminatori ma soprattutto ai biker, è quello che parte da Plan d’Avie, presso l'abitato di Arpuilles: si lascia la macchina presso la colonia abbandonata della Città di Collegno e si procede per lo più su strada poderale, anche se non mancano divertenti tratti in single track e più rilassanti passaggi su asfalto.
 
Due le deviazioni particolarmente consigliate, adatte anche a chi non vuole camminare o pedalare. La prima porta alla suggestiva Alpe Arolla, da dove si può godere un meravigliosa vista sul Grand Combin e sulla Valpelline; la seconda all’Alpe Chaligne, dove il rifugio Chaligne – una tipica e bellissima baita di montagna in pietra e legno, alimentata da pannelli solari – offre possibilità di sostare, rifocillarsi ed eventualmente dormire.

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9. Val d'Ayas, trekking ai laghi di Frudière - foto Archivio Regione Autonoma VDA

9. VAL D'AYAS, TREKKING AI LAGHI DI FRUDIÈRE

I tre laghi di Frudière si trovano in un contesto naturale meraviglioso, a oltre duemila metri di quota nella bassa val d'Ayas. Siamo al termine del vallone di Graines, all'ombra delle strapiombanti pareti del Mont Nery (3075 metri): un paesaggio ancora integro e particolarmente selvaggio. Il nome dei laghi, secondo gli storici locali, deriverebbe da Frutiers, ovvero i fabbricatori di fontina: in patois (il dialetto locale valdostano) la fredeira è proprio il locale sottoterra dove vengono conservati i formaggi. 
 
I laghi sono facilmente raggiungibili dai 1375 metri del villaggio di Graines, nel comune di Brusson, dove si possono ammirare le rovine di un castello risalente all'XI secolo. Un castello di cui si narrano molte leggende: per esempio quella delle dispotiche castellane che vi abitavano, che infastidite dal riverbero solare sulla neve della Becca Torché obbligavano la gente del contado a ricoprire di terra i pendii innevati della montagna. Niente abbronzatura, ai tempi: meglio un etereo pallore.

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10. Arrampicata ad Arnad - foto Archivio Regione Autonoma VDA

10. ARRAMPICATA AD ARNAD

Lo chiamano semplicemente il “Paretone”. È il panettone di roccia nei pressi di Arnad, formato da placche di roccia compatta con fessure, buchi e tetti. Un paradiso per gli arrampicatori, che vi giungono numerosi sia per imparare i rudimenti dello sport sia per mettersi alla prova su vie più complicate: ce n'è un po' per tutti, ovviamente se siete dei neofiti il consiglio è quello di affidarsi alle mani esperte di una guida alpina. Alcune vie impegnano le cordate per una mezza giornata e più. Nella discesa, che generalmente avviene a piedi, si può ammirare il santuario della Madonna delle Nevi di Machaby.
 
Per chi volesse avvicinarsi all'arrampicata ovviamente la Valle d'Aosta offre molte possibilità: citiamo soltanto la falesia del Mont Chaillon a Pontey, una palestra ben attrezzata con vie di varie difficoltà (medio/facili), facilmente fruibile, ideale per avvicinarsi in sicurezza alla roccia. Se  invece si desidera effettuare un'arrampicata più alpinistica consigliamo le svariate vie che si trovano nei pressi del rifugio Crête Sèche a Bionaz in Valpelline; in questo contesto si può godere di panorami mozzafiato dalla Luseney alla Becca di Nona che dominano Bionaz alla maestosa Grivola fino al Ruitor (salendo al rifugio).

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