Da sempre l’idea di un viaggio in India, il secondo stato più popoloso al mondo, rappresenta un sogno per un’enorme fetta di persone, sia semplici “vacanzieri” che viaggiatori interessati a scoprire ogni recondito angolo del luogo tanto desiderato. Settimo stato al mondo per estensione geografica in virtù dei suoi oltre 3,2 milioni di chilometri quadrati, l’India offre diverse possibilità, che contemplano un vastissimo patrimonio culturale, storico, naturalistico e architettonico. 
Proprio a causa della sua eterogeneità diffusa su un ampissimo territorio, più di qualcuno potrebbe storcere il naso indicandovi una meta “più sicura”, affondando le mani nella retorica del luogo comune e criticando di fatto ciò che non si conosce soltanto per sentito dire. Il giusto compromesso potrebbe essere la stipula di una polizza viaggi che assicuri la risoluzione di qualsiasi problema, evitando peraltro di perdere tantissimo tempo e affogare nel mare della burocrazia. In altre parole, se pianificato per bene in ogni singolo dettaglio prendendo le necessarie cautele - dal bere acqua soltanto da bottiglie adeguatamente sigillate al mangiare sempre cibo ben cotto - un viaggio in India è certamente sicuro, non meno dell’esplorazione delle aree più recondite di Australia, Stati Uniti o Canada.
Il massimo sarebbe visitare la Repubblica dell’India in lungo e in largo, ma un viaggio di questo tipo richiederebbe dei mesi, se non addirittura anni. E non stiamo di certo esagerando. Ecco perché il turismo nell’enorme Paese dell’Asia meridionale di solito, per così dire, viene “spezzettato” individuando delle macroaree e relativi itinerari. Una delle proposte più interessanti, nello specifico, riguarda i tre itinerari per scoprire il Nord del Paese, che di sicuro potrebbe diventare una delle esperienze più intense, eterogenee e appaganti della vostra vita. Tutto racchiuso in una ventina di giorni. 
La prima tappa non può che essere Nuova Delhi, capitale nonché seconda area metropolitana dello stato dopo Mumbai. Come spesso potrebbe succedere in India, nelle sue grandi città assisterete a contrasti polarizzanti, con aree piuttosto ricche e moderne e altre, di contro, molto meno opulente ma di sicuro più caotiche. Tra mercati, moschee e  templi, rimarrete rapiti da colori e odori che si diffondono in ogni angolo di strada. Come detto, il caos sarà il filo conduttore di questa tappa, ma niente paura: la bellezza prenderà il sopravvento
Quali sono le maggiori attrazioni? In primis, sicuramente, la moschea Jama Masjid, situata nel cuore di Old Delhi e la più grande del Paese. Il cortile può contenere fino a 25.000 persone, e la moschea ospita anche numerosi reperti tra cui una copia antica del Corano scritta su pelle di cervo. Il Red Fort, patrimonio dell'umanità Unesco, poi, è conosciuto come "il forte rosso", per l’appunto, in virtù della sua caratteristica pietra arenaria. Residenza dell'impero Moghul, vanta un esterno che vi lascerà a bocca aperta per diversi minuti. Il forte è il luogo da cui il Primo ministro parla alla nazione il 15 agosto, giorno in cui l'India conquistò l'indipendenza dall'impero britannico. Chandni Chowk è uno dei più antichi e affollati mercati di Old Delhi. Celeberrimo mercato all’ingrosso, è un perfetto crocevia di odori, sapori e della classica moltitudine di persone che contraddistingue storicamente l’India. Tra le curiosità più fascinose, vi basti sapere che un tempo il mercato era attraversato da dei canali che riflettessero il chiaro di luna. Come non concludere il giro di Delhi, poi, con il Museo nazionale dedicato al Mahatma Gandhi
New Dehli, Red Fort / Getty Images
Quasi obbligato, lasciata la capitale, il passaggio verso Jaipur, con i suoi incredibili monumenti. Tra i più conosciuti il Jantar Mantar, un osservatorio astronomico con gli strumenti fatti di pietra. Bellissimo il Palazzo dei Venti, un edificio di cinque piani con la facciata in arenaria rosa che non a caso è tra i luoghi più fotografati al mondo. Una volta lì capirete il perché, senza eccessivo bisogno di parole. Adesso è arrivato il momento di Agra, famosa in tutto il globo per il suo Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo, tra i fiori all’occhiello dell’architettura musulmana nel mondo. La sindrome di Stendhal, fidatevi, sarà del tutto legittima di fronte alla sua immensità e alla sua incomparabile bellezza.
Da Agra è consigliabile prendere il treno per Orchha, una curiosa città medievale che richiama l’atavico cuore pulsante della cultura indiana. Imperdibile. Una delle mete turistiche più popolari, proseguendo nel percorso, è Khajuraho, che vanta il più grande numero di templi medievali induisti e giainisti dell'India. Il nome della città deriva dalla parola hindi khajur, che significa palma da datteri (indovinate perché…). La degna chiusura dell’itinerario è Varanasi, tra le più antiche agglomerazioni urbane: viene abitata da circa 3.500 anni. La città sacra, culla dell’induismo, è il luogo dell’immersione nel fiume Gange, un’abluzione che ogni fedele deve necessariamente compiere almeno una volta nella vita. Varanasi, ad ogni modo, non si fa proprio mancare nulla: vanta anche decine di moschee considerate patrimonio storico. 
Agra, Taj Mahal / Getty Images
In tre settimane di viaggio, si può tranquillamente fare un altro tour che comprende diverse regioni. Cominciando magari da Calcutta, situata nel nord-est del Paese di cui rappresenta il fiore all’occhiello in termini economici, commerciali e culturali. Tra i tantissimi punti di interesse, il più importante è probabilmente il Victoria Memorial, costruito in memoria della regina Vittoria. L'edificio in marmo bianco è lungo 103 metri per 69 metri e alto 56 metri. Oggi è un museo con collezioni di dipinti e di armi. Il nome Maidan richiama invece il gigantesco parco cittadino in stile inglese, all'interno del quale sorgono il Queen Victoria Museum, interamente in stile neoclassico, Raj Bhavan, attuale residenza del governatore, Fort William e gli Eden Gardens. Lasciata Calcutta, si può risalire verso il centro e il nord per visitare Bodh Gaya, Varanasi, Khajuraho, Orchha, Agra, fino ad arrivare a Delhi. Bodh Gaya, in particolare, è uno dei quattro luoghi di pellegrinaggio buddisti più importanti al mondo. Scendendo nel dettaglio, il Tempio di Mahabodhi è il più imponente con i suoi 55 metri di altezza. 
Insomma, da qualunque angolazione la si veda, un viaggio in India sarà un’esperienza indimenticabile. Probabilmente come nessun’altra esperienza turistica.
Testo realizzato in collaborazione con Moving Up