Inquietanti e affascinanti allo stesso tempo, i vulcani sono energia terrestre allo stato puro. Se da una parte gli scienziati li studiano e monitorizzano costantemente, dall'altra conservano una componente magica e misteriosa che ha dato vita a decine di leggende che, in alcuni luoghi, risalgono alla notte dei tempi. In Centroamerica, per esempio, rientrano in tutte le narrazioni degli indios che li osservano con rispetto e stupore per la loro primordiale bellezza. Nel cuore del continente americano è possibile vederli davvero da vicino grazie a una serie di itinerari e attività fuori dal comune. A cominciare dal Cerro Negro in Nicaragua, il vulcano più giovane del Centroamerica con solo 160 anni di vita, che è diventato famoso nel mondo perché qui è possibile praticare il sandbording, ovvero il surf sulla sabbia vulcanica da praticare sui pendii. Diverso il contesto del Santa Ana a El Salvador conosciuto anche come Ilamatepec o Lamatepec: alto 2000 metri, offre infatti un duplice panorama sull'Oceano Pacifico e sul lago Coatepeque che cambia colore di mese in mese. Ha un aspetto magico il Rincon de la Vieja in Costa Rica che deve il nome alla leggenda della principessa Curubanda e di Mixcoac, il suo amato osteggiato dal padre che lo getta nella bocca del vulcano scatenando le ire della figlia che diventerà una maga. Impongono un po' di fatica ma anche grande soddisfazione il Barù a Panama e l'Acatenango in Guatemala. Il primo raggiunge i 3474 metri e dalla cima è possibile vedere il mar dei Caraibi e entrambi gli oceani, Atlantico e Pacifico, panorama magico soprattutto all'alba. Il secondo raggiunge quasi i 4000 metri ed è circondato da altri spettacolari vulcani compreso il Fuego, il più attivo del Paese: l'ultima eruzione risale infatti al 2018.
Per informazioni: www.visitcentroamerica.com