Per approfondire i temi dell'Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai, niente di meglio di una visita al MUSE, il Museo delle Scienze di Trento che quest'anno offre un ricco programma che unisce ricerca scientifica, educazione e divulgazione. Intendiamo – spiega il direttore Massimo Bernardi – contribuire alla conoscenza e al dibattito sociale sull’importanza fisica e simbolica dei ghiacciai attraverso un programma di attività multidisciplinari, accessibili e coinvolgenti. I musei hanno il potere di trasformare la conoscenza in azione e lo stimolo offerto dalla Nazioni Unite di un impegno internazionale verso i ghiacciai, patrimonio fragile e vitale, è prezioso per indirizzare ancora più convintamente i nostri sforzi in tal senso”.

Ecco allora che per prendere coscienza, conoscere e farsi ispirare il museo trentino organizzerà oltre 80 momenti di informazione e riflessione durante tutto il corso del 2025, tra cui mostre, film, spettacoli, attività didattiche, incontri ed eventi. Obiettivo principe è quello di richiamare l’attenzione sui ghiacciai in quanto ecosistemi dinamici e preziosi archivi bio-culturali. Non è un caso che il museo abbia scelto proprio questo tema come filo conduttore delle sue attività 2025: perché è da oltre trent'anni che l'istituzione studia i ghiacciai con un suo team di ricerca.

LA RICERCA DEL MUSE SUI GHIACCIAI

Ce ne parla Valeria Lencioni, che per il MUSE è coordinatore scientifico dell’ambito Clima ed Ecologia. "È dalla metà degli anni Novanta che il MUSE si occupa di ricerca sui ghiacciai. Conduciamo ricerche in particolare sugli ambienti e la biodiversità glaciale, sia in campo biologico, sia in quello fisiologico, sia in quello ecologico" racconta. "I ghiacciai sono custodi di informazioni preziose, conservano tracce del passato della Terra e segnali del suo futuro. Sono fondamentali regolatori del clima e di ecosistemi che ospitano una biodiversità unica, minacciata di estinzione a causa di un tasso di fusione senza precedenti. La loro progressiva scomparsa sta causando una profonda trasformazione dell’ambiente e del paesaggio montano e polare, con impatti negativi diretti su attività quali agricoltura, pastorizia, produzione di energia idroelettrica, turismo e profonde trasformazioni culturali".

Ricercatori del MUSE in attività - foto MUSE

Molti i progetti sul tema, tra cui quello sull'inquinamento associato al ritiro dei ghiacciai. "I ghiacciai inglobano le sostanze presenti nell'aria, che sono poi sepolte tra gli strati di ghiaccio" spiega Lencioni. "Quando gli strati si sciolgono, rilasciano nelle acque di fusione quelle sostanze magari dopo anni o dopo decenni che sono state inglobate: ci restituiscono, in poche parole, quello che era stato accumulato. Per fare un esempio, il DDT degli anni Sessanta o i radionuclidi utilizzati durante la Guerra Fredda. Funzionano insomma come archivi naturali di dati sul clima e sulle vicende umane che hanno segnato la nostra storia".

Chiediamo a Lencioni cosa significhi per i ricercatori del MUSE parlare di "archivi bioculturali" quando ci si riferisce ai ghiacciai. "Il valore del ghiacciaio non è solo naturalistico o ambientale o ricreativo, come spesso è inteso dalle nostre parti" spiega "ma anche identitario e spirituale: per le popolazioni di montagna spesso i ghiacciai sono venerati come divinità, in alcuni luoghi non sono neppure calpestatili. Il ghiaccio assume quindi un altro valore, penso per esempio ai popoli del Pakistan o a quelli che vivono lungo le Ande".

Ricercatori del MUSE in attività - foto MUSE

Da un anno al MUSE si studia anche la trasformazione del paesaggio alpino legata al ritiro dei ghiacciai. "La montagna diventerà più pericolosa senza i ghiacciai" racconta Lencioni. "Il terreno sotto il ghiacciaio è generalmente friabile e i versanti diverranno instabili, senza le masse di ghiaccio a tenerli coesi. Noi abbiamo anche un programma che prevede l'accompagnamento dei turisti sui ghiacciai dell'Adamello, insieme ai guardaparco dell'area protetta, proprio per sensibilizzare su questi temi. L'obiettivo è quello di ispirare i cittadini, di trasferire le nostre conoscenze. Sempre in una direzione positiva: cercando di capire insieme cosa possiamo fare tutti per il cambiamento".

Ricercatori del MUSE in attività - foto MUSE

IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ

DAL GHIACCIO A NOI - Le ricerche MUSE sui ghiacciai nell'Antropocene
MUSE Agorà, fino al 9 novembre

Un'ottimo punto di partenza, con tre video e numerosi pannelli esplicativi, per capire perché i ghiacciai sono così importanti per l'uomo e per l'ambiente: ecosistemi che ospitano una biodiversità unica, custodi di informazioni preziose, tracce del passato della Terra e segnali del suo futuro, senza dimenticare il loro ruolo estetico, ricreativo, di preservazione della memoria di eventi bellici passati, archivio paleoclimatico, riserve di acqua dolce da cui dipende la sopravvivenza di miliardi di persone e non solo.

Dal Ghiaccio a noi - foto MUSE

DIALOGHI SUL GHIACCIO
MUSE Agorà, appuntamenti fino a novembre

A corollario della mostra, ogni mese un appuntamento con ricercatori e scienziati su varie tematiche riguardanti i ghiacciai. Date: 16 aprile, 7 e 12 maggio, 25 giugno, 15 e 22 ottobre, 5 novembre. Qui tutto il calendario.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI SALGADO
MUSE, dal 12 aprile all'11 gennaio 2026
Mart di Rovereto, dal 12 aprile al 21 settembre

Da un’idea del Trento Film Festival, il Mart e il MUSE, insieme allo stesso Festival, uniscono le forze e portano in Trentino il nuovo grande progetto espositivo di Sebastião Salgado, tra gli artisti più noti del mondo, fotografo, attivista e umanista. In anni recenti Salgado ha dedicato centinaia di scatti a uno degli ambienti naturali più suggestivi e allo stesso tempo uno degli ecosistemi più a rischio: quello delle nevi perenni. Per questa mostra diffusa ha selezionato vari scatti, buona parte dei quali inediti: per il Mart ha scelto oltre 50 fotografie in grande e grandissimo formato di ghiacciai di tutto il mondo, mentre per il MUSE ha progettato una grande installazione site specific negli spazi del “Grande Vuoto” che l’architetto Renzo Piano ha immaginato come cuore pulsante del museo. Scattate tutte in Canada, nel Kluane National Park, le fotografie esposte a Trento costituiscono un unico grande nucleo.

Sebastião Salgado - Ghiacciai (1995-2020) - foto copyright Salgado

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA E ALTRE ATTIVITÀ
MUSE e altre sedi

Tra maggio e giugno, cinque appuntamenti per conoscere i ghiacciai attraverso cortometraggi e docufilm presso Harpolab (piazza Garzetti). Inoltre, appuntamenti fuori orario per i ragazzi (17 aprile), sui giochi da tavolo (1 giugno), la notte della ricerca (26 settembre), un Ice Party (29 novembre) e una nanna speciale per i bambini (5 dicembre). 

UN SUONO IN ESTINZIONE
Museo geologico delle Dolomiti di Predazzo, da luglio 2025 a giugno 2026

Che rumore fa un ghiacciaio in estinzione? Al Museo di Predazzo un'installazione multimediale e immersiva porterà visitatrici e visitatori nel cuore di un ghiacciaio, per riflettere sulle implicazioni dei cambiamenti climatici attraverso l'analisi del suono, con un approccio che fonde arte e ricerca scientifica. Nato nel 2020 da un'idea del ricercatore e sound artist Sergio Maggioni, in arte NEUNAU, il progetto sta coinvolgendo un team interdisciplinare di esperte ed esperti in una serie di spedizioni volte a catturare e analizzare il suono prodotto dalla fusione dei ghiacciai.

Accanto a questa installazione, ad agosto incontri tra scienza e arte e una rassegna cinematografica al Cinema Teatro di Predazzo.

INFORMAZIONI

  • MUSE - Museo delle Scienze di Trento. Da martedì a venerdì, 10-18; sabato, domenica e festivi, 10-19. Lunedì chiuso.
  • Tutto il programma delle attività del MUSE per l'Anno internazionale per i ghiacciai è su questa pagina web e su questa locandina.

L’iniziativa è possibile grazie alla collaborazione con il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, il Servizio sviluppo sostenibile e aree protette, l'Agenzia Provinciale per la protezione dell'ambiente della Provincia autonoma di Trento, Sistema Bibliotecario Trentino, Comune di Trento e a una rete di enti di ricerca, musei, università e associazioni che contribuiscono con rigore scientifico e approccio interdisciplinare a trasformare la conoscenza in consapevolezza e azione.

Il programma è sostenuto da: Main sponsor Montura, Special sponsor Acque Bresciane, Casse Rurali Trentine e SAIT Coop – Consorzio delle Cooperative di Consumo Trentine e dagli Sponsor tecnici Ferrari Trento e Levico Acque.