Si chiama L’Ardita, e portarla a termine è una bella impresa. Un’impresa ardita, appunto. Ottanta chilometri in sella a una bici storica percorrendo strade altrettanto storiche, spesso sterrate – bianche – in tutta la provincia d’Arezzo. Ottanta chilometri che una volta l’anno, a metà Aprile, si percorrono durante la ciclostorica aretina che quest’anno sarebbe giunta alla quinta edizione. Ovviamente quest’anno non si disputa, ma il percorso della manifestazione è diventato permanente, ovvero segnalato con una cartellonistica pensata ad hoc e reso percorribile tutto l’anno per gli amanti del turismo lento. Si tratta di un itinerario assai suggestivo che dalla località San Polo arriva fino all’Alpe di Poti, prosegue attraverso la discesa dello Scopetone e ritorna in città fino in piazza Grande passando da viale Buozzi. In questa fase sono stati allestiti i primi 25 chilometri del percorso, tutti nei confini del territorio del Comune di Arezzo. Ma nei prossimi mesi verrà completato l’interno tracciato. Così come sarà pronto il sito internet dedicato, dove tutti i cicloturisti potranno trovare mappe, tracce gpx e indicazioni per pianificare la loro vacanza. Perché se è vero che i ciclisti troveranno pane per il loro denti affrontandi la dura salita del Poti, è altrettanto vero che negli stessi giorni gli accompagnatori potranno dilettarsi con gli itinerari naturalistici connessi al percorso. Itinerari per cui non è necessario essere arditi ciclisti, basta aver voglia di scoprire la natura.