Le Isole Cook sono un gruppo di 15 isole nell’Oceano Pacifico scoperte nel 1595 dallo spagnolo Alvaro de Mendana. Sono note per il loro parco marino, il più vasto al mondo, che vanta un’area di più di un milione di km quadrati. Le isole hanno annunciato ufficialmente di essere immuni dal coronavirus. Il Paese ha infatti messo in atto misure di protezione, tutela, restrizione e sanificazione che l’hanno portato a essere ufficialmente Covid-19 free, come annunciato dal Primo Ministro Henry Puna.
Le isole, alcune disabitate, sono divise in due gruppi, quello meridionale, che copre il 90% dell’area totale, comprende Rarotonga, la maggiore, Atiu e Aitutaki. Ad Atiu, 26 km di circonferenza, ben 12 famiglie, la quasi totalità dei 500 abitanti dell’isola, vivono grazie alle rimesse dei parenti che lavorano all’estero, principalmente in Nuova Zelanda. Qui, come nel resto delle Cook, dove il terreno non si può vendere o comprare, non è possibile costruire bungalow sull’acqua e case più alte di una palma, le donne sono la parte più forte della società. Sei chiese, sei empori, un anello interrotto da un pugno di spiagge, come quella legata all’arrivo di Cook nel 1773, ettari di foresta incontaminata e alcune caverne, Atiu è l’isola degli uccelli, soprattutto dei kopeka. Gli unici party dell’isola sono quelli legati al tumunu, ritrovi serali nella foresta per epiche bevute collettive di birra artigianale scandite da passaggi di gusci di cocco colmi di bevanda alternati a preghiere, pezzi di frutta e pettegolezzi.
Se Atiu è l’isola degli sportivi, Aiututaki è il trionfo delle spiagge. Spettacolare la sua laguna, con la minuscola Honeymoon Island e la strabiliante One Foot Island, dove farsi timbrare il passaporto nel più piccolo ufficio postale del mondo. L’isola era una tappa della gloriosa Coral Route. Negli anni cinquanta del secolo scorso, e fino all’apertura dell’aeroporto internazionale di Rarotonga nel 1974, infatti, il motu Akaiami, importante base durante la guerra nel Pacifico, divenne uno stopover per gli idrovolanti della Teal (Tasman Empire Airways Limited, poi Air New Zealand) sulla rotta per la Nuova Zelanda, richiamando passeggeri come John Wayne, Cary Grant e altre star di Hollywood. Scoperta dal capitano Blight, quello del Bounty, nel 1789, con l’arrivo del missionario John Williams Aitutaki fu la prima isola ad abbracciare il Cristianesimo. E quella di Arutanga, del 182, fu la prima vera chiesa costruita alle Cook.
Rarotonga, centro politico e amministrativo del Paese, presenta una maggiore varietà di panorami, con spiagge, cime vulcaniche coperte di fitta vegetazione e piantagioni di frutta. Il tutto circondato dall’anello azzurro che da anni costituisce la palestra naturale dei subacquei di tutto il mondo. Il centro più importante, Avarua, è noto per il suo mercato, dove acquistare perle nere e i coloratissimi quilt tivaevae, a soggetto floreale, la cui lavorazione fu introdotta dalle mogli dei missionari. Per informazioni: www.cookislands.travel.