1. GUTTUSO A TORINO
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Una figura cardine del Rinascimento finalmente proposta in Italia con una mostra di grande livello. L'arte di Dürer – pittore, disegnatore e grafico – approda a Palazzo Reale di Milano, insieme all'opera dei suoi contemporanei tedeschi e (nord)italiani, nella mostra “Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Esposta una selezione di più di 100 opere tra pittura, disegno e grafica; tra gli artisti rappresentati, Lucas Cranach, Giorgione, Andrea Mantegna, Leonardo da Vinci e Lorenzo Lotto. Fino al 24 giugno.
Per informazioni e per comprare i biglietti "saltacoda" con il 5% di sconto, il sito del nostro partner Musement.
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Nel 1948 la collezionista Peggy Guggenheim acquista il gesso dell’Angelo della città di Marino Marini, e l’anno successivo Marini lo trasforma in bronzo, in tempo perché venisse esposto nella Mostra di scultura contemporanea, curata e organizzata dalla stessa Peggy nel giardino di Palazzo Venier dei Leoni. L’opera si trova tutt’ora esposta dove la volle la collezionista. Oggi il museo veneziano rende un omaggio all’artista pistoiese con la mostra Marino Marini. Passioni visive, prima retrospettiva mai realizzata a lui dedicata. L’intimità degli spazi della Collezione Peggy Guggenheim consente una inedita lettura, concentrata e ravvicinata, di più di cinquanta sculture di Marini e di venti opere, dall’antichità al ‘900, con cui la sua scultura si è rapportata. In questo modo viene privilegiato un dialogo serrato tra le sue sculture e quelle della tradizione plastica cui l’artista ha fatto riferimento. Fino al 1° maggio.
Per informazioni, il nostro articolo dedicato.
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Cento opere, tra cui molti capolavori assoluti, appartenenti a una delle più antiche istituzioni culturali italiane, l’Accademia Nazionale di San Luca di Roma, giungono a Perugia per una mostra di ampio respiro che si sviluppa nelle due prestigiose sedi di Palazzo Baldeschi e Palazzo Lippi Alessandri, edifici storici di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia situati nel centro storico cittadino e adibiti a spazi museali. Il titolo è "Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla": con Raffaello, Bronzino, Pietro da Cortona, Guercino, Rubens, Wicar, Hayez, Giambologna, Canova, Valadier, Balla, vi compaiono dipinti e sculture di altri fondamentali artisti italiani e stranieri, a documentare la grande arte tra il Quattrocento e il recente Novecento. Fino al 30 settembre.
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Continua con successo la mostra "Monet. Capolavori dal Musée Marmottan" al Vittoriano di Roma: protagonisti dell'esposizione 60 eccezionali prestiti, tutti provenienti dal Musée Marmottan di Parigi, che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del maestro. La mostra attraversa l'intera carriera artistica di Monet, tratteggiandone il percorso artistico e l'evoluzione stilistica, a partire dai primi lavori fino alla piena maturità. Tra i capolavori esposti, “Ritratto di Michel Monet neonato”, “Ninfee”, “Le Rose” e “Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi”, oltre ai dipinti dei meravigliosi salici piangenti e del celebre ponticello giapponese della sua dimora a Giverny. All’interno della mostra è esposta anche la ri-materializzazione di “Water Lilies”, una delle opere della serie “Ninfee”, andata distrutta nel tragico incendio del Moma di New York nel 1958. Fino al 3 giugno.
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Il progetto espositivo Pompei@Madre. Materia Archeologica si basa su un rigoroso programma di ricerca risultante dall’inedita collaborazione istituzionale fra il Parco Archeologico di Pompei, uno dei più importanti siti archeologici al mondo, e il Madre, museo regionale campano d’arte contemporanea. A partire dal confronto fra le rispettive metodologie di ricerca, ambiti disciplinari, collezioni, la mostra consiste nello studio delle possibili, molteplici relazioni fra patrimonio archeologico e ricerca artistica e propone un dialogo fra straordinari ma poco conosciuti e raramente esposti materiali archeologici di provenienza pompeiana e opere d’arte moderna e contemporanea.
La mostra, presentata su gran parte degli spazi espositivi del museo Madre, è articolata in due capitoli:
- Pompei@Madre. Materia Archeologica: Le Collezioni (ingresso e primo piano): fino al 24 settembre.
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La Fondazione Sicilia presenta a Villa Zito di Palermo una mostra curata da Maria Cristina Bandera, direttrice scientifica della Fondazione Longhi, e dedicata ai pittori che hanno operato nell’Italia centromeridionale nel Seicento e nel primo Settecento e in particolare ai numerosi artisti che chiamiamo “caravaggeschi”. La maggior parte delle opere esposte provengono dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, che custodisce il lascito di quello che è stato il più importante storico dell’arte italiano, oltre che uno straordinario collezionista. Il percorso include capolavori di Mattia Preti – l’artista che più di ogni altro pittore contribuì al mantenere fino alla fine del Seicento la vitalità della tradizione caravaggesca. Fino al 10 giugno.
Dopo i progetti sull’espressionismo tedesco e le coppie dell’avanguardia russa, il MAN di Nuoro apre il 7 marzo “L’elica e la luce. Le futuriste. 1912_1944”, una mostra dedicata al futurismo e le donne. La mostra rintraccia – attraverso oltre 100 opere fra dipinti, sculture, carte, tessuti, maquette teatrali e oggetti d’arte applicata – l’operato di donne che hanno lavorato dagli anni dieci fino agli anni quaranta, firmando i manifesti teorici del futurismo, partecipando alle mostre, sperimentando innovazioni di stile e di materiali in ambiti trasversali quali le arti decorative, la scenografia, la fotografia e il cinema, ma anche la danza, la letteratura e il teatro. Figure indipendenti, artiste e intellettuali di primo piano nella ricerca estetica d’inizio secolo. Affascinanti le biografie di ciascuna di loro, che s’intrecciano con la vita artistica e culturale del periodo ma si ambientano anche sullo sfondo di un paese, allo stesso tempo, eccitato dal progresso, ferito dal conflitto. Fino al 10 giugno.
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