«L'italia è il secondo produttore di olio del mondo, la qualità è altissima, ma c'è ancora molta ignoranza sull'argomento,» ci racconta Gino Celletti, assaggiatore ufficiale per il ministero delle Politiche agricole. «Le cultivar sono differenti, perché non c'è una cultura dell'olio come per il vino? Perché nessun ristorante presenta la carta degli olii? Degustare serve a conoscere, e come per il vino si può imparare, non è difficile. L'olio umbro, per esempio, è inconfondibile, perchè ha note amare e un retrogusto marcatamente piccante. Si senta già al naso…»
Frantoi aperti è appunto un ingresso, un modo di avventurarsi in questo mondo affascinante e sconosciuto. Nove località umbre (tra cui due Bandiere arancioni Tci, Spello e Trevi) che a rotazione, invitano in 35 frantoi a degustazioni e a scoprire la filiera dell'olio, compagno ideale di molti piatti della cucina umbra, dalle lenticchie di Castelluccio alle bruschette che sono un must dell'Italia centrale. In calendario, anche assaggi di musica e teatro, fattorie didattiche, trekking e passeggiate anche a cavallo tra ulivi e vigneti.
Si parte da Assisi un giorno prima, il 31 ottobre, e fino al 3 novembre, weekend lungo per la Festa dei morti, si tiene sempre nell'ambito di Frantoi aperti la manifestazione Unesco Natura Territorio Olio, ovvero Unto, spiritoso acronimo che sintetizza il patrimonio storico, artistico e culturale della città di San Francesco. il programma completo, che prevede oltre a visite nei frantoi e a degustazioni, anche lezioni di cucina, è qui.
Per i turisti del gusto particolarmente esigenti, poi, Valtopina, un altro dei Comuni coinvolti, nei due finesettimana del 16-17 e 23-24 novembre ospita anche la XXXIII Mostra mercato del tartufo. Per soggiornare, infine, è stato selezionato un circuito di strutture ricettive rurali che omaggeranno ai loro ospiti, c'è da chiederlo? con una confezione di olio dop appena franto.