Oggi vorremmo proporre un itinerario finalizzato a fare la conoscenza con delle creature secolari, dei veri e propri matusalemme vegetali. Occorre raggiungere il Passo del Brallo (951 m), valico dell'Appennino ligure che mette in comunicazione la valle Staffora (in Lombardia) con la val Trebbia (in Emilia-Romagna). Il passo si raggiunge seguendo una deviazione della strada statale n. 461 del passo del Monte Penice. Si parte da Voghera, si risale la valle Staffora e, dopo Varzi, raggiunta Menconico, in località Canova, si prende la deviazione per il passo del Brallo, in provincia di Pavia. Attraverso questo valico passava un tempo un'importante via di transito che collegava la val Trebbia alla valle Staffora e di conseguenza assicurava il transito delle merci tra la pianura lombarda e il mare.
Dal passo del Brallo si scende a Ponte Organasco in val Trebbia (in provincia di Piacenza) e si seguono le indicazioni per Bralello; giunti alla piccola frazione ci si dirige verso il piccolo borgo di Valformosa e precisamente verso la frazione Bocco. Qui vi è un piccolo bar-ristorante, dove poter chiedere informazioni: comunque occorre proseguire per un centinaio di metri lungo la strada provinciale per Valformosa fino a trovare una chiesetta sulla sinistra. Qui è bene lasciare l'auto. Di fronte una stradina asfaltata, detta dei Cognassi, comincia a scendere il pendio, stringendosi; si entra così all’interno dei boschi. Dopo circa 10 minuti a piedi dalla chiesetta, si trovano ampi terrazzamenti che accolgono diverse piante secolari.
Sono diversi gli alberi monumentali della zona: il più grandioso e vecchio è un castagno (Castanea sativa Miller), appartenente alla grande famiglia delle Fagaceae. Fino all'Ottocento queste piante con i loro frutti contribuivano in maniera determinante al sostentamento delle popolazioni del luogo. L'età media di questi alberi è di 700 anni; il più grosso ha sviluppato una circonferenza di 800 centimetri e un’altezza di 20 metri. Le dimensioni degli altri sei esemplari variano dai 400 centimetri della pianta più piccola fino ad arrivare a 700-800 centimetri. L’altezza varia da 15 a 22 metri.
E voi, conoscete piante monumentali come i castagni del Brallo? Aspettiamo i vostri suggerimenti di visita e i vostri itinerari.
(si ringrazia Virgilio Graneroli, ispettore capo del Corpo Forestale dello Stato)