Il Centro Studi Tci ha dato vita nel 2007 all’Osservatorio sul turismo scolastico che si pone l’ambizioso obiettivo di monitorare l’andamento dei viaggi d’istruzione degli istituti superiori di secondo grado italiani: dal 2012 la rilevazione è stata estesa anche alle medie.
Nell’ultima indagine (anno scolastico 2011/2012) emerge una sostanziale ripresa delle gite rispetto all’anno scolastico precedente contraddistinto da un calo drastico delle classi in viaggio a causa delle diffuse forme di protesta contro la cosiddetta Riforma Gelmini e dello stop deciso in numerosi istituti a seguito di molteplici scioperi e manifestazioni che avevano rallentato la didattica.
Per quanto riguarda gli studenti degli istituti superiori di secondo grado, nell’a.s. 2011/2012 si stima che in oltre 930.000 siano partiti in gita, in aumento di quasi il 24% sull’anno scolastico precedente ma ancora lontani dai circa 1,3 milioni di qualche anno fa, complice, probabilmente, anche la crisi economica che sta incidendo fortemente sulle scelte delle famiglie.
Per quanto riguarda le scuole superiori di primo grado, invece, la stima degli studenti in viaggio sfiora le 680.000 unità.
Passando agli aspetti economici, il fatturato del turismo scolastico per gli istituti superiori di secondo grado nell’a.s. 2011/2012 è stato di 270 milioni di euro, con un recupero del 25% su quello precedente. Il giro d’affari delle scuole medie, invece, si è assestato su livelli inferiori: circa 135 milioni di euro.
Complessivamente, dunque, il turismo scolastico muove oltre 1,6 milioni di studenti per un fatturato che supera i 400 milioni di euro.
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