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Buon Giro 2020!
BASE AEREA RIVOLTO - PIANCAVALLO - 183 km
Nel cuore della piatta campagna friulana, appare come d’incanto uno scenario nelle sembianze di una fantastica quinta teatrale. Oltrepassati Bertiolo e Lonca si entra nel cuore del complesso di villa Manin, attorno alla quale si raccoglie il piccolo abitato di Passariano, nel comune di Codroipo. La splendida dimora fu costruita a partire dalla metà del Seicento, trasformando un edificio già esistente, dalla ricca e potente famiglia Manin, che espresse con Ludovico l’ultimo doge della Serenissima. Quando venne eletto, il 6 maggio 1789, si dice che a Venezia così commentassero la notizia: «I gà fato doxe un furlan. La Republica xe morta». Presso villa Manin l’Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale promuove iniziative per la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, organizza mostre, eventi e concerti.


Da Meduno, risalendo il torrente Meduna si supera la stretta di Racli, dove nel 1951 una diga ha formato il lago di Redona, o di Tramonti: è il primo dei tre grandi laghi artificiali della val Tramontina; gli altri due, riempiti nel 1964, sono quelli di Cà Selva e di Cà Zul. Povera di risorse economiche, spesso provata da terremoti (devastante quello del 1976), la valle ha visto molti dei suoi abitanti emigrare, (gli stagnini partivano per vendere o riparare oggetti in rame). In Val Tramontina al borgo si è da sempre preferita la Comunità. Sul territorio si contano addirittura 150 insediamenti sparsi. I più caratteristici sono quelli di Palcoda e di San Vincenzo, nel canal di Cuna. A Tramonti di Sotto, in riva sinistra, spicca la quattrocentesca chiesa di S. Maria Maggiore, antica pieve della valle. A Tramonti di Sopra, in riva destra, si trova la chiesa di S. Floriano, del Seicento.

A pochi chilometri oltre Montereale Valcellina, Maniago è una Bandiera arancione del Touring Club Italiano. La città sorge tra i corsi del Cellina e del Colvera, nei pressi del Monte Jouf e dell’area dei magredi, la cosiddetta “steppa del Friuli”. Numerosi sono gli itinerari sia pedonali sia ciclabili per scoprire il territorio in maniera consapevole. Il cuore pulsante della città è piazza Italia, una delle più grandi del Friuli, dove si affacciano i principali edifici storici: il Duomo, il palazzo D’Attimis Maniago, la settecentesca chiesetta della Madonna e la fontana, realizzata a metà ‘800 e divenuta simbolo della città. Una piacevole passeggiata, unisce piazza Italia al Castello. La località è famosa per la produzione di coltelli e di ogni genere di oggetti da taglio, tradizione molto antica che risale al 1453 e attiva ancora oggi, testimoniata anche dal Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie che sorge nell’edificio che ospitò la prima grande fabbrica di coltelli di Maniago.
Sull’ampio e soleggiato altopiano di Piancavallo (m 1267), dominato dai 2250 m del monte Cavallo, si arriva da Aviano lungo una strada tortuosa e panoramica. Fino agli anni ’60 del Novecento c’erano solo le malghe e il rifugio Policreti. Oggi la località è un apprezzato polo turistico montano. D’inverno si scia costantemente e si può anche pattinare in uno stadio del ghiaccio. In estate molto vasta è l’offerta di passeggiate e sentieri escursionistici: dalle semplici camminate tra prati e boschi all’orienteering, dalle ferrate alle ascese in parete per i rocciatori, percorsi in mountain bike e a cavallo, fino a percorsi attrezzati sospesi su passerelle e corde in una meravigliosa faggeta. Per i più arditi, dal balcone della Castaldia (1108 m) si prende il volo sulla pianura in deltaplano o parapendio. Da Piancavallo una strada conduce verso Barcis e la Valcellina.
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