Che tra sindaci e mondo dei social non corra buon sangue non è una novità. Era giusto un paio di estati orsono che Alexander Schütz, sindaco dell’incantevole villaggio austriaco di Hallstatt nell’area di Salisburgo, fece installare delle alte barriere in legno sul lungolago per impedire ai (troppi?) turisti di farsi un selfie con il lago e l’abitato alle spalle.

Motivo della scelta: Hallstatt sarebbe stata preso a modello dai disegnatori della Walt Disney per ambientare la saga di Frozen nell’incantata città di Arendelle. E l’abbinamento Hallstatt/Arendelle aveva mobilitato (e mobilita ancor oggi) legioni di visitatori, fin dall’Estremo Oriente, la cui presenza – e insistente volontà di scattare un selfie nel punto più spettacolare del villaggio – avrebbe disturbato la vita della pacifica comunità di 757 abitanti. Barriere apparse in tutti i telegiornali dell’estate 2023 che, a due anni di distanza, pare siano scomparse. Sostituite da un cartello firmato da Schütz che invita i turisti a rispettare la pace di Hallstatt e del suo lago incastonato tra le vette del massiccio montuoso del Dachstein.

Scorcio di Hallstatt, foto Shutterstock
Una vista di Arendelle nel film Frozen - foto Walt Disney Corp
Una vista di Arendelle nel film Frozen - foto Walt Disney Corp

Risale ai primi mesi di quest’anno la crociata di Fabrizio Nucci, sindaco del borgo toscano di Asciano, nel cuore delle Crete senesi, per imporre una sorta di “diritto d’autore” da versare al Comune per chi pubblica immagini del territorio comunale “senza le dovute autorizzazioni”. Vittima dei suoi strali (un verbale da 480 euro) il sito di cicloturismo Bikeitalia.it reo di avere pubblicato in rete e su facebook un articolo in cui si presenta un tour in bicicletta gravel “nelle terre di Montepulciano e Montalcino” che comprende foto scattate ad Asciano.

Nella motivazione della sanzione si legge infatti: «violazione dell’articolo 2 comma 7 del Regolamento per l’effettuazione delle riprese foto e video cinematografiche approvato con Decreto Comunale n.8 del 26.02.2016 e modificato art. 2. c. 7 con D.C. n. 6 del 28. 02. 2020» per avere pubblicato «scatti fotografici del territorio del Comune di Asciano, con particolare riferimento a luoghi caratteristici (...) pubblicizzando il tutto in maniera fuorviante e lesiva (…) senza la prescritta Autorizzazione Comunale». 

Un’interpretazione a dir poco funambolica della libertà (costituzionale, art. 21) di espressione riconosciuta a chiunque, singolo, testata online o quotidiano, che pare destinata a complessi strascichi giudiziari. Confermando la storica facilità al litigio, tutta toscana, alla contestazione della sanzione sono poi andati a sommarsi un ricorso al TAR in merito all’illegittimità del Decreto Comunale e una querela al sindaco per le sue dichiarazioni sulla vexata quaestio in un momento pubblico come una seduta del Consiglio Comunale. Sintesi finale: chi è di passaggio da Asciano (per ora fortunatamente accade solo lì) scatti pure tutte le foto che vuole, ma ci pensi due volte prima di metterle in rete…

Panorama del territorio di Asciano, foto Shutterstock
Panorama del territorio di Asciano, foto Shutterstock
Ciclisti sulle strade bianche di Asciano, foto Shutterstock
Ciclisti sulle strade bianche di Asciano, foto Shutterstock