
A Roma non mancano le mostre, dai grandi classici alla fotografia fino all'arte contemporanea. Ecco la nostra selezione, seguendo l'ordine della data di chiusura delle esposizioni temporanee.
L'ordine in cui ve le proponiamo è cronologico, dalla prima a chiudere fino a quelle che, aprendo nel corso del mese, proseguono anche nelle settimane successive.
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1. Guido Guidi. Col tempo 1956-2024
Maxxi, fino al 20 aprile
Per chi: vuole vedere fotografie e paesaggi
Sono 40 le sequenze di immagini per un totale di quasi 400 opere selezionate dallo stesso fotografo Guidi e realizzate nel corso di una luna carriera. Ordinate cronologicamente, raccontano un’Italia in evoluzione, non scontata, quasi ripresa per caso, ma sempre con intensità.

2. Titina Maselli
Musei di Villa Torlonia, fino al 21 aprile
Per chi: vuole scoprire un’artista colta e originale
Inizia a dipingere giovanissima Titina Maselli figlia di Ercole, importante critico d’arte, e sorella di Citto, noto regista. Un ambiente culturale che stimola la sua creatività e la spinge a osare e sperimentare, a viaggiare, a scoprire il suo talento anche in contesti diversi, tra New York e Roma.

3. Dall’uovo alla dea
Palazzo Doria Pamphilj, fino al 27 aprile
Per chi: cerca l’arte contemporanea nell’antico
Aprono per la prima volta le porte all’arte contemporanea con i lavori di Chiara Lecca gli Appartamenti Segreti Doria Pamphilj. Il rapporto tra uomo è natura è al centro della ricerca creativa di Lecca ma anche l’uso di materiali già presenti nelle stanze del palazzo con cui le sue opere instaurano un dialogo originale.

4. Munch. Il grido interiore
Palazzo Bonaparte, fino al 2 giugno
Per chi: cerca suggestioni norvegesi
Dopo il grande successo di pubblico al Palazzo Reale di Milano, sbarca a Roma la mostra che riunisce i capolavori più o meno noti del maestro della pittura norvegese Edvard Munch provenienti dal museo di Oslo che conserva tutta la sua collezione.

5. Chromoterapia. La fotografia a colori rende felici
Villa Medici, fino al 9 giugno
Per chi: cerca leggerezza
Attraverso lo sguardo di 19 artisti internazionali, la storia della fotografia del XX secolo prende un’originale piega ironica. Pop, surreali, kitsch, barocche, le foto selezionate dai curatori Maurizio Cattelan e Sam Stourdzé sono irriverenti e divertenti, per una fuga mentale che fa anche pensare.

6. Gelitin/Gelatin. Nimbus Limbus Omnibus
Palazzo Roccagiovine, Foro Traiano, fino al 30 giugno
Per chi: cerca arte non convenzionale
Combinare archeologia e arte contemporanea è una sfida affascinante che riesce alla perfezione grazie alle installazioni del collettivo viennese. La monumentale opera sembra già dal titolo voler evocare una formula magica che include una moltitudine di oggetti. Una sorta di grande deposito o archivio della memoria da osservare con calma e attenzione.
7. Caravaggio 2025
Palazzo Barberini, fino al 6 luglio
Per chi: non si perde un maestro
Un progetto ambizioso concepito per il Giubileo che riunisce un eccezionale numero di dipinti autografi provenienti da musei e collezioni di mezzo mondo. L’eccezionale sequenza permette di evidenziare la rivoluzione del suo linguaggio pittorico e dell’inconfondibile uso della luce.

8. Salvador Dalì, tra arte e mito
Museo storico della Fanteria, fino al 27 luglio
Per chi: vuole immergersi in un mondo surreale
La mostra include circa 80 opere provenienti da collezioni private francesi e italiane e propone un viaggio nel mondo surreale di Dalì tra dipinti, disegni, sculture, vetri, incisioni, litografie, documenti, libri e fotografie. A completare il percorso esposte anche opere di altri autori che hanno condiviso con lui un’arte dal carattere onirico come Magritte, Ernst, Man Ray, Leonor Fini, de Chirico e gli scrittori Breton, Cocteau e altri.

9. Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo
Galleria d’Arte Moderna, fino al 14 settembre
Per chi: apprezza i sodalizi d’artista
Nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Carlo Levi di Roma e l’Archivio Piero Martina di Torino la mostra che, attraverso 60 opere, ricostruisce tre decenni di sodalizio fra i due artisti. Dall’impegno politico antifascista alla condivisione delle teorie artistiche post belliche, un viaggio inedito in due mondi paralleli.
