
Quanto ci si muoverà in occasione della Pasqua 2025 e dei successivi ponti del 25 aprile e del 1° maggio? In questi giorni sono numerose le indagini locali e regionali che fanno il punto della situazione. E pare che un po' ovunque in Italia si registrino aumenti delle prenotazioni, complice anche il fatto di poter unire più festività in un'unica settimana di vacanza.
Fermo restando che i dati sono ancora molto sommari e le indagini spesso approssimative, qualche tendenza la si può trarre. Un sondaggio commissionato da Airbnb a YouGov ha recentemente fatto il punto sull'importanza del turismo lento per le vacanze di primavera. “Oggi un italiano su quattro opta per lo slow tourism - ha dichiarato Giovanni Brillanti, research executive YouGov intervenuto a Milano per la presentazione dello studio - e ben uno su due per destinazioni rurali: disponendo di territori ideali per apprezzare ambienti intonsi e autenticità della cultura (79%), così come per intessere legami più profondi (74%), Toscana, Sicilia e Sardegna risultano nell’ordine le mete più ambite”.
Per eDreams, tra le principali agenzie di viaggi online, quasi un italiano su due (47%) opta per viaggi brevi di 3/4 giorni, ma ben il 41% ha deciso di prolungare il soggiorno tra i 5 e i 13 giorni, combinando più ponti. Tra le destinazioni predilette, oltre a città europee, spicca Catania, al secondo posto per le vacanze di Pasqua. Per gli stranieri invece le mete sono sempre le stesse: Roma, Milano, Venezia, Napoli e Firenze ai primi cinque posti. A scegliere le città d’arte italiane sono soprattutto francesi (29%), spagnoli (19%) e tedeschi (18%), con queste ultime due nazionalità che hanno registrato una crescita di prenotazioni, rispettivamente del 40% e del 18% in confronto allo scorso anno.
Anche localmente si registrano successi. In Campania, per esempio. A Salerno, l’Assessore al Turismo del Comune Alessandro Ferrara ha confermato il trend positivo delle prenotazioni: “Abbiamo già un tasso di incoming del 70%, con strutture alberghiere ed extra-alberghiere quasi al completo”, ha dichiarato. Mentre a Napoli "si stima che tra il 20 aprile e il 4 maggio almeno un milione di turisti affollerà le vie storiche del centro come quelle del lungomare". In Veneto, boom dei campeggi: a fine marzo l’occupazione media acquisita delle strutture venete aveva già raggiunto il 47,4% della propria capacità, con una crescita, nel raffronto tra le percentuali, di ben 9 punti percentuali rispetto alla fotografia scattata nel 2024, quando l’occupazione acquisita era del 38,4%. Tra le note positive, anche l’aumento dei giorni di permanenza. Anche in Piemonte i dati parlano di flussi in crescita.
Certo, come sempre pare che le note di soddisfazione arrivino solo quando ci sia il segno + davanti alla percentuale del mese o del periodo. Con i conseguenti rischi di overtourism e di impraticabilità di molte località. In Spagna, al proposito, continuano le proteste contro il turismo di massa, in particolare in previsione delle vacanze pasquali: soprattutto alle isole Baleari e alle Canarie sono numerosi i movimenti che provano a contrapporsi alla logica del "sempre di più".