Che l'Italia sia il Paese europeo con la più grande varietà di specie viventi e il più alto tasso di specie endemiche è ancora poco noto. Un primato straordinario, che ci mette nella duplice condizione di meravigliarci di fronte a questo patrimonio naturale e nello stesso di doverlo proteggere, di assumere responsabilità perché venga conservato per le generazioni future.

Per saperne di più, niente di meglio che visitare le due mostre aperte a Roma in questi primi mesi del 2025. Il tema di entrambe è la biodiversità, questa parola che viene tanto usata dai media ma che pochi apprezzano nel suo pieno valore: ovvero l'indispensabile diversità delle forme viventi e il loro straordinario rapporto le une con le altre, che dà origine alla vita sul Pianeta come noi la conosciamo.

Capire la biodiversità e informarci su di essa è ancora più importante in una fase storica caratterizzata da una crisi della biodiversità e da un’insicurezza climatica causate principalmente dalle attività umane. Ben vengano quindi le iniziative che richiamino l’attenzione e la consapevolezza sulla fragilità degli equilibri che regolano gli ecosistemi, iniziative quanto mai urgenti per attivare forme di responsabilità individuale e collettiva.

Gorgonie rosse (Paramuricea clavata), Calabria © foto Marco Colombo
Gorgonie rosse (Paramuricea clavata), Calabria © foto Marco Colombo

ELOGIO DELLA DIVERSITÀ

La prima mostra, fino al 30 marzo, è al Palazzo Esposizioni Roma e si intitola Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani. È una mostra curata da due esperti (Isabella Saggio, genetista, docente presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma, e Fabrizio Rufo, bioeticista, docente presso il Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza Università di Roma), con il coinvolgimento di molti studiosi e con il contributo degli oltre duemila ricercatori del National Biodiversity Future Center. Proprio perché il tema è così complesso, sono stati chiamati a offrire le loro competenze le figure professionali più svariate: biologi, naturalisti, genetisti, antropologi, ecologi, ma anche urbanisti, architetti, artisti.

Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani, Palazzo Esposizioni Roma © foto Azienda Speciale Palaexpo / Alberto Novelli
Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani, Palazzo Esposizioni Roma © foto Azienda Speciale Palaexpo / Alberto Novelli

Molti anche i linguaggi utilizzati: dai testi ai reperti, dai video agli exhibit interattivi, in un viaggio attraverso la biodiversità italiana che a volte assume anche i contorni di una fiaba meravigliosa, mescolando scienza e arte. Da una prima sala immersiva intitolata Il caleidoscopio della diversità si passa a sezioni dedicate alla terra, all'acqua, alla città, alla biodiversità genetica, alla utilità della biodiversità per la salute, all'antropocene e alla tutela della biodiversità.

Si capisce quindi come si voglia mettere l'accento sulla biodiversità sia in termini assoluti sia in relazione al benessere psicofisico dell'uomo, ma anche sui fattori antropici che minacciano la biodiversità e sulla visione della "salute unica" (One Health) come approccio integrato per far stare in equilibrio la salute di tutti gli esseri viventi. Filo conduttore è il ruolo della ricerca nello studiare, preservare e restaurare il patrimonio naturale del nostro Paese; e molti sono gli spunti per grandi e piccoli, in un percorso in cui ognuno può trovare "pane per i suoi denti".

Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani, Palazzo Esposizioni Roma © foto Azienda Speciale Palaexpo / Alberto Novelli
Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani, Palazzo Esposizioni Roma © foto Azienda Speciale Palaexpo / Alberto Novelli

La mostra è curata da Sapienza Università di Roma con Università di Padova e con il National Biodiversity Future Center (NBFC), istituito dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): uno dei cinque centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera che svolge un’attività di importanza strategica nell’ottica di contribuire a raggiungere i traguardi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

INFORMAZIONI
Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani
Palazzo Esposizioni Roma, Roma, via Nazionale 194
Fino al 30 marzo 2025, dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00, lunedì chiuso. 
L’ingresso - a pagamento - è consentito fino a un’ora prima della chiusura.

Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani, Palazzo Esposizioni Roma © foto Azienda Speciale Palaexpo / Alberto Novelli
Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani, Palazzo Esposizioni Roma © foto Azienda Speciale Palaexpo / Alberto Novelli

IL PAESE DELLA BIODIVERSITÀ

La seconda mostra è quasi un corollario della prima. Si intitola Il Paese della biodiversità - Il Patrimonio naturale italiano e va in scena presso la sede del CNR fino al 30 aprile. Le protagoniste in questo caso sono le splendide immagini di The Wild Line - il collettivo di fotografi naturalistici composto da Marco ColomboBruno D’Amicis e Ugo Mellone - selezionati da National Geographic Italia, che raccontano il lato selvaggio del nostro paese, esplorando il legame tra la sua biodiversità, le attività umane e le conseguenze dei cambiamenti climatici. A organizzarla, oltre a National Geographic, sempre il National Biodiversity Future Center (NBFC) in collaborazione con il CNR.

Foca monaca - foto Ugo Mellone
Foca monaca - foto Ugo Mellone

«Questa mostra è, prima di tutto, un piccolo racconto della ricchezza del nostro patrimonio naturale, che ritrae specie iconiche come l’orso marsicano, il lupo, la lince, ma anche animali di cui molti di noi non conoscono nemmeno l’esistenza e che pure hanno un ruolo cruciale nei nostri ecosistemi. In questo senso, il messaggio che racchiude è che la natura va salvaguardata nel suo insieme, nella sua complessità, e che la biodiversità del nostro paese è un capitale di valore inestimabile» afferma Marco Cattaneo, direttore di National Geographic. 

L’esposizione mira a sensibilizzare il vasto pubblico sui temi ambientali, partendo dai più giovani. Sono infatti previste anche visite guidate per le scuole, con attività didattiche pensate per diverse fasce d’età e livelli di istruzione. "Il nostro augurio è che quante più persone possibile - cittadini, famiglie, studenti - colgano l’occasione per entrare in un luogo del sapere quale è il Consiglio nazionale delle ricerche, e scoprire attraverso questa mostra il vasto mondo della biodiversità e l’affascinante complessità di questo ambito di studio" spiega Maria Chiara Carrozza, presidente CNR.

Pini loricati, Parco Nazionale del Pollino - foto Ugo Mellone
Pini loricati, Parco Nazionale del Pollino - foto Ugo Mellone

Le immagini di Colombo, Mellone e D'Amicis - che recentemente hanno pubblicato un superbo volume sulla foca monaca, di cui abbiamo parlato in quest'articolo - si snodano una più bella e suggestiva dell'altra, tra gamberi, gabbiani corsi, pini loricati, gorgonie rosse e tritoni crestati. E non possono che farci prendere coscienza del nostro inestimabile patrimonio naturale.

INFORMAZIONI
Il Paese della biodiversità - Il Patrimonio naturale italiano
Consiglio Nazionale delle Ricerche | Piazzale Aldo Moro, 7 - Roma
Fino al 30 aprile 2025; lunedì e mercoledì 14-18 (ultimo accesso alle 17.30); giovedì 9.30-14 (ultimo accesso alle 13.30) e 14-18 (ultimo accesso alle 17.30).
Per le scuole: lunedì e mercoledì con visite nelle fasce orarie 9.30-11 e 11.15-12.45
Ingresso: gratuito con prenotazione obbligatoria
(https://booking.rsi.cnr.it/)

Gabbiano corso, endemismo del Mediterraneo - foto Ugo Mellone
Gabbiano corso, endemismo del Mediterraneo - foto Ugo Mellone