Viaggiatori abituali degli Eurocity elvetici diretti a Basilea e Ginevra? Dopo avere messo una pietra sul nome Cisalpino, rassegnatevi dal 2019 a salire a bordo dei Giruno.
Può sembrare il frutto di una crisi di nervi tra gli addetti al marketing delle Sncf, le ferrovie francesi, e delle Sbb-Cff, le ferrovie federali elvetiche. Magari invidiosi degli ottimi risultati di vendita fatti registrare dai nostri Italo e Frecciarossa. In realtà i nuovi nomi sono la punta dell’iceberg di cambiamenti ben più significativi.
Si incollano i nuovi marchi InOui sui treni Tgv
Poltrone salvate dagli esiti di un sondaggio-lampo che ha documentato come a meno di 24 ore dall’ “incidente” il nuovo marchio avesse un tasso di notorietà del 53 per cento nella popolazione francese. Come ha commentato il presidente di Sncf, Guillaume Pepy, «per raggiungere alla stessa velocità un indice simile avremmo dovuto spendere almeno una trentina di milioni di euro in pubblicità».
Si potrebbe dire nulla. I treni ad alta velocità continuano a correre a 300 all’ora da un angolo all’altro dell’Esagono. Con il tramonto della sigla Tgv, definitiva entro la fine del prossimo anno, spariscono però un po’ delle sigle (e dei giochi di parole) che avevano caratterizzato le offerte commerciali degli anni scorsi.
Il marchio InOui dal 2 luglio indicherà i servizi “premium” offerti gradualmente su tutti i convogli ma per ora disponibili solo su 16 treni L’Oceane della linea atlantica Parigi-Bordeaux (ne abbiamo parlato qui); entro l’autunno i treni con wifi a bordo, poltrone super comfort, ristorazione di nuova concezione saranno una cinquantina e serviranno anche il collegamento Parigi-Lione.
All’altro estremo della scala, chi vuole spendere poco ha due alternative. Se va di fretta può puntare sui treni ad alta velocità low cost OuiGo, “figli” dell’IDTGV destinato gradualmente a tramontare, ma con la stessa filosofia di offrire anche settori riservati alle famiglie e spazi “silenziosi” dove le suonerie degli smartphone sono bandite.
Se ha più tempo a disposizione, spendendo ancora di meno può decidere di scegliere di viaggiare su strada con la formula OuiBus, gli autobus gran turismo che fanno concorrenza al leader europeo FlixBus.
GIRUNO, LA (NON) ALTA VELOCITÀ SVIZZERA
La velocità di punta non è certo delle più elevate – il che ha sollevato non poche ironie nel resto d’Europa – ma le ferrovie elvetiche puntano molto sul progetto che prevede l’acquisto di ben 29 treni, tant’è che al battesimo del primo convoglio ha assistito addirittura Doris Leuthard, il presidente della Confederazione. E le Sbb-Cff hanno un’opzione aperta per altri 92 treni.
L’omologazione sulla rete francese potrebbe poi aprire ai treni elvetici la vie dei collegamenti verso Lione e Parigi, affiancandosi ai Tgv Lyria (ops! Il nome sarà InOui Lyria?) che oggi fanno la spola tra la capitale francese e Ginevra, Losanna, Zurigo, Berna, Basilea e Neuchatel.