
È iniziato ufficialmente l'8 febbraio l'anno di Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della cultura - una data emblematica, visto che ricorda sia la scomparsa del poeta sloveno France Prešeren (8 febbraio 1849) sia la nascita del poeta italiano Giuseppe Ungaretti (8 febbraio 1888). Ma è dalle prossime settimane che GO! 2025, com'è chiamato l'evento, entrerà nel vivo. Per capire meglio cosa succederà e avere qualche consiglio su quando programmare la visita nelle due città di confine, abbiamo intervistato Romina Kocina, a capo del GECT GO, il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale fondato nel 2011 dai Comuni di Nova Gorica, Gorizia e Šempeter-Vrtojba che coordina gli aspetti infrastrutturali dell'anno. Che subito mette in luce un aspetto peculiare di questo progetto: l'intendere il territorio come un unicum, senza confini, senza divisioni di sorta. "Quella del GECT GO è già una novità" esordisce Kocina "visto che l'ente ha competenza sul territorio delle tre città e può condurre a una cooperazione che pianifica e realizza insieme. Si pensa in questo senso come un'unica città transfrontaliera, non come tre Comuni distinti". Un esempio virtuoso per abbattere le barriere fisiche e mentali tra diverse comunità: anche i finanziamenti provengono dalla Regione FVG, dal Governo sloveno e da fondi europei.
Kocina, tra l'altro, è una testimonial perfetta di unità nonostante i confini. "Vivo da sempre tra Italia e Slovenia: mio papà è goriziano, mia mamma slovena" racconta. "Sono nata a Šempeter pri Gorici, ho studiato a Gorizia e Trieste, oggi abito nel Collio. Non ho mai percepito l'attraversamento della frontiera in modo negativo: per me era parte della quotidianità. Certo, quando il confine è stato tolto si è fatta festa. E abbiamo tutti sofferto quando il Covid l'ha fatto ritornare. Oggi è presenza, non è un blocco, non ci dà fastidio".

Con questo spirito è stato progettato il programma di GO! 2025, che prevede moltissimi eventi, spesso diffusi, in entrambi i Paesi, e di tipologie molto diverse. "Ogni giorno, da maggio a settembre, succede qualcosa. E ce n'è un po' per tutti" spiega Kocina "dalla cultura allo sport, dalle spiagge alle vette. Abbiamo la fortuna di abitare un territorio che è a un'ora di distanza dal mare e un'ora dalla montagna. E poi, di essere un grande villaggio: sommando la popolazione dei tre Comuni si arriva soltanto a 70mila persone. Sono tutti punti a nostro favore, secondo me, per chi viene a trovarci e vuole costruire una vacanza".
Si parte con la Marcia dell'amicizia transfrontaliera, il 1° maggio, che rievoca una tradizione delle due città quando c'era ancora il confine. "Negli anni Settanta la marcia era l'unico momento in cui i cittadini di entrambi gli Stati potevano attraversare il confine senza documenti" ricorda Kocina. "A conclusione della marcia, si mangiava tutti insieme una pasta. Volevamo quindi riprendere quello spirito, dando all'evento un'enfasi maggiore: quest'anno marceranno con noi anche rappresentanti di altre Capitali europee della cultura e delle città gemellate con i nostri Comuni. Una grande festa popolare, che avrà inizio e fine nella Piazza della Transalpina".

La piazza è uno dei luoghi simbolo di Gorizia-Nova Gorica e dunque anche di quest'anno: perché è per metà italiana e metà slovena. "L'abbiamo rinnovata per l'occasione, e per la prima volta i fondi sono stati elargiti da entrambe le parti, in un progetto congiunto". Sempre la piazza sarà al centro dell'evento Stop the City!, fino al 10 maggio, incentrata sullo sport in collaborazione con molte associazioni locali. "Lo sport è un elemento importante di Go! 2025" spiega Kocina "in particolare quelli che si possono praticare lungo l'Isonzo, che è un po' il simbolo del nostro territorio e che ha dato il colore anche a tutti i materiali dell'anno. Ma anche la bicicletta: consiglio a tutti la ciclabile ad anello che passa da S. Mauro, Gorizia, Nova Gorica e Salcano, attraversando l'Isonzo su una nuova passerella ciclopedonale".


A seguire, Kocina segnala quattro appuntamenti di arte, cultura e spettacolo tra aprile e maggio: "tra il 23 e il 26 aprile Aerowaves, festival di danza contemporanea, con più di 200 professionisti da tutta Europa; la grande esposizione “Andy Warhol. Beyond Borders” a Gorizia chiude il 4 maggio, ma aprono nel frattempo le tre mostre dedicate al pittore, stampatore e disegnatore sloveno Zoran Mušič, la cui arte lo ha reso uno dei più importanti pittori del secolo scorso (al Castello di Štanjel, al Castello di Dobrovo e al Palazzo Attems di Gorizia); e poi c'è èStoria, il festival annuale di Gorizia, che quest'anno va in scena anche a Nova Gorica e ha come tema le città, proprio per stimolare riflessioni su entrambe le comunità".

Tra giugno e luglio, poi, partono i grandi concerti. "GO! 2025 vuole avere anche un aspetto pop, rivolgendosi ai più giovani. Qui entra un altro aspetto caratterizzante del progetto: il coinvolgimento di tutto il territorio, con eventi sotto il cappello della Capitale anche fuori da Gorizia. Le nostre distanze sono piccole, ci si può muovere facilmente tra una zona e l'altra! Tra i grandi nomi che si esibiranno a Casa Rossa Arena, il nuovo spazio eventi ricavato da un grande parcheggio della dogana, ma anche a Villa Manin (Passariano di Codroipo) e altre location, ci sono Massive Attack, Alfa, Thirty Seconds to Mars, Robbie Williams, Sting, Alanis Morrisette". Sempre pensando ai più giovani, focus anche sul mondo del fantasy, con l'Hobbiton previsto al Castello di Gorizia a settembre: "al mondo fantasy del Signore degli anelli si affiancheranno le grandi tradizioni culturali del Friuli" spiega Kocina.
Anche il cinema avrà la sua parte. "Sempre più film e serie TV sono girate nel Nordest, segno di una importanza sempre maggiore della regione come location cinematografica" spiega Kocina "quest'anno avremo a fine settembre gli Incontri del cinema d'essai". Sempre a fine settembre sarà protagonista la gastronomia, con la manifestazione Gusti di frontiera che quest'anno diventerà Gusti senza frontiere. "È la più grande del Triveneto" spiega Kocina "Centinaia di stand, i migliori prodotti e piatti enogastronomici dai quattro angoli del globo... Trasmetteremo la cultura attraverso l'enogastronomia, insieme ad altre Capitali europee della cultura".

L'anno di Capitale europea della cultura porterà anche a recuperi e inaugurazioni di strutture. Come il centro EPIC, acronimo che in italiano sta per Piattaforma Europea per l'Interpretazione del XX secolo. "È un museo che sarà inaugurato entro l'estate in un ex magazzino della stazione ferroviaria slovena, vicino a Piazza della Transalpina" spiega Kocina. "Racconterà la storia sia dal punto di vista italiano sia da quello sloveno: due storie a confronto nello stesso posto. Verranno esposti fotografie, cimeli, documenti in spazi che potranno ospitare anche gli studenti. Per noi creare ponti, collaborazioni, modi per unire è sempre la priorità. Accanto all’EPIC, sarà costruito tutto un distretto, tra cui anche un nuovo ristorante, dal nome suggestivo: Super 8, ossia Super osmiza (dal nome della locanda tipica della zona, ndr). Sarà un laboratorio, un'area di sperimentazione".

Per concludere, chiediamo a Kocina come abbia reagito la popolazione locale a tutto questo fermento. "Inizialmente c'è stata diffidenza" ammette "poi grazie a tanti piccoli eventi qualcosa è iniziato a cambiare. E il giorno dell'inaugurazione la partecipazione è stata enorme: non mi ricordo di aver visto le due città così affollate, così partecipate. Da mattina a sera un continuo flusso di persone passava il confine. Mi sono emozionata, ho visto l'orgoglio di far parte di quest'anno. Spero si mantenga questo entusiasmo!". L'augurio è anche il nostro.
INFORMAZIONI
- Tutti gli eventi e i progetti della Capitale europea della Cultura 2025 sono sul sito go2025.eu.
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