Tra arte contemporanea, video e anche un po' di fotografia, le mostre a Milano sono tutte da scoprire. Ecco una selezione di quelle programmate. Sono tutte grandi mostre, spesso scontate per i soci Tci.
L'ordine in cui ve le proponiamo è cronologico, dalla prima a chiudere fino a quelle che, aprendo nel corso del mese, proseguono anche nelle settimane successive.
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1. Liliana Moro. Andante con moto
Pac, fino al 15 settembre. Ingresso ridotto iscritti TCI
Per chi: pensa che l’arte debba avere ritmo
Prima personale nella sua città per l’artista Liliana Moro che, già nel titolo, rievoca la dimensione musicale e approfondisce un aspetto fondamentale del suo lavoro, quello legato al suono che diventa materia. Le opere coinvolgono il pubblico e lo invitano a mettersi in ascolto, chinarsi, girare attorno a uno spazio, alzare lo sguardo.
2. Valerio Adami. Pittore di idee
Palazzo Reale, fino al 22 settembre. Ingresso ridotto iscritti TCI
Per chi: è un po’ pop un po’ classico
È inconfondibile il tratto di Adami. Le sue opere, spesso di grandi dimensioni, sono una suggestiva commistione tra tratto in stile pop art, con i colori accesi e i soggetti urbani, e riferimenti alla tradizione e al classicismo. In mostra oltre 70 quadri e circa 50 disegni realizzati dal 1957 al 2023.
3. Pino Pascali
Fondazione Prada, fino al 23 settembre
Per chi: vuole scoprire un genio ribelle
Una mostra in quattro sezioni con 49 opere provenienti da musei internazionali e nazionali a da collezioni private per scoprire la genialità di Pascali. Nato a Bari nel 1935 e scomparso prematuramente nel 1968, ha contribuito a sviluppare la scena artistica nel secondo dopoguerra in modo innovativo e che ha lasciato una profonda eredità anche nelle giovani generazioni.
4. Science in Motion: Eadweard Muybrudge, Harold Edgerton, Berenice Abbott. Fotografie dalla collezione Bank of America
Museo Poldi Pezzoli, fino al 26 settembre
Per chi: ama le immagini e la scienza
La nascita della fotografia è il risultato di una combinazione tra arte e scienza. I pionieri erano inventori, scienziati, matematici e i primi fotografi studiavano le composizioni fotografiche e i primi strumenti per realizzarle. In mostra 30 opere realizzate da tre geniali menti che hanno inventato quello che oggi sappiamo delle immagini.
5. Felice Carena
Gallerie d’Italia, fino al 29 settembre. Ingresso ridotto iscritti TCI
Per chi: vuole conoscere un maestro del Novecento
Poco conosciuto, Felice Carena è protagonista della mostra che intende ripercorrere le vicende creative del pittore approfondendo il periodo iniziale in cui guardava al luminismo nordico, ai preraffaelliti e al simbolismo. Il percorso espositivo prosegue poi con la svolta espressionista degli anni Trenta. Sono circa cento le opere esposte, alcune per la prima volta.
6. Campari: l’arte dell’industria
Galleria Campari, Sesto San Giovanni (Mi), fino al 30 settembre
Per chi: è produttivo, sempre
La mostra presenta una serie di 29 scatti dell’archivio di Galleria Campari dall’inizio del XX secolo agli anni Novanta. Molte sono in bianco e nero e sono affiancate dagli scatti di Jill Mathis che compongono sceneggiature visive ispirate dai processi di produzione imbottigliamento.
7. Ballo&Ballo. Fotografia e design a Milano, 1956-2005
Castello Sforzesco, fino al 3 novembre
Per chi: vuole scoprire una coppia creativa
Aldo Ballo e Marirosa Toscani hanno iniziato la loro attività di fotografi sin dai primi anni Cinquanta. Il loro studio diventa presto crocevia di artisti, architetti e designer e i due collaborano con prestigiosi marchi italiani e riviste di design. La loro capacità di raccontare il mondo della creatività dell’epoca ha fatto scuola e la mostra ne racconta i motivi.
8. Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem
Museo Bagatti Valsecchi, fino al 30 novembre
Per chi: vuole andare sul sicuro
Il percorso di visita mette in relazione il Barocco emiliano, rappresentato dalle opere di maestri come Reni, Lanfranco e Procaccini, con l’identità delle sale del Museo milanese seguendo il filo conduttore dello sguardo intimo e devoto proprio dei soggetti seicenteschi e offrendo la possibilità di conoscere capolavori di una collezione bancaria che difficilmente si svela al pubblico.