Con l'arrivo dell'autunno la natura offre l'ultimo spettacolo dell'anno prima della neve: il congedo della bella stagione, iniziato a primavera con le splendide e spesso profumate fioriture di praterie, alberi e pascoli è offerto dal foliage. È un fenomeno spontaneo che caratterizza soprattutto alcune specie di alberi le cui foglie cambiano di colore passando gradualmente dal verde, al giallo, all’arancione, al rosso fino al marrone. Nel nostro Paese quasi ogni bosco offre questo spettacolo. Proviamo a darvi qualche suggerimento per una rilassante passeggiata.
1. Nei boschi dei monti biellesi (Bi)
Dalla Bocchetta di Stavello (1206 m) lungo la Panoramica Zegna che parte da Trivero si scende tra i boschi di faggi lungo un'antica mulattiera fino al Ponte della Babbiera (692 m), ponte in pietra risalente all'epoca medievale, a doppia arcata molto ben conservato e transitabile a piedi o in bici. Qui passa il percorso segnalato come Itinerario Dolciniano, sentiero mulattiera, che nei tempi remoti serviva per la transumanza delle mandrie di bestiame e che univa la zona del Triverese (Bocchetta di Stavello - Caulera) con quella dell' Alta Valsessera.
2. Tra i larici dell'Alpe Veglia (Vb)
Da San Domenico (1420 m) si segue la strada fino a Ponte Campo (1320 m), si attraversa il torrente Cairasca e si imbocca il sentiero per l'Alpe Veglia. La strada inizia a salire con una serie di tornanti, fino ad affacciarsi sulla sottostante profonda vallata del torrente Cairasca. Dopo un'altra salita si arriva alla Cappella del Groppallo(1723 m). Dal Groppallo si prosegue in falsopiano fino ad arrivare al pianoro dell'Alpe Veglia. Qui la conca è circondata dai boschi di larici dalla tinta giallo oro dell'autunno
3. In Val Ferret al piedi del Monte Bianco (Ao)
Sopra Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, si imbocca la val Ferret ammantata di larici i cui aghi si accendono di colore alla fine di ottobre. Si supera la frazione Lavachey e dopo due tornanti, si vedono sulla destra le indicazioni per il rifugio Bonatti. Si lascia l'auto poco più avanti e si continua lungo la pista forestale che si inoltra tra i larici, ammirando i colori del bosco.
4. Nella faggeta della Val Masino (So)
Si imbocca da Ardenno, in Valtellina, la strada per la val Masino. Oltre le case di Filorera si sale e prima di arrivare ai Bagni di Masino si entra in una stupenda faggeta: è un bosco splendido, che in alcuni tratti ospita alberi monumentali di oltre 200 anni di età, in cui lo sviluppo arboreo viene lasciato libero di progredire senza interventi umani. Il luogo è davvero affascinante.
5. Nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi (Ar)
Uno dei luoghi ideali per assistere al fenomeno del foliage è il Casentino.
Le sue colline sono ricoperte da una fitta vegetazione che durante il periodo autunnale si colora di sfumature rosse. Il luogo più noto dove vivere l’esperienza emozionale di osservare la foresta colorata è la cima del Monte Penna sopra la Foresta della Lama. Si raggiunge dal Passo dei Fangacci nella strada che collega Badia Prataglia all’Eremo di Camaldoli. Sempre nella Foresta della Lama, e abbinata alla salita al Monte Penna, consigliamo l’escursione che porta al pianoro della Lama per il sentiero degli Scalandrini. La stessa emozione si può vivere nella Foresta di Campigna, risalendo dall’abitato al Passo della Calla per la mulattiera Granducale e scendendo per il sentiero della Fonte del Raggio, fino (se si ha la gamba giusta) a Villaneta.
6. Nella Foresta Umbra (Fg)
Situata nel cuore del Gargano, la Foresta Umbra ospita boschi di faggi secolari, aceri e querce che prendono le tonalità più calde durante il foliage autunnale. Che si scelga di partire dal Museo Naturalistico del Centro Visitatori, per avere una visione d'insieme di ciò che si potrà osservare nella foresta, o che si preferisca fermare l'auto in un parcheggio o in una delle aree di sosta, spesso dotate di capannoni in legno per ripararsi in caso di pioggia, per poi seguire uno dei numerosi sentieri esaurientemente segnalati e contrassegnati, l'escursione si rivelerà in ogni caso un esperienza di sicura soddisfazione. Si può passeggiare tra faggi, tassi, cerri, aceri, agrifogli e carpini, scoprendone i profumi, le forme ed i colori, o ci si può dedicare alla ricerca dei magnifici alberi secolari che popolano la foresta. Da non perdere, ad esempio, lo Zeppino dello Scorzone, un pino d'Aleppo di ben 700 anni che veglia sulla strada tra Peschici e San Menaio.
7. Nel Parco della Sila (Cz, Cs, Kr)
Il Parco della Sila è il luogo ideale per ammirare appieno il fenomeno del foliage. Aceri, pioppi, faggi, castagni si colorano d’autunno disegnando una tavolozza magica capace di incantare chi li guarda. Tra i tanti itinerari possibili segnaliamo un percorso ad anello nella Sila Piccola che parte dalla Località Tirivolo vicino Zagarise in provincia di Catanzaro e attraversa sentieri costeggiati da boschi di faggi secolari fino ad arrivare nella suggestiva dove lo sguardo si perde tra il verde accogliente dei monti tra i quali scorrono le acque cristalline di questo piccolo fiume. L'itinerario è di media difficoltà, dura 4 ore ed è adatto ad adulti e bambini.